Foto tratta da Strettoweb

di Giuseppe CRIACO

La sconfitta casalinga con la Scafatese deve necessariamente aprire un dibattito serio, e non becero, su quella che è la lucidità in questo momento di Mister Pergolizzi.

Purtroppo è evidente,” l’impasse” con cui la squadra amaranto sembra essere rimasta bloccata dopo quel formidabili primi 25 minuti con la Vibonese in Coppa Italia.  Già la seconda frazione di gioco, infatti,  quella domenica, fu da rivedere. Ed uso un eufemismo. “La squadra ha poi pensato a gestire la partita visto il gran caldo”, fu la giustificazione. 

Il match con l’Igea Virtus e la Scafatese, per ultima, hanno messo a nudo la reale condizione della Reggina. Si ha l’impressione che il tecnico e con lui la squadra, stiano ancora a crogiolarsi su quello sprazzo di Primo tempo in Coppa Italia. Sebbene straordinario. 

Intanto un rigore generoso a Barcellona Pozzo di Gotto ci ha regalato tre punti ormai insperati, mentre la Scafatese è venuta a Reggio a maramaldeggiare. Inaccettabile.

Intendiamoci tre punti in due partite possono ancora essere tollerati dopo solo due giornate. Quello che è invece inaccettabile, appunto, è stato l’atteggiamento degli undici in campo e le cervellotiche formazioni che il tecnico palermitano ha via via schierato. In Sicilia, come domenica scorsa al Granillo. Spesso e volentieri lasciando  fuori gli uomini più in palla per tenere dentro chi poi in campo non sembra aver dato quel Quid in piu per vincere le gare. Anzi.

L’undici iniziale con la Vibonese sembrava equilibrato e capace di effettuare  quei  cambi di passo, nella velocità, capaci di sorprendere più volte la difesa ospite con due realizzazioni i quattro minuti ed almeno due o tre palle gol nei primi quindici. Poi il buio.

Foto tratta da Reggio Today

Da più parti si guarda sgomenti la macchinosità più che la leziosità del gioco amaranto, con alcuni elementi completamenti fermi sulle gambe. Imbarazzante l’Adejo visto domenica scorsa, mentre è sparito dai radar quel Ba irresistibile con la Vibonese. 

L’affare Lumia sembrava solo una delle tante incredibili vicende di Football “sui campi minori”. Ma la reiterata assenza di due tra i principali protagonisti della “remuntada  amaranto” dello scorso anno come Martinez e Provazza ci raccontano Invece di un Pergolizzi ancora in ”fase sperimentale”. E con qualche dubbio di troppo anche se siamo ancora alla seconda partita di campionato.

Da parte nostra vogliamo sperare che quella di domenica con la Scafatese sia stata l’ultima sperimentazione e che già da domenica prossima a Catania, con il Città di Sant’Agata, possiamo tornare ad ammirare l’undici amaranto iniziale, con Giuliodori incontenibile a destra,  Forciniti a recuperar palloni in mezzo al campo modello Oriali e Barranco e Ragusa a travolgere con slancio le difese avversarie. E magari con Martinez tra i pali a cui affidare l’inviolabilità della porta amaranto.

Insomma rivedere di nuovo quella Reggina che tremare il Mondo fa”. 

foto tratta da Wikipedia

Nessuno qui,oggi. chiede esoneri e ricambi di guida tecnica e men che meno ulteriori sforzi di mercato se non prima che tutto l’organico abbia trovato la condizione. Quello che si chiede a tecnico (e società) è prendere coscienza che Reggio Calabria non è una piazza che può e vuole pazientare a lungo. E questo era chiaro quando lo scorso anno per i secondi,  e quest’anno per il primo, si è deciso di vestire la “maglia amaranto”

Foto tratta da Gioca Merchandising

E non si tratta di fare i nobili decaduti ma quello che si chiede è di avere consapevolezza di quello che i tifosi amaranto chiedono a gran voce. Una ”dignità sportiva” per uno stadio, un nome ed una storia calcistica di primo piano che questa tifoseria e questa città hanno saputo vivere con orgoglio e onore. Anche al cospetto di campioni di prima grandezza.

Foto tratta dal sito Alamy

Panta rei, tutto passa, ma la Reggina resta. Lo si tenga bene a mente, in via dell’Industria e quando si scende in capo, da oggi in avanti. Lo dovete ad una tifoseria capace di portare 10.000 cuori all’Olimpico di Roma. Questa è Reggio questa è la Reggina

Foto tratta da Reggio nel pallone

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