Abbiamo messo il naso negli altri otto gironi: a Bra, Dolomiti Bellunesi e Campodarsego il primato dei punti
Diamo uno sguardo agli altri Gironi della Serie D iniziando – ovviamente – con quello più settentrionale

Nel raggruppamento “A” comanda il Bra: 25 punti, 27 gol realizzati e soltanto 6 subiti. I piemontesi (la cittadina di circa 30mila abitanti si trova in provincia di Cuneo) sono seguiti dalla Lavagnese e Varese con 21 punti. Nobile in forte decadimento il Varese non riesce a trovare il bandolo della matassa nell’intento di risalire la china. Goleador del Girone è Mencagli del Derthona con 7 reti.

Nel gruppo “B” l’Ospidaletto fa la voce grossa grazie ai 26 punti raggranellati fino al momento seguita dalla Varesina a 3 di distacco. Dietro la coppia battistrada un terzetto composto da Desenzano, Pro Palazzolo e Sant’Angelo con 20 punti. Nobile decaduto del girone è il Chievo in piena zona playout e con solo 9 punti. Bertoli (Varesina) e Akammadu (Crema) si trovano in testa alla speciale classifica dei cannonieri (6 reti ciascuno) seguiti dal 37enne Fabio Ceravolo del Pro Palazzolo – vecchia conoscenza amaranto – con 5 gol segnati.
Nel girone “C” Campodarsego e Dolomiti Bellunesi si trovano a quota 25 tenendo a debita distanza il Treviso – altra nobile decaduta presente in quarta serie – con 21 punti. Tra i cannonieri annoveriamo il bellunese Marangon, Bolgan (Chions), Pasquato (Campodarsego) e Calì (Luparense) che hanno realizzato 5 reti ciascuno.
Il raggruppamento “D” vede in testa il Tau Altopascio con 22 punti, seguito dalla Pistoiese del DS Massimo Taibi a quota 15. Nonostante le ingenti somme investite nel progetto dai nuovi soci (Sergio Iorio, Domenico Todaro e Fabio Fossati), gli arancioni stanno fortemente deludendo le attese. Mentre la capolista ha siglato 18 reti, la Pistoiese ha messo a segno soltanto 10 (alla stessa stregua di Imolese, Lentigione e Piacenza che si trovano nelle retrovie della classifica). Nella Pistoiese gioca un fedelissimo di Taibi, quel Claudio Sparacello – noto ai tifosi della Reggina per i suoi non rimarcabili trascorsi in riva allo Stretto – autore di “sole” tre segnature. Quanto alla Pistoiese, il presidente ha denunciato un’aggressione subìta di ritorno dalla trasferta di Sasso Marconi: un gruppo di persone ha assalito la macchina dove viaggiavano, tra le altre, le mogli di Giacomarro e Sparacello e la figlia di quest’ultimo. A proposito del Piacenza: “vera” nobile decaduta del calcio italico, continua a vivere una situazione societaria traballante malgrado la cordata del Presidente Polenghi e i sette soci che hanno speso tanto per salvarla dal possibilissimo fallimento. Girone molto livellato.

Il Girone “E” vede primeggiare il Livorno con 23 punti seguito dal Siena a 18. Grande differenza anche per ciò che concerne i gol realizzati: 23 quelli degli amaranto, soltanto 10 quelli bianconeri. Poi il nulla cosmico con il Grosseto in piena zona retrocessione (9 punti).

Se il Girone D appare livellato, il gruppo “F” lo è ancor di più. Le tre battistrada Sambenedettese, Teramo e Chieti (col Presidente Ferro che ha speso un occhio della testa per allestire quella poteva essere “la” corazzata) hanno conquistato fino al momento 18 punti sebbene dietro ci sia il sorprendente Atletico Ascoli (proveniente dall’eccellenza Marche) con 17 e L’Aquila insieme al Fossombrone a quota 16 che non demordono. Delusione cocente invece per l’Ancona a distanza siderale (12 punti) sia per le posizioni di vertice che per quelle che riguardano la retrocessione. Capocannonieri del gruppo sono Benegas (L’Aquila) e Fall (Chieti) con 6 centri ciascuno seguii da una coppia formata da Kerjota e Lonardo entrambi della Samb con 5 centri ciascuno. Occhio all’Avezzano: la squadra di Pochesci (subentrato quando la squadra era ultima a 0 punti) in una sola settimana sbanca San Benedetto e va vicino al colpaccio con L’Aquila.
Nel Girone “G” Guidonia Montecelio al comando con 20 punti seguito dal sorprendente Cassino a quota 18. Paganese e Puteolana a 17 punti tallonate da Anzio e il Savoia dell’omonima Real Casa ad un solo punto di distanza. È sicuramente il raggruppamento meno “energico” e forse il meno competitivo tra i nove. Al cassinate Abreu va al momento la palma d’oro di realizzatore grazie agli 8 gol fin qui siglati.

E passiamo al gruppo “H”: 23 punti per la Nocerina, 19 per il Casarano e la Virtus Francavilla. Queste le posizioni che contano. Poi via via Nardò, Matera, Palmese, Gravina e quella Fidelis Andria (a quota 15) del Presidente Giuseppe Di Benedetto il quale non ha badato a spese nel formare quel “dream team” che – per il momento – non ha espresso tutto il reale potenziale. In coda troviamo il Brindisi con il -7 per via dei 12 punti di penalizzazione. È vero che la Nocerina sta giocando un campionato strepitoso (7 vittorie, 2 pareggi, zero sconfitte, 18 gol realizzati e soltanto 3 subiti) ma è altrettanto sacrosanto sottolineare i mezzi passi falsi casalinghi con Francavilla e Casarano
Chiudiamo con Girone “I”, quello “denoiantri”. Vibonese e Scafatese a quota 20, Siracusa e Reggina ad una sola lunghezza di ritardo. Poi l’abisso: le squadre più “vicine” al gruppo di testa sono infatti Locri e Sambiase con 13 punti per cui possiamo affermare ci sia un solco netto tra le prime quattro ed il resto delle 14 squadre. Cocenti delusioni per Nissa e Pompei nonostante i sontuosi investimenti ed i proclami della vigilia mentre le liete sorprese riguardano le due su citate calabresi. Terranova della Vibonese guida la classifica dei marcatori con 7 reti, seguito da Maggio del Siracusa (6 centri) e Foggia della Scafatese (5 reti)






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