Bruno Trocini si affida a Katsaros tra i pali; Aluisi e Riccardo Malara larghi in una difesa la cui coppia centrale è formata da Ingegneri e Bonacchi. Sulla mediana agiscono Ndoye, Forciniti e Giuliodori mentre la novità interessante riguarda l’impiego di Lorenzo Rosseti (dopo circa sei mesi) dal primo minuto con Provazza ala destra e Curiale prima punta. Dall’altra sponda Giampà manda in campo un 5-3-1-1 con Colella tra i pali; Accetta, Viscomi e Aprile sulla linea difensiva con Karsenty e Sognogh braccetti; Rodrigues, Diakhate, De Pasquale a centrocampo con Kosovan punta centrale e l’ala sinistra Golfo. Ulteriore tegola in testa per la Reggina con Bertony Renelus che si è infortunato nel riscaldamento prepartita. Da comprendere l’entità del guaio fisico.

La Reggina è fin troppo rimaneggiata per essere propositiva, incisiva ed autoritaria. Di questa condizione ne approfitta la squadra di casa che al 24’ passa in vantaggio con Kosovan grazie ad un tiro a giro dal limite dell’area che batte Katsaros vanamente proteso in tuffo.

E qui termina il primo tempo nel corso del quale – ripetiamo – la compagine di Trocini ha faticato alquanto contro un avversario molto mobile con Golfo – da sempre bestia nera della Reggina – e l’ucraino Tanasyi Kosovan che agisce su tutta zona avanzata. Buona la prova di Rosseti costantemente impegnato a far salire la squadra, di Forciniti bravo a disegnare ottime geometrie e di Curiale che lotta contro tutti.  

La ripresa si apre con Provazza che lancia Curiale il quale però viene strattonato in area al momento della stoccata. All’ora di gioco Forciniti crossa al centro per Curiale che aggiusta la sfera per Giuliodori: palla a lato di pochissimo. Bella azione della Reggina che avrebbe meritato la seconda segnatura. Reggina vicinissima al gol due minuti appresso allorquando il tiro di Provazza viene smanacciato dal portiere.

 Buonissime le prove di Rosseti finalmente in campo dopo tantissimo tempo e (finalmente) utilizzato nel suo vero ruolo di attaccante di movimento, Ndoye che ha palesato tutte le sue doti sia da incontrista che in fase di proposizione, Bonacchi e Ingegneri vere dighe difensive, Aluisi che ha spinto sulla destra come un treno, Provazza devastante sia sulla destra che, poi, sulla fascia mancina. Una gara che la Reggina aveva l’imposizione di vincere assolutamente e che ha vinto abbastanza facilmente contro un avversario che ha un paio di elementi di buona caratura (come Kosovan e Golfo) e immerso in uno dei raggruppamenti più abbordabili. Ora testa al Pompei sebbene si conosca l’avversario della Reggina agli ottavi di Coppa Italia: il 4 dicembre sarà l’Enna a scendere sul terreno del Granillo. Infatti, i gialloverdi hanno avuto la meglio sul Siracusa col punteggio di 3 reti a 2 in rimonta. Aretusei in inferiorità numerica dal 15′ per l’espulsione di Falla (fallo da ultimo uomo)

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In primo piano

Scopri di più da Albamaranto

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere