Da Cardella a Loiodice, da Baldan a Di Nardo: chi potrà arrivare alla corte di Pergolizzi? by Basilio Gaburin

<<Nulla di nulla all’orizzonte, neppure una carovana scalcinata che per sbaglio passa da queste parti…>> Queste sono le esternazioni di alcuni personaggi che fluttuano sinistri nel mondo sommerso dei social assurgendosi a custodi della verità assoluta sebbene capiscano poco o nulla di calcio se non per sentito dire dall’amico, dal fratello oppure dal barista sotto casa. Per ciò che concerne Federico Cardella accostato nei giorni scorsi al club amaranto, potrebbe trasferirsi dalla Nocerina alla Pistoiese (il “giro” prevederebbe anche il passaggio di Tommaso Mazzei sempre della Nocerina). L’agenzia di procura (Amala) ovviamente resta sul vago e non fornisce spunti rilevanti. La stessa cosa “fa” Massimo Taibi che dribbla artatamente il discorso: d’altronde, in una fase così delicata del possibile “cambio di casacca”, il nuovo Direttore Sportivo degli arancioni evita di dare notizie di prima mano, reali e quanto meno attendibili su Cardella. Molto risalto viene invece dato dall’edizione pistoiese de “La Nazione” che parla di accordo già perfezionato. Prendiamo in esame un altro profilo: Nicola Loiodice. L’esterno d’attacco barese, classe 1992, ha espresso di voler lasciare l’Altamura dopo la conquista della serie C. Ebbene, più di qualche testata giornalistica lo ha accostato alla Reggina. Qui, allora, una domanda sorge spontanea: perché spendere dei soldi per un profilo che il sodalizio di Via delle Industrie ha già a costo zero? Perché buttare danari dalla finestra se in squadra hai giocatori come Bertony Renelus e Alessandro Provazza che hanno dimostrato di essere all’altezza della situazione? Pippo Bonanno, tutt’al più, dovrebbe “scovare” una coppia di under bravi a gettare scompiglio negli ultimi sedici metri. Non facile ma neppure impossibile. E poi c’è il discorso relativo agli attaccanti. Lorenzo Rosseti (forte di un contratto fino al 2025) e Tomas Bolzicco sono risultati poco funzionali, diciamolo a denti stretti ma diciamolo. Né l’uno né l’altro può ambire a rimanere in amaranto perché hanno rappresentato il più classico dei fallimenti. Urgono quindi centravanti da 20 gol ciascuno o comunque abili ad arrivare alla doppia cifra in tema realizzativo. Nomi non se ne sono fatti al momento. Rosario Pergolizzi, neo allenatore amaranto, potrebbe, però, confidare sul 25enne Antonio Di Nardo che nelle fila del Campobasso ha messo a segno ben 18 reti. Il ragazzo, cresciuto nelle giovanili del Latina e poi girovago tra Serie C e Serie B (è stato allenato in B da Vivarini al Latina nel campionato 2016/17), ha fiuto del gol, vede la porta come pochi ed è aiutato da una stazza fisica invidiabile. Nel caso in cui dovesse giungere in amaranto Marco Baldan, esperto e sgamato difensore centrale della Vibonese, la difesa sarebbe a posto. C’è solo da constatare se la Pro Vercelli sarebbe disposta a rinnovare il prestito di Matteo Martiner che nel torneo scorso non ha affatto demeritato con la casacca amaranto. Va da sé che la squadra deve essere “aggiustata” e dotata di elementi di categoria, di gente esperta e, quindi, con i calli nelle terga. Il discorso “under”, affrontato tante altre volte, riveste una importanza singolare ed oseremmo affermare che su questo aspetto la società non può permettersi alcun margine di errore. Ragazzi come Lika, Belpanno, Simonetta e Perri devono crescere e farsi le ossa, forgiarsi e maturare e, magari, trovarli pronti in altri frangenti. Non è e non deve essere considerata come una bocciatura bensì come una vera e propria fase di crescita che giocando a certi ritmi potrebbe arrecare solo danni. Un’ultima considerazione è dedicata a Domenico Mungo. Se il fantasista è quello visto nelle ultime dieci gare sarebbe da promuoverlo a pieni voti ma crediamo sia stato più un problema legato al modulo ed all’utilizzazione da parte di Bruno Trocini che ad una cattiva interpretazione del calciatore il quale – ripetiamo – è come rinato nello scorcio finale del campionato laddove lo si vedeva lottare su ogni pallone con carattere, padronanza ed acume tattico.







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