La differenza sostanziale tra amaranto ed aretusei è in panchina

Poche trattative in essere per le società del Girone Meridionale di quarta serie col Siracusa che – almeno sulla carta – pare abbia fatto un “qualcosina in più” rispetto alle altre. Sono, infatti, otto gli acquisti operati dal Presidente Alessandro Ricci: Alberto Acquadro, Roberto Convitto e Marco Palermo (dal Trapani), Marco Baldan (dalla Vibonese), Maiko Candiano (dal Sestri Levante), Sebastiano Longo (dall’Igea Virtus), Kevin Vinetot (dal SudTirol) ed il ritorno del 17enne Alberto Carbone (già in prestito dalla Primavera della SPAL durante il campionato scorso). Nel mirino del DS Davide Mignemi ci sarebbe anche il fantasista Francesco Bombagi del Mantova ma le possibilità che il centrocampista ex Reggina e Fondi (tra le altre) vesta la casacca dei blues sono divenute pressocché remote nonostante la grossa cifra messa a disposizione dal numero uno aretuseo. Marco Turati, neo tecnico del Siracusa dovrà fare a meno di Toni Markic, Domenico Aliperta e Raffaele Vacca (tutt’e tre passati alla Scafatese) Simone Lo Faso (all’Akragas), Leandro Tejio (al Casarano), Domenico Lamberti (alla Cavese), Domenico De Caro (all’Enna) e Giuseppe Lumia accasatosi alla Reggina.

Se il Siracusa ha centrato “colpi” di una certa importanza, la Reggina non è certamente da meno. Partendo dal presupposto che non ha dovuto smantellare alcunché ma “aggiustare semplicemente il tiro”, si può parlare di una campagna mirata (ma per la verità ancora approssimata) grazie agli arrivi dei vari Bonacchi, Barranco, Ba, Ragusa, Laaribi oltre gli under Bombaci, Mariano, Pedalino, Malara, Vesprini nonché Lumia del quale abbiamo già “detto”. Mentre il Siracusa ha dovuto sostituire due elementi funzionali come Aliperta e Vacca, la società del Professor Ballarino si è tenuta ben stretta Mungo, Porcino, Barillà e Salandria che facevano la differenza già in un campionato – quello scorso – iniziato in notevole ritardo e con tutte le difficoltà del caso. Se poi il 32enne Nicolò Bianchi dovesse accettare il ritorno sulle sponde dello Stretto, il centrocampo – impolpato da Racine Ba e Laaribi – sarebbe “semplicemente” stellare e degno di una Serie C di alto livello. Un’ulteriore differenza tra gli amaranto e gli aretusei è l’esperienza di un allenatore del calibro di Rosario Pergolizzi che ha già vinto in una categoria dove imporsi è davvero difficile se non si ha a disposizione un undici forte e funzionale come lo è stato il Campobasso. Nelle prossime ore anche l’attaccante Marco Rajkovic potrebbe legarsi alla Reggina: i 193 centimetri del serbo sarebbero propedeutici sia per i colpi di testa diretti verso la porta avversaria sia per fare da sponda ai compagni. Ma il solo Rajkovic – purtroppo – non basta per completare un reparto che al momento può contare sull’esperienza dell’ala sinistra Antonino Ragusa, sulla mobilità della sottopunta Bruno Barranco e su Lorenzo Rosseti lungodegente cronico sul quale c’è più di qualche perplessità. Inoltre, le ali Alessandro Provazza e Bertony Renelus, accomunati dalla velocità e dal tackle ubriacante, hanno entrambi lo status di over per cui sarebbe auspicabile l’ingresso di esterni alti under che sappiano – anche – giocare a piede invertito.

E veniamo alle “altre” iniziando con la Nissa del Presidente Luca Giovannone. Sono complessivamente 15 le entrate per la neopromossa siciliana che si è assicurata Riccardo Rotulo, Andrea Aluisi, Boubakar Samake, Mattia Tumminelli, Enzo Cassano, Augusto Diaz, Luca Bruno, Benjamin Loza, Mohamed Mansour, Dario Maltese, Francesco Carretta, Mauro Bollino, Francesco Agnello nonché i giovanissimi Antonio Lo Pizzo e Pietro Spanò. D’altronde i dirigenti biancoscudati, dopo aver raggiunto la promozione di Serie D, hanno dovuto rimpiazzare quasi totalmente l’organico da consegnare al tecnico Angelo Contino.
Anche la Nocerina – che ha richiesto a gran voce di non essere inserita nel Girone I – ha dovuto rifondare l’organico a seguito di un campionato – quello scorso – che ha visto i molossi deludere in modo cocente (stiamo parlando di ben otto svincoli più altri dodici per fine contratto). Tra i volti nuovi voluti da Mister Raffaele Novelli e prelevati dal DS Cocchino D’Eboli, annoveriamo Stefano D’Agostino, Giuseppe Faiello, Nicola Ferrari, Facu, Simone Addessi, Boubakar Coulibaly, Tomas Grandis, Matteo Gerbaudo, Tomas Basualdo, Luca Sparandeo, Antoni Wodzicki, Amedeo Silvestri e qualche ragazzo rientrato dai prestiti.

Anche la Vibonese ha fino al momento condotto una campagna acquisti “rampante”: il DS Ettore Meli ha infatti “regalato” a Mister Michele Facciolo una ventina di nuovi calciatori tra i quali rimarchiamo Niccolò Marras che a Reggio ha dimostrato ben poco, bomber Fabio Alagna (dal Città di Sant’Agata), Tommaso Squillace, Alessio Cardinale, Carmelo Limonelli, Simone Di Meglio più dei ragazzi come Giovanni Aronica, figlio del difensore centrale Salvatore, ex bandiera della Reggina.

Il Licata ha speso un bel gruzzoletto per ingaggiare elementi come Iuliano, Marcellino, Rossi, Caramanno, Ferrigno, Inzerillo, Bonanno e Maimone. Ma ancora ha fatto poco rispetto alle ambizioni sbandierate fino a pochi giorni fa.

Stessa cifra per l’Acireale che si è aggiudicato Alessio Esposito (Città di Sant’Agata), Gennaro Tortora, Antonio Cardore, Paolo Capogna, Abdoluie Dampha e più di qualche ragazzo di prospettiva. Tra le partenze salta all’occhio il trasferimento di Lo Coco e Cangemi (Puteolana), Maltese (Igea Virtus) e Diego Zuppel (Trapani).

Il Città di Sant’Agata ha “mandato via” gli uomini più rappresentativi (Nagy, Marcellino, Alagna, Capogno e Carrozzo) ed ha fatto davvero poco in entrata (Brugaletta, Bova e Manfrellotti).

Il Ragusa si può considerare con un semplice NP (non pervenuto) viste le vicissitudini societarie degli ultimi mesi.
La Gelbison sta conducendo una campagna acquisti con il freno a mano tirato: finora il DS Peppe Figliomeni (ex calciatore di Reggina e Latina tra le altre), ha donato a Mister Alessandro Erra giocatori di buona levatura per la categoria come Aprile, Gallo, Gorzelewski, Coscia ed i bomber Dambros e Issac sebbene il tecnico abbia richiesto rinforzi soprattutto in difesa dopo le “sanguinose” partenze di Sall e De Pace.

Per gli altri clubs sottolineiamo la solita “calma piatta“. Come ogni estate, infatti, il calciomercato darà paradossalmente il meglio di sé soprattutto negli ultimi istanti dopo ben due interminabili mesi di mercanteggiamenti e schermaglie per cui le varie (e possibili) contrattazioni di questo periodo intermedio possono essere considerate da prologo a ciò che avverrà alla fine del prossimo mese, quando, cioè, i dirigenti dovranno fare sul “serio” badando al sodo.







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