La gara, terminata col punteggio di 2-1, ha fornito spunti significativi e tante certezze. Che bella la coppia Curiale-Barranco!

Reggina con Katsaros tra i pali in un 4-3-3 che vede in campo Mariano, Ingegneri, Girasole e Malara. A centrocampo Racine Ba e Dall’Oglio larghi e Urso regista puro. In attacco Provazza e Porcino esterni d’attacco con Curiale prima punta. Epifani scende in campo con un 3-4-3 con Grotta in porta; Elia, Callegari, Kremenovic a formare la difesa; Marcianò, Dampha, Tortora e il nuovo arrivo Iuliano. Attacco formato da Tripicchio, De Mutiis e Sueva.

Succede poco e quel poco sa di soporifero con le due squadre che giocano (si fa per dire) al piccolo trotto. Alla mezzora Acireale in vantaggio con Kremenovic che, indisturbato, deposita in fondo al sacco sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Inaudito come l’ex amaranto abbia potuto godere di tanta libertà nell’indirizzare di testa nel cuore dell’area della Reggina. Così come pare sbalorditivo che una squadra che ha l’obiettivo di vincere il campionato di Serie D e la Coppa Italia di categoria, possa soffrire di colossali sviste nel cuore della propria area. Niente di rotto: dopo soltanto cinque minuti, Porcino rimette la gara in equilibrio con un geniale colpo di tacco col quale batte il portiere avversario. Dopo la rete del pareggio la Reggina diventa totalmente arrembante e con lo stesso Porcino sfiora il raddoppio in due occasioni (41’ e 45’) col portiere bravo e reattivo nel salvare risultato. Si va al riposo col risultato di uno pari nell’equilibrio più assoluto. La ripresa si apre con la sostituzione di Dall’Oglio per Barranco: con questa mossa Pergolizzi palesa la voglia di vincere trasferendo Porcino sulla linea mediana dando, così, maggiore peso all’attacco. Con il 4-4-2 c’è solo una squadra in campo ed al minuto 51 il portiere dell’Acireale (il migliore dei suoi) è costretto a volare all’incrocio dei pali per neutralizzare un colpo di testa di Girasole mentre all’ora di gioco Curiale sparacchia fuori un pallone da spingere in porta: peccato. Il gol è però solo questione di tempo. Al 65’, infatti, Bruno Barranco riceve palla dalla destra da un sontuoso Porcino, addomestica la sfera e lascia partire un fendente che non lascia scampo a Grotta: 2 a 1. Qualche minuto più tardi Urso colpisce il palo a conclusione di un bellissimo fraseggio con Curiale. È una Reggina splendida quella che usa bene sia la spada che il fioretto e che mette i brividi all’Acireale anche con Giuliodori e Perri – entrati da pochi minuti – e ancora con Curiale che poi lascerà il posto al “redivivo” Lorenzo Rosseti.
La gara ha fornito un dato più che significativo: la coppia Curiale–Barranco con Urso alle loro spalle funziona. Così come funziona Porcino a centrocampo, Perri sulla trequarti e Salandria utilizzato da ragionatore davanti alla difesa. Nella ripresa, difatti, abbiamo ammirato una squadra determinata, veloce, ben disposta in campo e capace di imbastire tante trame di gioco oltre ad una buona intesa tra i reparti. Con il 4-4-2 si è vista una Reggina organizzata, corta e con transazioni a due tocchi senza cercare colpi ad effetto. L’unica colpa imputabile a questa Reggina (che comunque ha superato il turno) è quella di non chiudere per tempo la gara con un maggior numero di gol. Ma crediamo vada bene anche così.

Si ringraziano gli amministratori del Gruppo Facebook “Reggina nelle vene” per il contributo sia video che fotografico






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