Akragantini ultimi in classifica. In casa propria hanno ottenuto una sola vittoria
Maretta in casa “akragantina”. Lillo Bonfatto sì o Lillo Bonfatto no? A seguito della sua destituzione e l’arrivo di Pino Rigoli in panchina con il chiaro intento di migliorare il trend, le cose non è che siano andate meglio. Tanto che, dopo soltanto tre gare, riecco Bonfatto a causa delle dimissioni irrevocabili di Rigoli. I “Giganti” si ritrovano ultimi in classifica con soli 5 punti e a 3 lunghezze di ritardo rispetto a Ragusa, Licata ed Acireale. Nonostante ciò, i biancoazzurri all’Esseneto hanno battuto la Sancataldese (1-0), fermato sul pareggio Scafatese (1-1) e Ragusa (2-2) e perso soltanto col Pompei (0-1) alla seconda giornata di andata. Questo significa che tra le mura amiche la squadra agrigentina ha ottenuto sinora tutt’e 5 punti in casa siglando 4 reti e subendone altrettante. L’andamento negativo (e preoccupante) è più che altro in trasferta dove gli agrigentini sono sempre stati battuti (5 gare e altrettante sconfitte con 1 gol siglato e 8 subiti). Ultimamente – come se non bastasse – hanno lasciato l’Akragas Desiderio Garufo – ex Reggina – oltre il difensore Michele Fragapane nonché l’attaccante Simone Lo Faso sui quali la società del Presidente Carmelo Callari puntava molto. Per tre uscite un’entrata: nelle ultime ore, infatti è arrivato il factotum Mario De Marino nelsenso che può essere impiegato sia in difesa a quattro che da mediano. Originario del napoletano, ha giocato per Bisceglie e Fidelis Andria tra i professionisti e negli ultimi anni tra Barletta e Nocerina in D. Il trainer biancazzurro è solito giocare con un modulo spregiudicato che prevede quattro difensori in linea, tre centrocampisti con Palazzolo trequartista, due sottopunte ed una prima punta. Finora la sua teoria di gioco ha avuto un impatto poco “splendido” ma le cronache disegnano un Akragas “manovriero e battagliero” sia con la Sancataldese (gol vittoria di Palazzolo) che con la Scafatese messa insistentemente alle strette (rete del solito Palazzolo) e pervenuta al pareggio con Sowe solo all’ultimo respiro di una gara che la squadra di Bonfaffo avrebbe meritato di vincere. Sofferenza e grande cuore gettato oltre l’ostacolo in occasione del due pari con il Ragusa: gli ospiti andavano in vantaggio con Bonilla poi raggiunti da Leveh; successivamente Musumeci riportava avanti il Ragusa ma, a otto minuti dal termine, Meola ristabiliva l’equilibrio. Immeritata anche la sconfitta con il Pompei maturata a tempo scaduto (in gol Della Pietra) di un match tutto sommato equilibrato. In virtù di quanto evidenziato, la Reggina dovrà giocare la partita perfetta perché si troverà di fronte – gioco forza – una “tigre ferita” con tutti i pericoli del caso. I siculi hanno bisogno di punti per risollevarsi (e su questo non ci piove) ma è pur vero che anche il team amaranto è alla ricerca di punti per consolidare la propria posizione in classifica. La decima giornata del raggruppamento meridionale di Serie D prevede infatti Nissa–Scafatese con i biancoscudati che non possono permettersi ulteriori passi falsi vista la precarietà della posizione in classifica. Il Siracusa – in casa propria – dovrà affrontare l’Enna alla ricerca di punti per avvicinarsi quanto più possibile alla griglia playoff. E per finire la Vibonese ospiterà il Ragusa che, in formato da viaggio, resta pur sempre un avversario temibile. Diciamolo a denti stretti ma diciamolo: la formazione di Pergolizzi ha l’obbligo di continuare il filotto di vittorie per presentarsi al match clou con la Vibonese (in programma il 17 novembre in occasione della 12a. giornata) nella migliore forma sia fisica che mentale.


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