Serie D – Girone I: quattro calabresi e (forse) tredici siciliane. Si va verso un raggruppamento composto da venti club

Il “nuovo” Girone I di quarta serie dovrebbe vedere ai nastri di partenza quattro calabresi ossia il Sambiase, promosso dall’Eccellenza, la Vibonese, il Locri e la Reggina (se gli amaranto non saranno ripescati in C). Tra le siciliane vedremo all’opera: Siracusa (vale lo stesso discorso della Reggina che avrebbe già presentato regolare domanda di ripescaggio), Acireale, Ragusa, Igea Virtus, Licata, Akragas, Sancataldese più Enna e Nissa promosse dall’Eccellenza e Paternò che ha vinto la “speciale” Coppa Italia Eccellenza. Per ultimo potrebbe essere “dei nostri” anche il Modica impegnato negli spareggi nazionali Eccellenza. Da quello che trapela da notizie abbastanza frammentarie, Città di Sant’Agata e Canicattì dovrebbero chiamarsi fuori sebbene preferiamo annoverarli tra le concorrenti. Sarebbero quindi 16 le squadre che al momento hanno diritto ad iscriversi al duro ed enigmatico raggruppamento calabro-siculo del torneo di Serie D targato 2024/2025. Col Modica al quale auguriamo di andare avanti nelle sfide sia contro l’Alto Casertano sia contro il Pompei (dove gioca bomber Evacuo) potrebbero diventare 17 benché si possa supporre che la L.N.D. abbia tutta l’intenzione di formare un girone da venti club inserendo quattro squadre campane (o tre se il Modica ce la dovesse fare) da ricercare (ad onor di logica) tra quelle che stanno al disotto della metropoli napoletana ovvero Gelbison, Paganese, Nocerina ed Angri (sebbene quest’ultima abbia un campo non attrezzato per accogliere la tifoseria ospite) ed una tra Sarnese e San Marzano nel caso in cui le società di Barcellona Pozzo di Gotto e di Canicattì dovessero gettare definitivamente la spugna.

In Campania la situazione risulta molto particolare per Casalnuovo e Portici. Il titolo sportivo dei partenopei, in un primo momento, sarebbe dovuto “trasmigrare” a Pozzuoli per permettere alla Puteolana di lasciare l’Eccellenza e “salire” nel massimo torneo dilettantistico. A quanto pare, però, finora non se n’è fatto nulla. Il titolo sportivo potrebbe a questo punto passare alla Turris nella malaugurata ipotesi che i corallini non potessero iscriversi al campionato di Serie C ma a tutt’oggi la “cosa” non si è concretizzata e crediamo non si possa realizzare. Antonio Colantonio, presidente dimissionario, ha – tra l’altro – richiesto al Tribunale di Torre Annunziata un accordo per la ristrutturazione dei debiti senza però aver ricevuto l’omologa e poi, soprattutto, perché il socio minoritario, Vincenzo D’Oriano, che in un primo momento pareva interessato a rilevare le quote di maggioranza, non ha accettato le condizioni del Colantonio. Ore drammatiche per i corallini che intravedono lo spettro dell’ennesimo fallimento. Il titolo sportivo del Portici – controllato dal Principe Emanuele Filiberto – passerà al Savoia di Torre Annunziata anch’esso gestito dalla Casa Reale sabauda. Si stanno attrezzando di tutto punto anche le altre squadre campane a cominciare dalla Gelbison per non parlare di Paganese e Nocerina piazze storicamente calde e passionali (e particolarmente ostili nei confronti dei reggini).







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