La comunicazione come arma per migliorare in tutti i sensi ed avvicinare i tifosi
di Redazione
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Pippo Bonanno nel corso di una trasmissione sportiva ha parlato a tutto tondo sottolineando ciò che “va” (la stima ed il rispetto goduto a livello nazionale, il Sant’Agata, i calciatori che esaltano il lavoro dei dirigenti) rispetto a quello che “non va” (riferito a certa stampa locale sempre pronta a mettere il bastone tra le ruote come “descritto” dal Direttore Bonanno). È già qualcosa che un dirigente della società ne abbia parlato. Pur tuttavia il club, a livello squisitamente comunicativo, dovrebbe migliorare moltissimo a cominciare dalle piccole cose, magari con una conferenza stampa settimanale per illustrare programmi, progetti, scopi, lavori e tutto ciò che gravita nel pianeta Reggina. La proprietà dovrebbe essere maggiormente presente sul territorio, interagire con la cittadinanza, interessare la piazza, farsi trovare sempre presente per creare quel tutt’uno con la tifoseria. Purtroppo il “benedetto” feeling tra questa società, la città e la provincia non c’è ancora e forse non c’è mai stato anche – e soprattutto – perché le “sacche di resistenza” (quella che Bonanno ha chiamato “certa stampa locale”) si comportano come i torturatori cinesi con la famosa goccia come forma di violenza psicologica (più che fisica) hanno già fatto tanti guai (molti giocatori hanno declinato il trasferimento a Reggio per paura di non essere “pagati”, parole di Bonanno). Il Professor Ballarino, quindi, deve “agire subito” e farsi “sentire prima di subito“. In qualunque modo e in qualunque maniera. Un ultimo appunto lo rivolgiamo allo stesso Ballarino: Professore non si adiri davanti ad una più che legittima richiesta della Curva che grida “meritiamo di più”: la tifoseria infatti pretende di andar via da questa categoria perché Reggio Calabria e la Reggina non ci “azzeccano” proprio nulla con la Serie D, perché ha strutture invidiate in tutta Italia e perché possiede una piazza potenzialmente ancora da Serie A (è lo stesso Bonanno a sottolineare questi aspetti). Professore: lo faccia per i tanti tifosi amaranto disseminati in ogni dove sul pianeta, si metta una mano sulla coscienza e pensi ad un Granillo sempre pieno e straripante di gioia e di entusiasmo. Non è un sogno: è una solida realtà già vissuta







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