La Reggina gioca da Reggina e per i siciliani è notte fonda. Pergolizzi ha trovato la quadra? Il film della partita
di Redazione
Foto e video di Rocco Genovese

Le impressioni – La Reggina – come da pronostico – travolge l’Enna con un perentorio quanto meritatissimo 4 a 0 che non lascia adito ad alcuna recriminazione. Troppo forte la squadra amaranto rispetto ai siciliani che non sono riusciti ad arginare la forza e la determinazione degli avversari. Finalmente si è ammirata una squadra che gioca, fraseggia, manovra e verticalizza mettendo costantemente all’angolo un avversario che ha resistito solo nella prima mezzora.

Le formazioni – La squadra amaranto si presenta con un 4-3-3 con Lazar tra i pali; Bonacchi, Girasole, Adejo e Cham in difesa; Forciniti e Salandria larghi nel ruolo di mezze ali con Urso a dettare i tempi mentre in attacco spazio a Curiale, Ragusa e Renelus da primo minuto.
Pagana risponde con un 4-2-3-1 con il portiere Simeoli; Kalombola, Mbaye, Demoleon, Batista Sena sulla linea difensiva; Timmoneri e Moreso quali dighe di centrocampo mentre Barile, Rotella, Cicirello sulla trequarti alimentano le palle giocabili per Lusha.

La gara – La Reggina comincia pigiando il piede sull’acceleratore soprattutto sulle fasce laterali dove Ragusa (da una parte) e Forciniti (dall’altra) sfornano palloni a quantità industriali per gli attaccanti amaranto.
Tra il 30’ ed il 34’ la svolta. Nella prima occasione è Ragusa ad operare una magia saltando il diretto avversario e porgendo a Curiale un pallone che l’attaccante indirizza (con tanta rabbia) alle spalle del portiere di casa.
Passano 4 minuti e Ragusa con un assist pregevolissimo pesca Renelus che, al centro dell’area, non ha difficoltà a battere Simeoli. Raddoppio ineccepebile, viste le forze in campo e la determinazione messa in campo dagli uomini di Pergolizzi che avrebbe meritato un punteggio molto più ampio ed ha facilmente avuto la meglio su un Enna volitivo ma troppo acerbo.
In precedenza, hanno infatti sfiorato la segnatura Forciniti (grande parata del portiere), Girasole e Ragusa (fuori di un non nulla). La ripresa vede lo sterile possesso palla dei padroni di casa che, però, al 65’ capitolano per terza volta grazie al gol di Cham sugli sviluppi di calcio d’angolo.
La Reggina gioca da Reggina e per l’Enna è notte fonda. C’è spazio anche per Ndoye e Barranco, entrati nei minuti finali che confezionano il quarto gol: il colored amaranto se ne va sulla sinistra e penetra in area dove il portiere avversario lo travolge.
Il rigore viene poi realizzato da Barranco che non segnava dal 22 settembre.
E la difesa? Nessun errore di sorta tanto che Lazar è risultato inoperoso per tutta la partita se non in occasione del calcio da fermo di Cicirello che para con disinvoltura.
Oggi al “Generale Gaeta” si è vista la migliore Reggina del campionato e speriamo che in data odierna Pergolizzi abbia trovato la “quadra” definitiva.
Risultati e classifica – Dagli altri campi giungono risultati che non possono non far piacere alla squadra amaranto. La Vibonese strapazza la Scafatese (Alagna porta in vantaggio i padroni di casa, Potenza pareggia ma Terranova fa doppietta ridimensionando le velleità dei campani) ed il Siracusa vince con i resti dell’Acireale (doppietta di Maggio).
Gli altri risultati: Akragas-Ragusa 2-2, Pompei-Locri 0-0, Licata-Città di Sant’Agata 2-0, Nissa-Sancataldese 3-3, Paternò-Igea Virtus 1-0, Sambiase-CastrumFavara 1-1.
Questa la nuova classifica: Siracusa 18 punti, Scafatese e Vibonese 17, Reggina 16, Locri 13, Paternò 12, Igea Virtus 11, Pompei, Città di Sant’Agata e Sambiase 10, Enna e CastrumFavara 9, Nissa, Ragusa, Licata e Sancataldese 8, Akragas ed Acireale 5
Questo il programma della nona giornata in programma domenica alle ore 14.30: Acireale-Akragas, CastrumFavara-Locri, Enna-Licata, Nuova Igea Virtus-Nissa, Ragusa-Sambiase, Reggina-Paternò, Scafatese-Pompei, Sant’Agata-Vibonese, Sancataldese-Siracusa.
Il campionato inizia oggi, si può dire?
Nonostante le “difficoltà oggettive” per i tifosi amaranto per motivi legati alla ristrutturazione dello stadio ennese ed al turno infrasettimanale in orario lavorativo, almeno 20-30 sono stati gli “aficionados” presenti, compresi alcuni studenti della locale Università, che si son fatti sentire per tutto l’arco della gara.
Da segnalare il “fair play” con la tifoseria di casa la quale, pur demoralizzata dalle proporzioni del risultato (al punto che molti hanno lasciato lo stadio dopo la rete del parziale 0-3), si è mostrata civile ed ospitale con i tifosi amaranto, e più di qualcuno, sotto sotto, ha ammesso che “tra noi e la Scafatese non c’è paragone” e che sarebbe contento se a maggio fossimo proprio noi a conquistare la promozione.






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