Con due reti nei primi dieci minuti di gara, la squadra di Pergolizzi va avanti in Coppa Italia. I risultati delle altre

Prima uscita stagionale sia per la Reggina che gli ospiti della Vibonese. Mister Pergolizzi manda in campo un 3-5-2 con Lumia in porta; Mariano, Adejo e Bonacchi sulla linea di difesa con Giuliodori e Porcino quinti, sulla mediana agiscono Barillà centrale con ai lati Racine Ba e Furciniti mentre Barranco e Ragusa completano il reparto offensivo. Risponde Mister Facciolo con uno spregiudicato 4-3-3 formato dal 19enne Illipronti tra i pali; Fontanelli, Checa, Germinio e Squillace in difesa; Giunta, Favo e Aronica a centrocampo mentre in attacco Berardi e Terranova agiscono a sostegno di bomber Alagna. Arbitra il Signor Polizzotto di Palermo davanti ai pochi intimi del Granillo.
Bel siparietto iniziale con la squadra amaranto che si è portata sotto la Curva Sud nonostante fosse vuota. L’atteggiamento la dice lunga sul fatto che i protagonisti in campo hanno bisogno dell’appoggio continuo e incondizionato dei protagonisti che riempiono con amore, trasporto, dedizione, abnegazione ed appartenenza le scalee della Curva.
La cronaca. Giulidori subito in gol dopo neppure mezzo minuto: buco difensivo della difesa ospite, Barillà entra in area ma si allunga il pallone, la sfera arriva a Porcino che apre subito per l’argentino il quale, solo in area, ha tutto il tempo di coordinarsi e colpire con un tracciante deviato in porta da un difensore rossoblù.
Passano soltanto due minuti e la squadra di Pergolizzi mette in ghiaccio la gara: Ragusa riceve palla dal settore centrale e porge la sfera a Barranco che non ha alcuna difficoltà a battere il portierino avversario. Nell’occasione il bomber amaranto ha dato dimostrazione di saperci fare davanti al portiere avversario così come pure Ragusa che ha dato sfoggio di una grande (grandissima) visione di gioco. D’altronde la classe non diventerà mai acqua.

E tra le due segnature ci poteva stare un gol di Ragusa con un pallone fornitogli da Porcino che usciva di poco a lato. Grandi le prove di Furciniti e Mariano con Barillà al quale bisogna costruire un piedistallo; sugli scudi un inesauribile Porcino ed un mobilissimo Giuliodori con Barranco che fa tremare gli avversari ogni qualvolta tocchi la palla.
La Reggina gioca sul velluto non solo per i due gol dell’iniziale vantaggio ma per un tema tattico che mette in netta difficoltà gli avversari: in fase di non possesso, infatti, i quinti – Giuliodori e Porcino – si accentrano cosicché Barillà e Forciniti si collocano dietro le punte stabilendo sistematicamente la superiorità numerica sulla trequarti avversaria.
Alla mezzora il “solito” Giuliodori traversa per Ragusa il quale impatta debolmente di testa: Illiprontri para senza difficoltà. Due minuti più tardi Barillà apre per Porcino che se ne va sulla sinistra e tira chiamando all’intervento il portiere avversario. E la Vibonese? Non pervenuta e quasi del tutto annichilita se non per un colpo di testa di Checa che mandava il pallone sulla traversa quando le lancette segnavano il minuto 35. Da questo momento la squadra amaranto cercherà di abbassare i ritmi anche per centellinare le energie vista la calura; ciò nonostante, non permetterà alla Vibonese di rendersi pericolosa. E qui finisce la prima parte di gara tra gli applausi dei veri tifosi presenti al Granillo. Una nota di merito a tutta la squadra ma principalmente al “tuttocampista” Racine Ba che risulta una vera e propria diga sebbene sia calato alla distanza.

Gli Ultras – ad ogni buon conto – vincono sempre: anche oggi, sebbene da fuori dello stadio (per scelta) spingono la squadra verso la vittoria.
La ripresa inizia con Porcino che sfonda sull’out di sinistra e crossa in mezzo all’area per Forciniti il quale si coordina e col destro al volo chiama il portiere avversario alla respinta di pugno: tutto bellissimo. Al minuto 55’ Squillace lancia Alagna ma sulla sua strada trova Forciniti che lo costringe ad un tiro sbilenco e di poco a lato. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Barranco – vera spina nel fianco per gli avversari – colpiva di testa chiamando Illipronti alla parata. A 5 minuti dal termine la squadra avversaria colpiva il secondo legno della giornata con un tiro-cross di Milazzo: Lumia, nell’occasione non ha potuto far altro che mirare la traiettoria della sfera.

Con l’occasione della Vibonese si conclude la gara del Granillo con il punteggio di 2 a 0 per gli amaranto che hanno giocato una gara dai due volti. Nella prima parte dell’incontro abbiamo potuto ammirare una Reggina autoritaria, mobile, ben messa in campo e dai ritmi alti nonostante il caldo. Una Reggina che si è trovata sul 2 a 0 dopo soltanto dieci minuti di gioco e con tante occasioni create grazie alle scorribande di Forciniti e di Porcino, la maestria di Barillà, le genialate di Ragusa e le geometrie di Racine Ba. E quel Barranco che ha dimostrato d’essere il bomber che tutti aspettavano a Reggio Calabria. Se il punteggio fosse stato di almeno 4 reti di differenza, nessuno avrebbe gridato allo scandalo. La ripresa ha visto una Reggina più guardinga, meno intraprendente e più sorniona: l’uscita di Ragusa, sostituito da Perri che continua a deludere, quella di Forciniti che ha giocato da par suo e col carisma da veterano, di Mariano che ha fatto solchi sul terreno di gioco e di Porcino che è pedina inamovibile dello scacchiere amaranto, la squadra ha dovuto giocare con un attaccante di ruolo, con la difesa a 5 secca e senza i braccetti del calibro di Giuliodori e Mariano sostituiti da Vesprini e Salandria. In tutto questo, Racine Ba ha dovuto giocare col freno a mano tirato cercando di fermare i vari Giunta, Milazzo, Favo e soprattutto Squillace. Comunque sia andata, buona la prima. E fanno piacere gli applausi tributati dai veri tifosi reggini alla squadra così come – ripetiamo – i ragazzi della Curva Sud che hanno incitato incessantemente da fuori del perimetro di uno Stadio sembrato vuoto, desolatamente vuoto senza di loro.
Tra una settimana sarà campionato: a Barcellona Pozzo di Gotto si aggregheranno i nuovi arrivi Jacopo Dall’oglio e Francesco Urso che daranno sicuramente una ventata d’esperienza che non guasta mai. A parte la prestazione opaca di Perri – d’altra parte sostituire un “mostro sacro” come Ragusa non è una cosa semplice – c’è da guardare al campionato consapevoli di avere valide alternative in panchina.

Per quanto riguarda gli altri incontri di Coppa Italia che interessano il girone meridionale, segnaliamo la vittoria del Paternò sull’Igea Virtus (1-0), l’Akragas ha battuto il Licata (con un rotondo 4-0), l’Enna ha avuto la meglio sul Castrumfavara (1-0), la Scafatese ha vinto sulla Puteolana (2-0), il Siracusa batte il Ragusa (1-0 su rigore), vittoria della Città di Acireale su Città di Sant’Agata (2 a 0). Ed infine, il Sambiase sta perdendo in casa del Casarano (3-1).





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