I numeri danno ragione a Pergolizzi: la squadra vince ma non convince. Rosicchiati due punti alla Scafatese e tre al Siracusa
di Redazione – contributo video e fotografico di Rocco Genovese
Le impressioni – Urgeva una vittoria convinta e convincente. Una prestazione da tramandare ai posteri, da far parlare per mesi e mesi nei bar, al lavoro oppure sui social sebbene questi ricordi finiranno ben presto nell’oblio vista la categoria ed una Reggina che, nonostante i proclami estivi, arranca e fatica ad essere quella Reggina che tutti sognano.
Diciamolo a denti stretti ma diciamolo: non è stata una vittoria persuasiva. Tutt’altro. Dopo un primo tempo divertente dove la Reggina ha giocato da par suo verticalizzando ogni pallone ed aver aperto le marcature con Dall’Oglio e ripetutamente sfiorato il raddoppio, è seguita una ripresa di una sofferenza inaudita e incredibile. Pergolizzi, difatti, ha creduto bene di snaturare il 4-3-3 togliendo dal campo Barillà e Barranco per rinstaurare il suo credo calcistico, quel 3-5-2 che ha permesso al Licata di trasformarsi da “pesce da brodo” a “squalo”.
Nella seconda parte della gara le occasioni per i siciliani sono aumentate in modo esponenziale sebbene i numeri odierni depongano a favore del trainer amaranto. La sofferenza però è stata tanta. Tantissima. Pur tuttavia anche i risultati danno ragione a Pergolizzi visto che ha risucchiato due punti alla Scafatese che ha nuovamente pareggiato e tre al Siracusa battuto dal Locri.
Le formazioni – Pergolizzi mantiene fede alle promesse della vigilia allorquando sostenne “giocheremo, se del caso, col tridente”. È per caso giunto il momento di osare come fecero le aquile? Si e no nel senso che manda in campo Provazza e Ragusa col compito di rifornire Barranco, Barillà in qualità di metronomo e la coppia Dall’Oglio-Salandria quale frangiflutto a metà campo. La difesa è composta da Vesprini, Bonacchi, Girasole e Cham con Lazar tra i pali. Risponde l’esperto Romano con un 3-5-2 lanciando – nonostante tutto – dal primo minuto il duo d’attacco Minacori-Bonanno per dar fastidio alla linea difensiva avversaria. Centrocampo affollato come un treno pendolare da Merate a Milano il lunedì mattino. Arbitra il Signor Clemente Cortese di Bologna assistito da Thomas Jordan e Christian Giannetti di Firenze.

La gara – Parte subito forte la squadra amaranto che al 1’ sfiora il gol con Barranco il cui tiro finisce fuori d’un soffio. Cinque minuti più tardi Reggina ancora pericolosa con Provazza che, a porta vuota, non riesce a fare di meglio che tirare addosso ad un difensore. Il gol è nell’aria ed arriva al quarto d’ora con Dall’Oglio che su calcio di punizione dal limite batte Rossi con la complicità della barriera: 1-0. Al 20’ Forciniti entra al posto di Vesprini causa infortunio muscolare. Il Licata risponde alla mezzora con Bonanno chiamando alla parata l’attento Lazar. Alla mezzora tripla occasione per i padroni di casa con Ragusa, Provazza e Barillà che vanno, comunque, a sbattere contro l’arcigna difesa gialloblù. Al tramonto della prima parte di gara è Provazza, innescato da Barillà, a mandare fuori a seguito di una delle tante azioni sfoggiate oggi dalla formazione di Pergolizzi. Da sottolineare la manovra espressa verticalmente, fluida e senza troppi fronzoli che vede al momento un Barillà ispiratore monumentale. La ripresa si apre con un’iniziativa personale di Bonanno che manda fuori di poco con Lazar in totale controllo. Il Licata spinge pericolosamente e la Reggina è costretta a rinculare per cui Pergolizzi toglie dal campo Barillà e Barranco ed inserisce Porcino e Adejo nel tentativo – illogico – di difendere l’esiguo vantaggio di un gol a zero trasformando il 4-3-3 in 5-3-2. Da questo momento – 60’ – la squadra amaranto scompare dal campo anche perché il trainer ospite toglie un difensore, Ferrigno, per un attaccante, Furina nel tentativo di mettere maggiormente all’angolo l’avversario letteralmente in “apnea”.

Ed al 72’ Lazar deve compiere il miracolo su colpo di testa di D’Antonia sugli sviluppi di calcio d’angolo (l’ennesimo). A 15’ dal termine si infortuna Dall’Oglio: al suo posto Renelus che si posiziona a centrocampo quale mezzala di sinistra. A pochi secondi dal triplice fischio Minacori da calcio da fermo chiama agli straordinari Lazar che deve volare all’incrocio dei pali per sventare l’ennesimo pericolo.
È bene quel che finisce e bene e Pergolizzi deve ringraziare la buona stella e la bravura del portiere amaranto che salva i suoi. “Vittoria doveva essere e vittoria è stata” dicono quelli bravi. Ma quanta sofferenza…

Intanto ci fanno sapere che in occasione della prossima gara, il Dipartimento Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti ha autorizzato l’Enna Calcio all’utilizzo dello stadio Generale Gaeta «in assenza di tifosi ospiti» fino alla data del 1° novembre prossimo. In altre parole la trasferta di Enna (prevista mercoledì 23 ottobre alle 15.00) sarà inibita ai tifosi della Reggina per ristrutturazione del settore ospiti.






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