Amaranto non pervenuti e sconfitti meritatamente da una Vibonese di tutt’altro spessore

I trainers di Vibonese e Reggio Calabria mandano in campo le rispettive compagini secondo il classico 4-3-3: i padroni di casa con Favetta punta avanzata e la coppia Castillo – Furina larghi; amaranto con Mungo al rientro in un centrocampo composto da Salandria e Simonetta mentre in avanti Bolzicco agisce insieme a Provazza e Renelus. Circa 300 i tifosi della Reggio Calabria confluiti al Razza di Vibo Valentia dove sono presenti 1500 spettatori totali.

È evidentemente la Vibonese a fare la partita rendendosi subito pericolosa (3’) con un gran tiro dalla distanza di Esposito che Velcea manda in angolo mentre al 19’ Favetta non riesce a deviare un pallone porto in area da Furina. Dalla mezzora il tecnico amaranto dispone la propria difesa a tre composta da Martiner, Adejo e Kremenovic con Porcino e Simonetta che agiscono da braccetti. Nonostante l’accorgimento tattico del tecnico ospite – da considerarsi “l’inizio della fine” -la compagine in maglia bianca spinge e con Mal (33’) costringe agli straordinari il portiere ospite mentre il minuto dopo è Favetta che di testa colpisce il palo. È il preludio al vantaggio dello stesso Favetta che al 35’ “impallina” la difesa avversaria portando avanti meritatamente i padroni di casa: Castillo salta Porcino e va al tiro, Velcea non trattiene cosicché per l’attaccante è un gioco da ragazzi gonfiare la rete. C’è solo una squadra in campo: la Vibonese che gioca un calcio tutto sommato piacevole grazie al quale schiaccia all’interno della propria area una Reggio Calabria che soffre maledettamente (e sistematicamente) le folate avversarie. Nella ripresa nella compagine di Trocini entrano Cham e Barillà al posto di Porcino e Simonetta e, in occasione di un corner, il centrocampista nativo di Catona sfiora la rete (48’) con un sinistro ribattuto dalla difesa. Niente di che, mentre qualche istante dopo è la squadra di casa ad andare vicinissima al gol ancora con Favetta. Al 64’ l’arbitro dell’incontro regala un calcio di rigore per un fallo di mano (evidentemente inesistente perché il braccio destro era attaccato al corpo) in area di Cham: Favetta, però, sbaglia e si rimane così sull’uno a zero.
Al 75’ Adejo perde una palla sanguinosa in fase di uscita ma Furina non riesce a centrare lo specchio: la Reggio Calabria – ancorché inesistente ed in balia dell’avversario – anche in questa circostanza viene graziata. E si va avanti stancamente con la speranza che il 95’ possa arrivare il prima possibile onde evitare di prolungare un’agonia inevitabile. Che dire? Non un solo tiro verso la porta avversaria, non una sola azione pericolosa e non una sola possibilità per far male alla Vibonese che ha meritato ampissimamente la vittoria (e mancano all’appello almeno tre gol). Terza sconfitta consecutiva lontano dal Granillo (Sant’Agata, Trapani e, appunto, Vibonese) che deve suonare come un “terrificante” campanello d’allarme per la società amaranto in chiave futura: in lingua strettese si dice “non c’è nenti…” ma niente davvero.
Si ringrazia il contributo del nostro inviato Domenico Romeo dallo Stadio Razza di Vibo Valentia





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