Abbiamo oramai scritto tutto su Reggina-Siracusa, match clou di questa 23ma giornata del Girone I di Serie D, compreso il tutto esaurito all’Oreste Granillo per questa gara di vitale importanza che vede l’una contro l’altra le squadre sicuramente più blasonate, forti e strutturate del raggruppamento tanto da meritare entrambe la promozione diretta in Serie C.

Già, il cosiddetto “sold out” che ha chiamato a raccolta i tifosi amaranto di ogni “generazione”, età ed estrazione sociale. D’altronde, quando la città viene coinvolta, i reggini sanno sempre rispondere “presente!” a prescindere da quei pochi “detrattori” che si contano oramai sulle dita di una mano ma che, dall’anonimato dei loro improbabili profili fake, continuano a sentenziare (e spesso ad augurare) apocalittiche sventure nei confronti una società che ha dimostrato e “fatto” tanto in un anno e mezzo di vita. Ce ne faremo una ragione anche se personalmente di Antonino Ballarino, Giuseppe Praticò e Virgilio Minniti a noi frega poco o nulla. Da queste pagine, infatti, noi di Albamaranto abbiamo sempre dato prova di essere innamorati solo e soltanto dei colori amaranto. E basta. E non come fanno i “nostalgici” del romanaccio e del lametino “perché loro avevano i soldoni…” E comunque vada sarà un successo. Diciamolo a denti stretti ma diciamolo: domani vincerà ogni singolo cittadino di Reggio Calabria e trionferà ogni singolo tifoso di questa squadra che non è e non può essere fine a sé stessa. La Reggina, infatti, da 111 anni a questa parte per il reggino rappresenta l’identità, l’appartenenza, la regginità, quel “tutto” che si identifica con l’amaranto che non è e non potrà mai essere solo un colore.

In caso di vittoria, gli amaranto agguanterebbero gli aretusei e – se è vero quel ch’è vero – il Siracusa potrebbe essere soggetto ad un contraccolpo psicologico non indifferente con tutti gli annessi ed i connessi del caso che hanno portato ad un grave dispendio sia in termini fisici che – e soprattutto – mentali. Tra l’altro, gli uomini di Turati – che non perdono dal 2 a 1 subito a domicilio dal Sambiase il 12 gennaio ultimo scorso – da un mese a questa parte hanno avuto parecchi problemi di tenuta atletica. Ma non solo: il Siracusa degli ultimi tempi – checché ne possa dire la classifica – soffre le giocate avversarie soprattutto lontano dalle mura amiche. La Reggina con qualche defezione di troppo – Grillo, Giuliodori out con Girasole e Renelus in forse – dovrà fare a meno anche dello squalificato capitano Nino Barillà.

Domenica 9 febbraio 2025 ore 14,30

CASTRUMFAVARA – PATERNO: Guglielmo Noce di Genova (Michele Troina di Genova e Alexandru Frunza di Novi Ligur)
S.AGATA – ACIREALE; Antonio Bissolo di Legnago (Paolo Bianchi di Roma 1 e Andrea Aureli di San Benedetto del Tronto)
POMPEI – NISSA: Andrea Prencipe di Tivoli (Lorenzo Cagiola di Roma 1 e Davide Fadale di Tivoli)
LOCRI- SAMBIASE: Vincenzo Hamza Riahi di Lovere (Alessandro Fantini di Busto Arsizio e Gabriele Lombardi di Pontedera)
N. IGEA VIRTUS – LICATA: Francesco Ercole di Latina (Omar Bignucolo di Pordenone e Piero Mansutti di Basso Friuli)
RAGUSA – ENNA: Omar El Ella di Milano (Giuseppe Trefiletti di Acireale e Edoardo Pennisi di Catania)
REGGINA – SIRACUSA: Riccardo Dasso di Genova (Marco Marchesin di Rovigo e Simone Ambrosino di Nichelino)
SANCATALDESE – VIBONESE: Gennaro Decimo di Napoli (Giovanni Fiordi di Gubbio e Giannandrea Aguzzi di Rieti)
SCAFATESE – AKRAGAS: Mirko Pelaia di Pavia (Matteo Bertelli di Firenze e Roberto Lembo di Valdarno)

L’arbitro Riccardo Dasso di Genova non ha mai diretto una gara della squadra amaranto. Stessa cosa per gli assistenti designati per questa gara fondamentale ma non necessariamente dall’esito definitivo.

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