Reggina, la tua gente pretende la vittoria del campionato. Dopo la partenza di Mungo servono però due centrocampisti di spessore ed un bomber di razza

Come anticipato qualche giorno fa dal collega (e amico) Basilio Gaburin, Mimmo Mungo ha lasciato la Reggina per approdare alla Puteolana. La partenza del centrocampista non può che lasciare un vuoto “non indifferente” nella zona nevralgica del campo dove Barillà, Porcino, Salandria, Racine Ba, Laaribi per non parlare degli “under” Forciniti, Perri e Zucco, dovranno contendersi tre (o quattro) maglie da titolare nel 3-5-2 oppure 3-4-1-2 o 4-3-3 utilizzato da Mister Pergolizzi che potrebbe decidere di giocare con un uomo davanti alla difesa ed uno dietro le punte. Durante lo scorso campionato, nel momento in cui a Mungo è stato dato lo “status” di metronomo arretrato, il suo rendimento è notevolmente migliorato e con esso le prestazioni di tutta la squadra. Va da sé che davanti alla difesa ci sarà l’esperienza e la visione di gioco di Momo Laribi così come dietro le punte servirà il miglior Nino Barillà. La partenza di Mungo – giustamente – mette in apprensione la tifoseria che chiede a gran voce l’arrivo di uno/due centrocampisti di grande esperienza e di grande forza. La tifoseria – per intenderci – vuole gente dal nome “altisonante”, smania perché altre squadre hanno potuto permettersi Antonio Junior Vacca nonostante non giochi dall’ormai lontanissimo 24 gennaio e la Reggina non ci abbia “minimamente pensato”. Il tifoso – d’altronde – è così. Anche noi riteniamo che, se prima della partenza di Mungo, sarebbe servito un centrocampista di “spessore”, a maggior ragione, oggi, due elementi funzionali, di esperienza e possibilmente di categoria superiore servano come il pane in una zona del campo dove ci vogliono menti pensanti, piedi buoni e – perché no – scarponi. Stesso discorso vale per il pacchetto avanzato: non si può pretendere che Barranco possa cantare e portare la croce: serve un attaccante di razza, forte fisicamente e col fiuto del gol, un centravanti – per intenderci – bravo sia con i piedi che sui colpi di testa. Pergolizzi ha dichiarato che la squadra sarà completata a breve chiedendo, tra l’altro, tanta pazienza: partendo dal presupposto che la fretta rimane una cattiva consigliera e, conoscendo il mondo del calcio, possiamo asserire che i veri “colpi” di mercato si potrebbero centrare negli ultimi istanti di ogni sessione di calciomercato. Così com’è vero che i “pezzi pregiati” si saranno intanto accasati mentre il mercato riserva soltanto scartine o gente a fine carriera. Tempo ce n’è da qui ai primi di settembre ma si sa che – appunto – “chi ha tempo non aspetti tempo” anche perché la tifoseria amaranto pretende di andare via da questa categoria.







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