
di Giuseppe “Fossa” CRIACO
C’è stato un tempo in cui andavamo al Bar Conti a parlare di Reggina. Era un tempo spensierato in cui la réclame del brandy Stock risuonava imperiosa dagli altoparlanti del Comunale e lo speaker Baccillieri, se non sbaglio, leggeva le formazioni al ritmo con gli ultras. Assiepati in Curva Catania.

C’è stato un tempo in cui Reggio e la Reggina camminavano di pari passo e le Bandiere ed i colori amaranto ricoprivano lo stadio e la città. Dalla C2 alla Serie A, passando dall’inferno della C e dalle pedate borghesi in una serie B fatta anche di Napoli e Torino. Altri tempi e altro calcio. Uguale l’amore. Solo la Reggina.
Poi il delirio di Torino ha trasformato un campo di provincia in matricola terribile ed il Granillo con il suo “Muro amaranto” della Sud ha costruito la sua leggenda. E sul quel Prato “nobili gesta” e “pedate proletarie” hanno donato alla Reggina le sue sei salvezze consecutive, alla società una vera credibilità ed alla città un orgoglio senza fine.
Il declino di cui oggi siamo massima espressione purtroppo non è stato improvviso, ma figlio dei tempi che cambiavano, troppo in fretta per questa città e quella Società
Oggi con fatica “gente forestiera” prova a ridare luce e lustro a questi colori ma i ricordi di un tempo ancora paralizzano le menti ed il cuore di molti che non vogliono arrendersi alla modernità di un calcio che non passa più solo dalla passione di Presidenti visionari. E dall’appartenenza territoriale. Potenza della globalizzazione.
Per questo motivo, oggi, non amo fare proclami oppure annunciare pretese, ma idealmente torno nei miei ricordi quelli del Bar Conti dove Tivelli, Pianca e Labellarte erano più venduti di paste e aperitivi.
Oggi scelgo, pertanto, la fiducia, e seguire con forza queste nuove maglie e questa nuova avventura. Non perché ci creda davvero ma per quel senso di appartenenza che tutto lega, per quell’amore civico che tutto rende più forte, per un patto di amore che più di dieci lustri fa stipulai al vecchio Comunale mentre gli Altoparlanti annunciavano JACOBONI,POPPI, SALI, NIMIS, RASCHI, SONETTI, COMINI, TAMBORINI, MERIGHI,MAZZIA, BONFANTI.

Con il cuore amici “a riveder S. Siro”





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