Non sarà semplice battere l’Igea Virtus ma la squadra di Trocini ha l’obbligo di sfruttare il terzo impegno consecutivo al Granillo
Bruno Trocini per la sfida di dopodomani con l’Igea Virtus ritroverà a disposizione due pedine importanti come il difensore centrale Andrea Ingegneri e l’esterno d’attacco Bertony Renelus. Entrambi i calciatori, pur mostrando qualità non indifferenti per la categoria, sono stati costretti più volte a dare forfait per i molteplici e perduranti problemi fisici sin dalle prime battute di questo campionato. Soprattutto nel reparto difensivo il rientro dell’ex Viterbese è manna piovuta dal cielo dopo la partenza di Bonacchi. In attacco la presenza del colored potrebbe rappresentare l’arma in più per il reparto avanzato del tecnico amaranto che, oltre a Barranco, Curiale, Ragusa, Provazza e (chissà?) Rosseti potrebbe – appunto – contare sulle sgroppate del francese contro un avversario pronto ad issare barricate a più non posso pur di ritornare a Barcellona Pozzo di Gotto con un risultato positivo. La Reggina ha invece l’obbligo di conquistare l’intera posta in palio e sperare che il big match di giornata tra Siracusa e Sambiase termini senza vincitori né vinti per recuperare quanti più punti possibili sugli aretusei anche in vista del recupero della dara di Favara che giungerà dopo la temibile trasferta di Scafati contro una squadra che – comunque – sta segnando il passo. La compagine amaranto ha il categorico dovere di sfruttare il triplo turno casalingo centrando il terzo successo consecutivo. Va da sé che non sarà un impegno da poco. La Reggina infatti avrà davanti quell’Igea Virtus che all’andata vendette cara la pelle facendo penare più del dovuto gli uomini di Pergolizzi con la vittoria giunta su un calcio di rigore concesso in pieno recupero. Tra l’altro, sulla panchina non ci sarà Mister Di Gaetano ma Luigi Panarelli chiamato dai dirigenti barcellonesi per guidare elementi di assoluto valore per la categoria come i difensori Maltese e Di Cristina, il terzino Ferrigno, il centrale Calafiore e gli attaccanti Tandara, Trombino e Mazza.
Albamaranto 
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