Siracusa messo sotto per quasi tutta la gara ma è l’arbitro a dire di “no”. Poi la maggiore caratura dell’avversario ha fatto la differenza

La compagine di Spinelli si presenta alla sfida con un 4-3-3 con il giovanissimo Lumia tra i pali; gli under Di Paola e Sena larghi con gli esperti Benassi e Sush centrali; Zampa ed Esposito esterni di centrocampo e spazio a Aliperta in sala di regia; Alma ed il recuperato Russotto ai lati di Maggio unica punta centrale. Bruno Trocini risponde con un modulo speculare che prevede Martinez a protezione dei legni; Martiner, Girasole, Adejo e Chum in difesa; Barillà e Porcino si dispongono ai lati di Mungo in un centrocampo di qualità mentre in attacco agiscono inizialmente Provazza, Rosseti e Perri.
Sold out per questo delicatissimo incontro nel “catino” del Nicola De Simone che non può contenere più di 5946 spettatori con 300 tifosi della Reggina giunti a sostenere a gran voce gli amaranto. L’arbitro dell’incontro è il Signor Gerardo Simone Caruso di Viterbo coadiuvato da Matteo Franzoni di Lovere e Simone Piomboni di Città di Castello. Il Siracusa ha due risultati a favore per cui la squadra di Trocini ha la necessità di vincere l’incontro per aspirare all’ipotetico ripescaggio nella serie superiore.
Pronti via e Reggina vicinissima al gol con Provazza che sfrutta male una palla spiovuta dal fallo laterale di Chum. Azzurri molto nervosi con Zampa che riceve il primo cartellino giallo per un brutto fallo su Porcino.
Dopo due minuti di gioco l’arbitro annulla un gol a Girasole sugli sviluppi di calcio d’angolo. Non si riesce a comprendere il motivo che ha indotto il Signor Caruso a fischiare un fallo praticamente inesistente al centro dell’area azzurra.
La compagine amaranto mette fin da subito in difficoltà il centrocampo e la difesa avversaria con un pressing aggressivo, altissimo e fastidioso che non fa ragionare il portatore di palla di turno. Al 17’ viene ammonito Porcino per un fallo da dietro su Russotto. Sul susseguente calcio di punizione Martinez spedisce plasticamente in angolo.
C’è solo una squadra in campo e, al minuto 23, la Reggina si porta meritatamente in vantaggio grazie ad una zampata di Mungo che mette alle spalle di Lumia a conclusione di una grande azione coordinata dall’immarcescibile Porcino.
Intorno alla mezzora il secondo squillo del Siracusa con Alma che impegna Martinez costretto in calcio d’angolo. Ma resta la squadra di Trocini a “fare” la partita.
Al 38’ viene ammonito Barillà per un fallo su Rossotto. Dal successivo calcio di punizione nasce l’azione del pareggio aretuseo con Maggio che di testa sfrutta un cross dalla destra di Alma. Uno a uno e tutto da rifare per la Reggina che negli ultimi minuti aveva accusato qualche pecca soprattutto a centrocampo dove Barillà e Porcino sono già ammoniti
Subito dopo Provazza riportava in vantaggio i suoi ma l’arbitro annullava per un fallo di mano che ai più è parso inesistente

Al 45’ le due compagini rimanevano in dieci per l’espulsione comminata dall’arbitro ai danni di Mungo e di Esposito per reciproche scorrettezze.
Alla ripresa la compagine amaranto è subito aggressiva con Barillà che faceva partire un bolide sul quale Lumia ci metteva una pezza.
Adesso bisogna che la squadra amaranto torni in vantaggio mentre il rammarico per l’annullamento del gol di Girasole aumenta a dismisura sebbene la squadra di Trocini giochi meglio mettendo sistematicamente in difficoltà gli avversari. All’ora di gioco Reggina ancora pericolosa con un colpo di testa di Girasole sul quale il portiere avversario si salva in angolo. La squadra ci crede e spinge: al 71’ è Perri a non sfruttare un pallone fornitogli da Tomas Bolzicco, entrato poco prima al posto dell’infortunato Lorenzo Rosseti mentre Spinelli cambia Russotto con Sarao. Al minuto 84 fuori Perri e dentro Zucco e qualche minuto dopo Forchiglione impegna Martinez che si salva in angolo.
L’agguato è sempre dietro l’angolo. Sarao, infatti, conquistata palla sulla trequarti, si presenta davanti a Martinez quasi indisturbato e lo batte con un delizioso lob: 2 a 1 per i padroni di casa che adesso possono festeggiare nonostante la paura per una palla di Renelus che fa la barba al palo a pochi attimi prima del gong di chiusura.
La squadra amaranto ha giocato mettendo in forte soggezione un Siracusa che dovrà ringraziare l’arbitro. Un Direttore di gara senza esperienza che sicuramente non ha saputo usare lo stesso metro di valutazione, che ha dato una sostanziale (anche se inconscia) mano d’aiuto al pur forte Siracusa che ad ogni buon conto ha calciatori fortissimi, esperti, sgamati ed abituati alla categoria. Non è ancora finita, questo sia ben chiaro: la Reggina è undicesima nella graduatoria dei ripescaggi (Siracusa, Ravenna e L’Aquila le prime 3, poi le altre 6 vincenti delle finali, poi c’è la perdente della finale Martina-Nardò) per cui i tifosi amaranto non devono fasciarsi la testa anche perché da qui al 4 giugno e poi di seguito (soprattutto di seguito) chissà quante novità usciranno fuori all’improvviso







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