Pareggio a reti bianche tra gli amaranto ed i “Giganti” che non meritano l’ultima posizione. Attaccanti con le polveri bagnate
Contributo video-fotografico a cura di Domenico Romeo

Padroni di casa con il 3-4-2-1 con Palazzolo e Meola trequartisti con Di Rienzo, Tuccio e Lo Faso in avanti. Risponde il 4-3-3 di Pergolizzi con Ragusa, Renelus e Barranco dal primo minuto. Amaranto presi alla sprovvista grazie all’atteggiamento dei padroni di casa che vanno vicinissimi al gol con Meola (traversa), Tuccio e due volte con Palazzolo che chiamano alla parata decisiva un attento Lazar. Nei primi venti minuti è un vero e proprio monologo dei padroni di casa che bloccano i portatori di palla e marcano a uomo Salandria limitandone il raggio d’azione. Una volta prese le contromisure, la squadra di Pergolizzi ha iniziato a giocare mettendo in apprensione il portiere biancazzurro che si salva su due conclusioni di Ragusa ed una di Renelus. Non è la Reggina delle ultime apparizioni e, anzi, soffre maledettamente le folate dei padroni di casa. La ripresa inizia con un’iniziativa di Ragusa che traversa in area per Barranco il quale, però, non arriva all’appuntamento con il gol. Nel capovolgimento di fronte è Tuccio ad impegnare Lazar che si salva in angolo. Da quel momento la Reggina sposterà il baricentro in avanti alla ricerca del successo sfiorato prima da Barranco e poi da Adejo. A questo punto Pergolizzi mescola le carte e lancia in campo Dall’Oglio, Provazza e Curiale al posto di Salandria, Renelus e Barranco. Il risultato però non si schioda da quello iniziale benché Girasole e Curiale sfiorino la segnatura (nella prima occasione è il portiere a smanacciare in angolo mentre sull’ex Terracina sarà un difensore a salvare sulla linea una spettacolare rovesiata). La Reggina, insomma, esce imbattuta dall’Esseneto (dove non ha mai vinto) ma non basta. Non basta perché gli amaranto hanno lasciato per strada due punti e regalato all’Akragas il primo tempo in una gara che si sarebbe dovuta vincere. È vero che la squadra di casa per quello che ha fatto vedere nel corso della prima frazione di gioco non merita assolutamente l’ultima posizione in classifica. È pur vero, però, che gli amaranto avrebbero dovuto tentare il colpaccio fin dal primo istante di gioco sebbene il tecnico agrigentino abbia saputo bloccare le fonti d’ispirazione del gioco amaranto (Salandria e Barillà) obbligando quindi i difensori a calciare lungo alla ricerca degli attaccanti che oggi non hanno brillato.
Sugli altri campi la Sancataldese vince per 1 a 0 in casa del Locri. La Nissa ridimensiona la Scafatese battendola per 4 reti a 2. Il Paternò batte 1 a 0 il Sant’Agata. Il CastrumFavara acuisce la crisi del Pompei che perde tra le mura amiche col risultato di 1 a 3. Il Sambiase (prossimo avversario della Reggina al Granillo) batte nettamente l’Igea Virtus per 3 a 0. Licata-Acireale sono sullo 0 a 0 (al 58’). Il Siracusa asfalta l’Enna (4 a 0) mentre la capolista Vibonese allunga avendo battuto per 2 a 0 il Ragusa.
In virtù dei risultati maturati nel pomeriggio, questa è la nuova classifica: Vibonese 23; Siracusa 22; Reggina e Scafatese 20; Sambiase 16; CastrumFavara e Paternò 15; Locri 13; Nissa, Sancataldese, Igea Virtus e Enna 12; Sant’Agata e Pompei 10; Licata ed Acireale 9; Ragusa 8; Akragas 6.





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