La squadra agrigentina subisce la manita della migliore Reggio Calabria della stagione
Trocini getta nella mischia l’esperienza di Barillà e Martinez dal primo minuto mentre Coppa si avvale della qualità di Garufo e Rechichi (entrambi ex Reggina) nonché di Litteri bomber ex (tra le altre) di Ternana, Cosenza, Latina. Amaranto per consolidare il quarto posto insidiato dal Casalnuovo a sole due lunghezze di ritardo; ospiti per il prestigio e per confermare quanto di buono è stato fatto nella vittoria contro la Nuova Igea. Stadio desolatamente vuoto con la Curva Sud che intona “Rivogliamo la Reggina” oltre ai soliti (e giusti) improperi rivolti a Saladini e Cardona. Reggio Calabria subito in gol grazie ad una giocata di Provazza che serve col contagiri Renelus il quale salta con una finta il proprio marcatore e col sinistro mette alle spalle di Sorrentino. L’Akragas dimostra di essere gran poca cosa e, poco dopo (17’), Barillà gonfia la rete con un sinistro chirurgico. Venti minuti più tardi è ancora Barillà a bersi con una finta ben tre difensori e a battere il portiere ospite con un sinistro liftato. In questa prima parte di gara si contano almeno sette chiare occasioni da rete amaranto con l’estremo difensore agrigentino che ha fortemente limitato il passivo per i suoi. Sugli scudi Provazza, Barillà e Renelus mentre sotto tono Perri e Bolzicco che sbagliano l’inimmaginabile (e l’impossibile) mentre la Curva intona un coro che è tutto un programma: “Se vuoi stare qui niente alibi” riferito naturalmente a Ballarino. Al rientro Akragas in gol con Liga che, servito da Gonzales, insacca il pallone del tre a uno mentre poco dopo è Litteri a mettere i brividi a Martinez con un tiro che fa la barba al palo. Intorno all’ora di gioco arriva anche il quarto gol della Reggio Calabria grazie ad un colpo di testa di Girasole sugli sviluppi di calcio d’angolo. La quinta segnatura è solo questione di tempo ed arriva ad un quarto d’ora dal termine allorquando Rosseti (entrato al posto di uno spento Bolzicco) colpisce il palo e Marras che, facendosi trovare al punto giusto al momento giusto, ribadisce in rete tra gli applausi dei circa tremila tifosi presenti al Granillo. I tifosi amaranto avrebbero desiderato che la loro squadra giocasse con questo piglio, con questa determinazione, con questa rabbia e con questa forza per tutto l’arco del campionato ma, come ben sappiamo la LFA Reggio Calabria è nata quando le altre si apprestavano a giocare la prima gara del torneo ed ha terminato di allestire un undici da mandare in campo mentre le altre giocavano la quarta partita della stagione in un Girone che ha visto Vibonese, Siracusa e Trapani squadre di prim’ordine, vere e proprie corazzate per sgominare la concorrenza. Questa squadra ha, però, una sua intelaiatura, una sua spina dorsale ed una sua identità. E con gli innesti validi e di categoria che saranno operati per renderla ancora più forte, forgiata, fortificata e temprata (anche e soprattutto dal punto di vista mentale e dell’atteggiamento), avrà modo e maniera di dimostrare ed esprimere tutto il proprio valore. Bisogna che si riparta da questa prestazione e continuare su questa falsariga. È vero che l’Akragas ha mollato le redini dell’incontro troppo presto facendo da semplice sparring-partner ma è pur vero che in altri frangenti questa partita sarebbe finita diversamente.







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