Note a margine e consigli non richiesti dopo un successo stentato
di Rocco Genovese
Mi si nota di più se vengo e sto in disparte, o se non vengo per niente, o se vengo e vado via nell’intervallo? E se vengo con la mia macchina e “già mangiato”?

Una Reggina ancora (?!) in fase di rodaggio ha avuto la meglio su un Ragusa niente affatto rinunciatario che ha messo in difficoltà gli amaranto e solo la giocata di Bonacchi, che ha propiziato la zampata vincente di Rajkovic (a proposito, ma il serbo era dietro la linea del pallone oppure in fuorigioco? Vabbè che il portiere avversario non ha protestato, ma il dubbio resta..), ha permesso ai padroni di casa di sbloccare il risultato ed incamerare i 3 punti.

In questi casi, si dice che “vittoria doveva essere, e vittoria è stata”, ma c’è tanto da migliorare, e se la classifica non è poi così male, visto che la vetta resta sempre a 3 lunghezze (e poi, in tutta la serie D oltre alla Scafatese, solo Campodarsego, Tau Altopascio e Virtus Francavilla sono rimaste a punteggio pieno, a dimostrazione che si possono perdere punti per strada contro chiunque) l’umore delle due battistrada sembra agli antipodi: il Siracusa ha reagito come meglio non poteva alla sorprendente sconfitta di Sambiase al debutto, ossia con 3 partite senza storia, dove l’attacco atomico dei siciliani ha dato sfoggio del proprio potenziale e la porta è rimasta sempre inviolata, mentre la Reggina non ha mai veramente convinto fin qui e non riesce a trovare un “vestito” che le calzi a pennello.

Soprattutto, non è chiaro cosa stia accadendo in seno alla dirigenza della Reggina: davvero basta un timido coro della Curva Sud che chiede “gente che lotta” (e la ringrazia a fine gara per averlo fatto) per indispettirsi e andare via? Ed è vero oppure no che alcuni campi del “Sant’Agata” sono stati utilizzati indebitamente?
Al di là della nutrita presenza di “vedove di Bandecchi” in qualche organo di stampa per le quali la Fc Reggio Calabria (eh già, si chiama così…) rappresenta il fumo negli occhi, non sarebbe il caso di mettere a tacere spifferi e malelingue, magari in una conferenza stampa, e chiarire cosa si vuol fare, anche nella malaugurata ipotesi (ma non da escludere a priori) che a fine campionato non si riesca a ritrovare il professionismo?
Non sappiamo quanto queste voci possano condizionare la squadra, ma di certo aggiungono confusione ad altra confusione, peraltro in prossimità di un turno che potrebbe rivelarsi favorevole, visto che la Scafatese ospiterà un Paternò in ottimo stato di forma ed il Siracusa renderà visita ad un Pompei che in caso di una nuova sconfitta entrerebbe ufficialmente in crisi e potrebbe già rivedere i propri sogni di gloria dopo sole 5 giornate.

E visto che le insidie sono già tante, e non è il caso di complicarsi da soli da vita, sia consentita una piccola nota a margine per mister Pergolizzi: non è un azzardo inserire in distinta solo due calciatori nati nel 2006, quali Forciniti e Vesprini, come è accaduto nella gara con il Ragusa (per giunta, è notizia di poche ore fa la cessione del portiere Druetto al Bocale, quindi restano solo l’altro portiere Katsaros e Ndoye in rosa ad essere nati nel 2006)? Il comunicato della Lega Nazionale Dilettanti n° 1 del 01/07/2024 parla chiaro (leggi qui).

In occasione della partita di domenica, una volta effettuato il cambio al 10′ della ripresa tra gli stessi Forciniti e Vesprini, non c’erano più giocatori classe 2006 (o più giovani) disponibili ed in caso di infortunio di quest’ultimo nessuno avrebbe potuto sostituirlo, condannando la squadra ad una clamorosa sconfitta a tavolino (beh, dopo aver battuto lo scorso anno il Città di Sant’Agata grazie ad una tripletta del Giudice Sportivo ci siamo fatti un po’ di cultura in materia).
Continuiamo così, ma non facciamoci del male!
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