Tre a uno per i padroni di casa grazie ai gol di Acquadro, Cocco e Convitto. Il gol della bandiera siglato da Barillà. Netta la differenza tra le due compagini ma sull’economia della gara hanno pesato gli errori arbitrali e quello del portiere amaranto

L’allenatore dei padroni di casa opta per un 4-2-3-1 con Crimi e Acquadro larghi in un centrocampo impreziosito dalla qualità di Kragl, Balla e Convitto con Cocco unica punta. Trocini schiera uno spregiudicato 4-3-3 con Parodi al posto di Martiner in difesa e Belpanno a centrocampo quale sostituto di Mungo fuori per infortunio; Barillà pronto a illuminare le folate di Provazza e Renelus con Bolzicco “bocca di fuoco”.
Una nota significativa: il terreno di gioco risulta abbastanza trascurato e gibboso per cui i protagonisti in campo – in special modo quelli amaranto abituati sul velluto del Granillo – hanno evidenti difficoltà sia sul piano della corsa che nel controllo della palla.
Trapani subito in vantaggio con Acquadro che controlla la sfera e lascia partire un bolide sul quale il portiere amaranto può far poco. Al minuto 11, quindi, Trapani avanti nel punteggio.
Al 21’ il Signor Cerea della Sezione di Bergamo non concedeva un evidentissimo calcio di rigore per un fallo che Bolcano e Uikaj commettevano ai danni di Perri. A dir poco inaudito ma tant’è.
Pochi minuti più tardi è Renelus ad andare vicino al pareggio con un tiro murato da un difensore sulla linea di porta. Tutto sommato la compagine di Reggio Calabria avrebbe meritato il pareggio anche se al 33’ Crimi, sugli sviluppi di calcio d’angolo, sfiorava di testa il gol del raddoppio. La differenza tra il Trapani e la squadra amaranto non è da ricercare tanto sui 26 punti di distacco quanto nella forza, nella qualità e nell’esperienza dei giocatori granata che sanno come e quando colpire. Quella di Trocini non ha sfigurato nella prima parte dell’incontro ma è stata punita nel suo momento migliore da una giocata del singolo che ha saputo mettere la palla laddove Velcea non poteva arrivarci.

Ad apertura di ripresa i padroni di casa raddoppiavano grazie ad un calcio di rigore magnanimamente concesso dall’arbitro per un tocco di mano di Girasole su innocuo cross dalla destra di Acquadro. Dal dischetto Cocco non ha avuto alcuna difficoltà a spiazzare il portierino amaranto: due a zero.
Al 54’ enorme papera di Velcea che, su indecisione di Girasole, perde palla su un cross morbido proveniente dalla trequarti e per Convitto è un gioco da ragazzi fare il tre a zero. Madornale e inconcepibile quanto successo alla difesa amaranto.
Se nel corso del primo tempo i padroni di casa hanno faticato a creare tante palle gol, nel corso della ripresa hanno avuto la strada spianata dall’arbitro e dal portiere avversario nonché dall’atteggiamento sprovveduto di Girasole e compagni che si sono consegnati fin troppo facilmente ad un avversario già forte di suo.
Al 78’ Provazza effettuava un traversone per Barillà il quale, controllata la sfera, batteva il portiere di casa per il gol della bandiera: 3 a 1.
In pieno recupero Palermo si divorava la palla del 4 a 1 ma, sinceramente, sarebbe stata una punizione fin troppo severa per una squadra che sul 3 a 0 ha saputo reagire allo strapotere degli uomini di Mister Torrisi. Nonostante la cocente sconfitta, la compagine di Trocini rimane stabilmente al 4° posto con 46 punti tallonata però dal Casalnuovo che oggi ha pareggiato col Canicattì tra le mura amiche. Che dire? Il Trapani ha già un piede in Serie C anche se il Siracusa – oggi vittorioso a Licata per 5 a 0 – può tenere acceso un barlume di speranza sebbene i granata sembrino più lanciati e determinati nonché fortunati ed evidentemente “aiutati” dalle giacchette nere. Se analizziamo la gara nella sua interezza, dobbiamo infatti annoverare il rigore non concesso alla squadra amaranto salvo poi concederlo ai trapanesi che ringraziano sentitamente. Per non parlare dell’infortunio occorso al portierino amaranto che ha consegnato su un piatto d’argento la vittoria agli avversari. Insomma, tutto sommato, sono stati gli episodi a determinare il risultato ma bisogna considerare anche la forza di un Trapani che annovera in rosa calciatori di categoria che conoscono a menadito la Serie D







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