La linea verde del Città di Sant’Agata guidata da un allenatore esperto. Un solo risultato per gli amaranto: la vittoria convincente
di Redazione
Scopriamo insieme il Città di Sant’Agata, al quale la Reggina dovrà far visita domani, domenica 22 settembre, con calcio d’inizio alle ore 15

Se vogliamo dirla tutta, Ezio Raciti, navigato tecnico del Sant’Agata, ha a disposizione dei ragazzi alla prima esperienza in Serie D con i quali è riuscito a guadagnare un solo punto frutto del pareggio (1 a 1) sul difficile campo del Ragusa salvo poi essere sconfitto tra le mura amiche da quell’Igea Virtus (2 a 1) che, ponendola quale cliente scomodo per ogni avversario, valorizza la vittoria della Reggina sui giallorossi all’esordio di questo difficilissimo torneo.
La rosa del Città di Sant’Agata. Tre i portieri in organico. E sommando l’età dei tre ragazzi (Tchokokam, Minguzzi e Torrisi) abbiamo un totale di 56 anni. La stessa cosa vale per i terzini: Mannina (18), Russello (19), Flamia (17), l’argentino Martinez (18) e Leonardi (16). Quelli più “attempati” risultano l’italo-argentino Capomaggio (23) e Iuculano (21) arrivato quest’estate dal Siracusa. Come difensori centrali annoveriamo: Brugaletta (30), ed i giovani Deméléon e Abruzzese con lo status di under (entrambi classe 2004). Anche il centrocampo è composto da un gruppo di giovanissimi: Faccetti (19), Ojeda (18), Nunzi (19), D’Amore (19) ed il trequartista Gonzales (2004). Tra gli over in mezzo al campo troviamo: il 26enne Kouamé, Bova (20), Cavalli (21) e Nunziante (24). Alioto (di 17 anni) ha il ruolo di ala destra sebbene Raciti gli preferisca il 30enne Catalano; sulla fascia opposta solitamente agisce il 32enne Mincica. In attacco tre giovanissimi: Valentini (18), Hermida (18) e Cadamuro (19) benché il tecnico messinese abbia la possibilità di schierare i 21enni Niang e Sanchez oltre al veterano Salvatore Manfrellotti (30).
E chiudiamo trattando dell’allenatore messinese Ezio Raciti che ha diretto il Siracusa nel campionato 2018/19, la selezione under 19 del Messina e la prima squadra giallorossa dal 2021 al 2023. Il tecnico 64enne, nativo di Messina, preferisce schierare le proprie squadre secondo un 4-2-3-1 in fase propositiva che diventa 4-4-2 (sicuramente più ermetico) in fase di non possesso. Raciti predilige il gioco a terra con lo scarico immediato verso le corsie esterne d’attacco (Mincica e Catalano) i quali servono sistematicamente Manfrellotti sempre pronto ai colpi di testa. Tra l’altro, l’allenatore biancazzurro confida sulla mobilità e sull’opportunismo di Sanchez.
La Reggina. Dopo la sconfitta interna ad opera della Scafatese, i tifosi si aspettano dalla squadra amaranto una prova di forza ed una prestazione efficace sotto tutti i punti di vista. Spesso impacciati, privi di idee e fin troppo contratti, gli amaranto lanciati in campo dal tecnico Rosario Pergolizzi hanno avuto difficoltà nel confezionare gioco e azioni da gol se non in alcuni frangenti con Barranco (due le occasioni sprecate dall’argentino), Renelus e Bonacchi. Il tecnico amaranto può e deve fare di più. E i tifosi, consapevoli di questa certezza, chiedono a gran voce prestazioni di ben altro valore, reclamano gioco di tutt’altro livello e pretendono una Reggina vincente e convincente. Ovviamente solo l’allenatore può sapere chi è in forma (e può scendere in campo) rispetto a chi non lo è (e si deve sedere in panchina). Ciò non di meno, che in campo ci sia Laaribi piuttosto che Dall’Oglio, che giochi Provazza anziché Ragusa oppure Malara al posto di Vesprini, chi scenderà in campo ha l’obbligo morale di dare il massimo lottando con la bava alla bocca e il sangue agli occhi. La squadra è forte e strutturata per vincere a mani basse questo campionato per cui – ribadiamo – urge una prestazione sopra le righe per dimostrare che la sconfitta con la Scafatese è da ritenere un semplice incidente di percorso.
Arbitrerà l’incontro il Signor David Kovacevic di Arco Riva coadiuvato da Enrico Maria Aimar e Riccardo Trionfante entrambi piemontesi. Il fischietto trentino non ha mai diretto una gara della Reggina







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