La Reggina di Mister Trocini si presenta col tridente formato da Renelus, Barranco e Ragusa. Da segnalare lo scontato rientro di Barillà che avrà come compagni di reparto Porcino e Laaribi mentre in difesa Capomaggio schierato al posto dello squalificato Girasole. Giuseppe Romano, tecnico dei gialloblù, opta per un 4-2-3-1 con Minacori unica punta.

Reggina subito in vantaggio con Giuliodori che con un destro chirurgico batte il portiere avversario: al 6’ quindi il miglior attacco (42 reti siglate) avanti sulla peggior difesa (42 gol subiti).

Qualche minuto appresso, l’arbitro annulla inspiegabilmente un gol regolarissimo a Renelus mentre all’intervallo (gara d’inizio alle ore 14.30) il Siracusa è avanti nel punteggio di due reti sui “resti” del Locri. La Vibonese, intanto, soccombe in casa al cospetto dell’Igea Virtus. Sambiase e Scafatese sono ancora ferme sullo zero a zero.

Tiro al bersaglio della compagine amaranto che al 12’ va vicinissima al gol ancora con Renelus anticipato d’un soffio da un difensore in maglia bianca. C’è comunque da sottolineare che al 3’ Lagonigro ha salvato su Minacori lanciato in area da Fravola. Al 23’ ecco il raddoppio di Bertony Renelus (oggi devastante) abile a sfruttare uno svarione della squadra di casa. La Reggina è di tutt’altra caratura tecnica rispetto ai padroni di casa costantemente messi alle strette soprattutto in fase di costruzione del gioco e nell’uno contro uno dove gli uomini di Trocini non perdono un contrasto. Buonissime le prove di Barillà, Laaribi, Giuliodori, Renelus e Porcino. Buona quella di Capomaggio in sostituzione dello squalificato Girasole; un po’ in ombra Ragusa ma tanto basta per mettere in apprensione i difensori avversari con la sfera tra i piedi. Difensori amaranto mai impensieriti da un Licata pressoché “assente” e in evidente debito d’ossigeno.

Dopo una prima parte di gara abbastanza spumeggiante, la ripresa vede una Reggina guardinga e meno “autoritaria” anche se al 54’ Ragusa mette in apprensione il portiere locale con un pallone che fa la barba al palo. All’ora di gioco avvicendamento in attacco: esce un evanescente Barranco ed al suo posto fa il suo ingresso in campo Ciccio De Felice mentre Alessandro Provazza rileva Renelus galvanizzato dal gol realizzato nel corso del primo tempo. Al 70’ è Porcino a sfiorare il 3 a 0 a seguito di un’azione corale che ha visto fine ispiratore Capitan Barillà. Nei minuti finali anche Perri fa il suo ingresso in campo al posto di Ragusa. 

Intanto finisce a Siracusa dove un Locri (a dir poco vergognoso) si fa battere per sette reti a zero. Vittoria anche per la Scafatese che ha battuto per un gol a zero il Sambiase in caduta libera. Risultato finale anche a Vibo Valentia che perde per 2 a 1 sotto i colpi di una rediviva Igea Virtus.

A due minuti dal termine, Barillà salta un avversario e poi la “piazza” per la testa di Marcel Perri che batte imparabilmente l’incolpevole portiere avversario. Prima che l’arbitro fischiasse la fine dell’incontro, Alessandro Provazza sigla il più giusto 0 a 4 mettendo nell’angoletto un perfetto assist di Barillà.

La Reggina grazie ad una prova di grande caparbietà e determinazione, vince la sua ottava sfida lontano dal Granillo servita innanzitutto per mantenere inalterata la distanza di sei punti dal Siracusa che – come riportato – ha battuto per 7 a 0 il Locri e per consolidare il secondo posto in classifica. La squadra di Trocini ci deve credere anche perché al Siracusa – seppur forte, coriaceo e dal grande valore tecnico – non può sempre andare di lusso (come oggi) affrontando un Locri senza guida tecnica. La Reggina ha l’obbligo di vincere tutte le sfide da qui al 4 maggio perché prima o poi il Siracusa può incontrare una buccia di banana sul proprio cammino e scivolare molto pesantemente. Bisogna crederci acominciare da domenica prossima quando l’avversario sarà  l’Enna. Bisogna crederci fino alla fine e fintantoche ci siano speranze valide e vere possibilità. Crederci, assolutamente crederci…

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