Reggina in formazione tipo e con la voglia di fare bene. Peccato che il Sant’Agata, fin dalle prime battute, intende utilizzare pienamente quelli che sono i mezzucci della categoria: buttarsi a terra pure per un moscerino che passa da quelle parti. Ne consegue una gara spezzettata e sonnacchiosa anche perché gli ospiti hanno issato un vero muro di protezione davanti alla propria porta. Niente paura: al 20’ l’arbitro deve concedere un penalty per un evidente fallo su Ragusa: dagli undici metri Capitan Barillà non sbaglia e porta avanti i suoi.

Notiziona della mezzora: il Sambiase delle meraviglie perde in casa sotto i colpi del Pompei mentre la Scafatese vince a Licata, due a zero del Siracusa ai danni del Nissa.

La partita sta offrendo – tra l’altro – quanto sia antisportivo il comportamento del napoletano Manfrellotti già autore di disordini nel corso dell’andata (un colpo di bastone ai danni di Girasole non è stato redarguito dall’allora arbitro dell’incontro).

Nella ripresa ecco Renelus al posto di Grillo, Capomaggio – ex di turno – in sostituzione di Adejo e Laaribi in luogo di Dall’Oglio. Amaranto vicinissima al raddoppio intorno al 50mo: Renelus semina avversari sulla sinistra e porge al centro dove Barranco non si coordina al meglio. Qualche minuto dopo sono gli ospiti a divorarsi un gol fatto con Bova che manda incredibilmente alto da buonissima posizione. Risponde qualche minuto dopo la squadra di Trocini con Porcino che porge a Barranco il cui tiro viene ribattuto in qualche modo dal portiere avversario. Peccato.


Il gol è (comunque) nell’aria ed arriva al 67mo: Ragusa ruba palla e manda al centro dove Renelus la sbatte rabbiosamente dentro per il più giusto 2 a 0. Vi preghiamo: fate ricorso!

Sette minuti più tardi è Barranco a portare a tre le segnature grazie ad una bellissima iniziativa di Porcino: bellissima la preparazione e spettacolare il gol dell’argentino.


Dagli altri campi e relativamente alle zone “nobili” della classifica dobbiamo annoverare solo il pari ottenuto dal Sambiase: Reggina che – ad ogni buon conto – è lì ad un tiro di schioppo dalle prime le quali volenti o nolenti devono farne i conti. Anzi da questa sera gli amaranto, dopo una rincorsa fantastica, raggiunge al secondo posto proprio il Sambiase anche se lamenta un ritardo di tre lunghezze nei confronti del Siracusa che dovrà disputare il match di ritorno al Granillo.

E Manfrellotti, napoletano di Napoli e degno della migliore sceneggiata napoletana, alla Mario Merola per intenderci, già autore di comportamento antisportivo all’andata, ha dato il peggio di sé salvandosi dal linciaggio del Granillo.

La Curva a fine gara canta “Vi vogliamo così!” e ciò la dice lunga…

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