
È vero: la Reggina al cospetto dell’Igea Virtus non è stata certamente brillantissima. Pur tuttavia il punteggio parla chiaro: i tre punti, in ogni caso, sono stati incamerati da Giuliadori e compagni. Convenzionalmente si dice che il bello (o il brutto) del calcio è che chi vince esulta e chi perde è costretto a giustificarsi. In virtù della vittoria – anche se striminzita sia sul piano del gioco che della manovra – la squadra di Pergolizzi non ha il dovere di spiegare niente a nessuno perché non c’è alcun bisogno. Il tabellino, d’altronde, parla chiaramente: zero tiri verso la porta della Reggina se non innocuo cross dal fondo che Lumia “ha letto male” (testuali parole del tecnico amaranto) dando il “là” al pareggio per i siciliani. Nel fatto specifico, però, le immagini evidenziano (nell’ordine): a) un fallo sul portiere; b) l’assoluta mancanza di proteste dei giocatori; c) la mancata reazione dei difensori concedendo a Di Piedi di colpire indisturbato. E l’arbitro? La giacchetta nera di Anzio, per compensare il mal torto sull’intervento ai danni di Lumia, è stato costretto a fischiare un rigore che ha fatto storcere il naso ai più ma che, a termini di regolamento, è correttissimo. Lo ripetiamo e lo faremo fino alla nausea: la Reggina non deve giustificare nulla perché, in un modo o nell’altro, i tre punti sono arrivati e con essi la possibilità di cominciare senza troppi patemi d’animo e col portiere quasi del tutto inoperoso. Da sottolineare, per ultimo, la fase realizzativa con Ragusa che, con due sole (ed effettive) opportunità ha tesaurizzato al 100% delle occasioni capitategli.
Domenica arriva la “corazzata” Scafatese che ha battuto con il risultato 4 a 0 l’Acireale. Alla luce di quanto abbiamo avuto modo di constatare, il risultato è abbastanza severo anche perché gli ospiti nel corso del primo tempo hanno fatto vedere cose egregie mettendo varie volte in difficoltà la retroguardia dei canarini. Basti dire del legno colto dagli acesi per non parlare del rigore sprecato malamente sull’uno a zero per i padroni di casa. A questo punto gli acesi si sono disuniti e per la Scafatese è stato un gioco da ragazzi segnare ancora due gol con Foggia (autore di tre gol, due dei quali su rigore) ed uno con Albadoro. Ma non è tutto oro quello che luccica: nel corso della prima frazione di gioco, infatti, abbiamo visto una compagine in balia dell’avversario, lenta, impacciata, senza idee e certamente non infallibile in difesa. Ciò significa che la formazione di Franco Fabiano soffre il pressing alto, le continue manovre avvolgenti e l’asfissiante marcatura a centrocampo che è la mente, l’anima ed il cuore pulsante dell’undici campano. Tra l’altro, nel primo tempo la formazione di casa è andata spesso in apnea soffrendo le giocate soprattutto degli esterni avversari mai o quasi mai tallonati dagli “attempati” centrocampisti di casa. Riconosciamo che non sarà sempre così perché la Scafatese è davvero una “portaerei” con elementi di valore e di grande esperienza sebbene abbia solo otto under da spedire in campo.

Il vero big match di giornata avrà inizio domenica 15 settembre
alle 16.00 e – si spera – ci sia una buona cornice di pubblico in un Granillo che trasudi, come sempre, d’amore e passione.
A tal proposito, la società di Virgilio Minniti ha diramato quanto segue: “𝐏𝐨𝐫𝐭𝐚 𝐮𝐧 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐨 è la promo riservata agli 𝐚𝐛𝐛𝐨𝐧𝐚𝐭𝐢 che potranno acquistare un biglietto al costo della scorsa stagione.
In attesa di conoscere le determinazioni della Commissione Provinciale di Vigilanza sul Locali di Pubblico Spettacolo in merito all’apertura della Curva Sud, al momento sarà possibile acquistare il tagliando d’ingresso solo per il settore Tribuna Ovest.
Entro sabato mattina 14 settembre, gli abbonati della Curva Sud saranno informati relativamente l’apertura del settore e di tutte le disposizioni che verranno adottate.
Nei giorni di prevendita sarà possibile ritirare l’abbonamento sottoscritto durante la prima fase. Per il ritiro è necessaria la ricevuta stampata. Leggi qui






Rispondi