In via di “definizione” gli arrivi di Urso e Dell’Oglio. Ora serve un attaccante forte da reperire tra gli svincolati

di Salvatore Condemi
Si è parlato tanto, tantissimo. Non solo di Maldonado in quest’estate rovente per il gran caldo e le sudate notturne: i tifosi della Reggina infatti hanno sognato i vari Di Nardo, Di Carmine e Bianchi e sono stati testimoni di un certo De Felice che prima pronuncia il “sì” salvo poi rimangiarsi la parola. E come non mentovare Candiano, Samake, Bollino, Vacca e Sorrentino che hanno preferito altri “lidi”? Uno dietro l’altro in un succedersi di illusioni e speranze mentre per molti tifosi (almeno mille) è montata rabbia, disincanto e sfiducia tanto da decidere di non rinnovare l’abbonamento. È un dato di fatto, numeri che – purtroppo – misurano il polso della disaffezione verso la società di proprietà di Antonino Ballarino.

Ma ritorniamo al calciomercato. Alle 23,59 di ieri si è continuato con il “nulla” mentre, giusto un minuto dopo, le ultimissime indicavano Francesco Urso e Jacopo Dall’Oglio “obiettivi amaranto in via di definizione”. Il primo, svincolatosi dalla Cavese dopo aver raggiunto la promozione, non è riuscito ad accasarsi; il secondo ha richiesto ed ottenuto la risoluzione con una congrua buonuscita elargita dall’Avellino: per la Serie D questi sono due profili di grande spessore – non c’è che dire – che alzano in modo considerevole l’asticella della squadra. Ma attenzione: su Jacopo Dell’Oglio pende un episodio risalente ad una decina d’anni fa allorquando ha “mandato a quel paese” la Curva. Cose passate con tanto di scuse da parte del ragazzo nato e cresciuto nelle giovanili amaranto che – a quanto pare – sono servite a ben poco.

Ma andiamo avanti perché il campionato è alle porte nonostante ci sia da porsi un quesito: e adesso? Adesso bisogna confidare sulla buona stella e sulla capacità e sulle caratteristiche di elementi sgamati ed esperti come Laaribi, Ingegneri, Rajkovic, Bonacchi, Ragusa, Adejo, Barillà, Porcino, Barranco, Salandria e Girasole nonché quelli di “gamba” come Provazza e Renelus oppure sulla “verve” dei giovanissimi Cham, Mariano, Vesprini, Malara, Giuliodori, Forciniti, Ba e – perché no? – di Parodi e Martinez rimasti in amaranto e, tanto più, sugli arrivi sia di Dall’Oglio che di Urso. Questo mix di gioventù e di esperienza ha il “dovere” di crederci e di “farsi in quattro” in tutti i sensi per la maglia amaranto. A questo punto, onde fugare inquietudini, pecche e nervosismi vari, anche – e soprattutto – la società deve assumersi le proprie responsabilità acquistando un attaccante di peso da reperire tra gli svincolati.

Il campionato è lì ad un tiro di schioppo mentre Nissa, Scafatese, Vibonese, Pompei – così come tutte le altre – stanno affilando le armi e pronti all’attacco all’arma bianca. La Reggina non è seconda a nessuno, neppure al Siracusa di patron Ricci che ha speso a più non posso: in ogni caso sarà il campo ad emanare il suo giudizio più severo e competente possibile. Solo il campo sebbene sulla carta (solo sulla carta) gli aretusei possano sembrare più completi e attrezzati






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