Partita perfetta della squadra di Trocini che sbanca meritatamente Vibo Valentia. Forse non serviranno a nulla ma questi playoff danno una sentenza: la Reggina è forte
Buscè vuol vincere e manda in campo un 4-3-3 con l’esperienza di Terranova, la velocità del dominicano Castillo e Ciro Favetta punta centrale. Risponde Bruno Trocini che confida nel 4-1-2-3 composto da Martinez tra i pali, Mungo da collettore di gioco, Porcino e Barillà sulla mediana con Provazza e Perri larghi in un attacco tutto corsa e garra con Rosseti punta centrale.

Ecco le dichiarazioni pre-gara di Patron Pippo Caffo concesse al nostro Rocco Genovese: “O Fenice o Reggina, sempre della Reggina si tratta. Le mie sensazioni sulla partita di oggi? Sarei di parte e me la voglio risparmiare: la Reggina, ripeto, è sempre la Reggina”.

La squadra amaranto per passare il turno deve vincere assolutamente ed i tifosi giunti da Reggio Calabria – ama anche da Napoli e Roma – ci sperano.

Bellissimo il colpo d’occhio al Luigi Razza per questo derby da dentro o fuori: circa un migliaio di tifosi amaranto presenti sugli spalti dello stadio vibonese che invocano a gran voce la vittoria amaranto per poter sperare ad “un qualcosa in più”.

La squadra di Trocini parte bene e si rende pericolosa già al quinto minuto con Provazza che salta un avversario e lascia partire un tiro che sorvola di poco la traversa. La gara risulta contratta anche a causa dei padroni di casa che tentano in tutti i modi di abbassare i ritmi onde evitare spiacevoli contrattempi che potrebbero arrivare dalla determinazione della squadra amaranto. Nonostante questo accorgimento tattico attuato da Buscè la Reggina si rende pericola già al minuto 17 con Barillà che serve Rosseti il quale impegna Del Bello costretto a rifugiarsi in angolo.
Il pressing altissimo operato dagli uomini in casacca amaranto mette in evidente difficoltà la squadra di casa e, da un corner battuto da Porcino, Barillà insacca alle spalle di Del Bello spiazzato dal tocco di Terranova. Meritatissimo il vantaggio della Reggina che avrebbe potuto raddoppiare al 35’con Rosseti.
La squadra di casa si è vista soltanto intorno alla mezzora con un tiro di Terranova – peratro – agevolmente parato da Martinez. La sensazione è quella che la squadra amaranto abbia quella voglia, quella determinazione, quella cazzimma, quella mentalità giusta e quella grandissima personalità con le quali mette sistematicamente in fortissima soggezione i padroni di casa che non riescono in nessun modo ad essere incisivi e presenti.
Al 52′ è Ciotti ad impegnare Martinez mentre escono Castillo e Mal per Gaeta e Furina ma è sempre la squadra in trasferta ad avere il controllo delle operazioni e, all’ora di gioco, sfiorano il gol con Perri il cui tiro a giro si perde di poco alto. Buscè quindi cambia ancora: fuori Borgia e dentro Anselmo per cui da questo momento inizia l’assedio alla porta di Martinez anche se, ad onor del vero, la difesa amaranto non concede troppi spazi. La mossa di Trocini, a venti minuti dal termine, è invece quella di tirar fuori dal campo Rosseti (che si è battuto come un leone) e inserire la velocità di Bertony Renelus il quale ci ha provato al minuto 80 su imbeccata dell’immarcescibile Barillà che deve issare bandiera bianca per un leggero infortunio: al suo posto Belpanno. Fuori anche Perri per Bolzicco con sei minuti di recupero da giocare. Ma non succederà più nulla.
Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Cosa dire? Questa compagine ha cominciato a giocare solo agli inizi di marzo quando oramai tutti (ma proprio tutti) la davano per spacciata, morta e sepolta. E invece no. E invece come una bomba, questa compagine diretta magistralmente da Bruno Trocini, ha saputo “sconquassare”, “sbatacchiare”, “distruggere” e “rendere ai minimi termini” tutti o quasi tutti. Compresa la Vibonese che oggi non ha avuto scampo grazie ad una condotta di gara pressocché perfetta, senza sbavature, senza amnesie e senza troppi fronzoli. I playoff non serviranno a nulla ma sono preziosi. Preziosissimi. Non servono (forse a nulla) ma tastano il polso della situazione: questa squadra, se pronta a tempo debito, se avesse cominciato a giocare come gli altri ai primi di luglio, avrebbe certamente dato fastidio finanche al Trapani stellare così come ha messo sotto la Vibonese a cui bastava un pareggio, uno zero a zero striminzito, brutto e squallido. E ora testa al Siracusa e come andrà andrà.

Altra importante notizia: “Prenderemo il marchio. E’ un nostro preciso intento a cui non verremo meno. Vogliamo scherzare?” Queste le parole del Professor Antonino Ballarino che non si è certamente sottratto alle domande del nostro “solito” Rocco Genovese.
Altra notizia importante: Siracusa vincente sull’Acireale mentre hanno perso Piacenza, Dolomiti Bellunesi e Follonica. Il Martina vince e vince anche il Nardò e questo significa che una delle due sarà eliminata dalla lotta (ma anche che una delle due pugliesi chiuderà sicuramente in una posizione migliore dei reggini, quale che sia il risultato di domenica prossima). I playoff non servono a nulla ma… è pur sempre meglio vincerli

E quella dei tifosi e dei giocatori

Il Presidente della Vibonese, Pippo Caffo, si è soffermato con il nostro Rocco Genovese. Queste le sue parole: “Ottima squadra la Reggina a cui porgo i miei più sinceri complimenti e i miei migliori auguri per un pronto ritorno in quel calcio che conta e che sia più consono alla piazza. Non sarà facile a Siracusa ma la Reggina ha tutte le carte in regola per batterlo. Per noi oggi termina il campionato anche perché non avrei né ora né mai pensato di dilapidare 300mila euro“





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