La Reggina con una gara perfetta mette sotto il Paternò. A segno Cham, Girasole e Forciniti (migliore in campo). Reggina al secondo posto con il Siracusa
Contributo video e fotografico di Rocco Genovese

Le impressioni – Missione compiuta nel migliore dei modi. Quella vista contro il Paternò è una squadra concreta, bella da ammirare, che fa del gioco di qualità la sua arma migliore. Troppa la differenza tra questa Reggina e quella vista qualche settimana fa dove tanti protagonisti arrancavano. Oggi – come mercoledì a Enna – la Reggina ha superato lo scoglio Paternò con disinvoltura, cinismo, tanta corsa e tanto raziocinio. Il cambio modulo, auspicato dai più, sta dando i suoi frutti facendo divenire la Reggina devastante, padrona assoluta del campo, sostanziale, speciale ed altamente quantitativa. Il gioco veloce, la rapidità di esecuzione, l’intuizione e la concentrazione hanno fatto il resto. Un applauso vada a Forciniti, figlio legittimo del Sant’Agata come lo è Salandria che ha preso per mano la compagine portandola alla vittoria. Ma anche Ragusa, Barillà, Provazza e Girasole hanno giocato una gara di grande intensità e di grande determinazione. Dopo il gol di Curiale nel turno scorso, gli attaccanti (Barranco, Provazza, Ragusa e lo stesso ex Terracina) non sono andati a segno e ciò potrebbe essere l’unico neo di una gara perfetta.
Le formazioni iniziali – Rosario Pergolizzi tiene fede alle sue “promesse” proseguendo il suo cammino con il 4-3-3. In porta Lazar preferito a Martinez che si accomoda in panchina. Linea difensiva composta da Bonacchi, Girasole, Adejo e Cham. Centrocampo formato da Forciniti e Barillà uomini di rottura e di ripartenza con Salandria che funge da uomo d’ordine. In avanti agisce il trio composto da Provazza, Barranco e Ragusa. Mister Catalano rimane fedele al suo 3-5-2 schierando Tosoni tra i pali; Marco Greco, Porcaro e Marino in difesa con Sinatra ed Asero quinti di difesa. Sanseverino, Puglisi ed Elia, sulla mediana, formano il trio di rottura e di ripartenza mentre in attacco agiscono Guida e Pinotti.

La gara – Cominciamo con una “chicca” che dimostra quanta poca professionalità regni in Serie D: il magazziniere degli ospiti si è infatti dimenticato i calzettoni da “dotare” ai calciatori. I dirigenti amaranto hanno subito provveduto a fornirli. Amaranto pericolosi già al quarto minuto con Forciniti che mette in mezzo dove Ragusa non riesce ad incidere. Pochi secondi dopo è Barranco a mettere in apprensione al portiere avversario che si deve distendere per evitare il peggio. La stessa cosa deve fare in occasione del tiro di Barillà al quarto d’ora. La Reggina manovra in scioltezza e velocità con la compagine avversaria che si difende in modo ordinato. Due minuti appresso sarà Provazza a sfiorare la segnatura con un tiro che sorvola di poco la traversa. Al 25’ viene annullato un gol regolarissimo a Ragusa a conclusione di un pregevole triangolazione con Barillà. Un attimo dopo è Lazar a salvare il risultato su un tiro di Guida. Alla mezzora la svolta con un gran gol di Cham che sfrutta in modo mirabile un cross dalla sinistra di Ragusa. Grandissima rete col pallone che si insacca mirabilmente nel sette. Uno a zero meritatissimo per la Reggina. Successivamente, tra il 32’ ed il 38’ Provazza e due volte Forciniti (il migliore in campo fino al momento insieme a Salandria) impegnano il portiere avversario a conclusione di azioni tamburellanti mentre Barranco è pericoloso al 42’ con un tiro che va fuori di un nonnulla.
Alla fine della prima parte della gara l’uno a zero sta veramente stretto agli amaranto che hanno fatto vedere giocate di smisurata qualità e di grandissima intensità contro un avversario che è riuscito a superare il centrocampo soltanto in un’occasione. Sugli altri campi segnaliamo l’uno a zero del CastrumFvara ai danni del Locri, il vantaggio per uno a zero del Licata sull’Enna, il tre a zero della Scafatese sul Pompei e l’uno a zero della Vibonese sul Sant’Agata. Il Siracusa a Sancataldo non va oltre lo zero a zero iniziale.
La ripresa si apre con le iniziative dapprima di Forciniti e poi di Salandria con Tosoni attento mentre al 50’ Provazza aggiusta la sfera per Barranco che però non arriva all’appuntamento con il gol. È una Reggina bellissima, veloce, determinata e devastante. Ed il gol del raddoppio è di Girasole che mette alle spalle di Tosoni a conclusione di un’azione d’angolo. Troppo forte questa Reggina per i rossoazzurri catanesi. Che, comunque sfiorano il 2 a 1 con Guida il cui colpo di testa esce di poco fuori. Niente paura: Forciniti mette a segno il 3 a 0 con un lob da pochi passi tesaurizzando un cross al bacio di Ragusa. Poco dopo è Barranco a mandare di poco alto sopra la traversa un perfetto assist dalla sinistra di un Ragusa ineccepibile e sontuoso. Bellissimo. Nella Reggina escono Provazza, Barranco e Barillà per dare spazio a Renelus, Curiale e Urso.
Nonostante questi cambi, Pergolizzi non intende snaturare il 4-3-3 col quale la compagine sta facendo benissimo. Al 70’ Renelus salta tre avversari e manda per Curiale il quale manda fuori di poco. Nonostante il risultato messo in ghiaccio, la formazione amaranto continua a prendere a pallonate il Paternò: saranno – nell’ordine – Forciniti, Renelus, Urso e ancora Renelus ad impegnare il portiere avversario al quale va un applauso per gli interventi che hanno evitato il tracollo per i suoi. Ragusa è visibilmente esausto dopo 75’ di corsa e di grande lavoro sulla fascia sinistra: al suo posto Porcino. Con questa vittoria la Reggina si trova a 19 punti insieme al Siracusa ad un solo punto di distanza dalla coppia Scafatese–Vibonese.





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