Il Catanzaro è stato battuto in casa dalla Reggiana mentre il Cosenza non è andato oltre il pari col Cittadella. Crotone impegno probante contro il Latina. Gli amaranto impegnati a Trapani. Le altre di D

Scivolone interno per il Catanzaro battuto molto astutamente da una non trascendentale Reggiana che ha raccolto il massimo risultato col minimo sforzo. Che non sarebbe stata “giornata” lo si è potuto vedere già dalle prime battute: i granata sono diventati padroni del campo perché capaci di conquistare centinaia di seconde palle, di accorciare sui portatori di palla e soprattutto di raddoppiare e alcune volte a triplicare su Vandeputte, Petriccione e Iemmello per cui la manovra ed il possesso palla risultava macchinosa, lenta e sterile. Partita sonnacchiosa e quindi povera di spunti di un certo rilievo in special modo dopo la segnatura di Girma al 12’ (il colored è lesto a calciare in porta colpendo il palo col pallone che rimbalza sulla schiena di Fulignati e finisce in rete per il più classico degli autogol). Per vedere all’opera i giallorossi bisogna aspettare il 20’ allorquando D’Andrea manda sull’esterno della rete mentre sul finale di gara un colpo di testa di Biasci viene deviato sulla linea da Pieragnolo. Tutto qui.

Se il Catanzaro piange, il Cosenza non può assolutamente sorridere. Brutta e senz’anima, questa squadra è Tutino-dipendente e, nel momento in cui non c’è – come oggi – la squinternata banda di Fabio Caserta è davvero poca cosa. E di fronte aveva un Cittadella non irresistibile che ha provato (riuscendoci) a portare a casa un punto. La cronaca del primo tempo è scarna: al tiro iniziale di Pittarello per i veneti che spara a lato rispondono i silani con Antonucci che di testa impegna Maniero con Carissoni che respinge sulla linea. Nella ripresa l’arbitro dell’incontro annulla un gol a Crespi per posizione di fuorigioco e nei minuti finali Maniero devia in angolo un tiro di Florenzi. Zero a zero che mette a nudo l’approssimazione sotto porta dei rossoblù e la poca organizzazione di gioco del Cittadella. Questa sera la squadra di Caserta si trova al sestultimo posto con 34 punti (a pari punti col Bari che sarà ospite del Venezia e con la Sampdoria impegnata tra le mura amiche con l’Ascoli) e quindi a sole quattro lunghezze di vantaggio rispetto allo Spezia (che oggi ha piegato il SudTirol) e cinque sulla Ternana (sconfitta a Pisa nel convulso finale). Tra l’altro, il Cosenza non vince dal 17 febbraio allorquando batté a domicilio il Lecco. Da allora due sconfitte casalinghe (con Samp e Catanzaro) ed il pari (brillante) di Parma.

In Serie C, il Crotone domani sera (20.45) ospiterà il Latina e non sarà certamente una passeggiata contro una squadra che ha urgente bisogno di punti per dare un senso al proprio campionato. I pitagorici sono attualmente settimi con 46 punti in una graduatoria che vede la Juve Stabia oramai pressocché promossa. La costante degli uomini di Silvio Baldini è la discontinuità in un girone difficile. In più, c’è la roulette russa dei playoff che non promette nulla di buono.

In Serie D, Reggio Calabria sarà ospite del Trapani dei record (72 punti in 26 gare giocate, 74 reti realizzate e 10 subite nonché unica squadra ad essere imbattuta). I tifosi amaranto riconoscono la forza dell’avversario e sperano in un moto d’orgoglio da parte di Bolzicco e compagni. Quarta in classifica a quota 46, la squadra di Bruno Trocini, in piena lotta per un piazzamento playoff, hanno un vantaggio di 3 punti sulla Città di Sant’Agata (che domani riposa) e 4 sul Casalnuovo impegnato in casa col Canicattì.
La Vibonese – terza in classifica con 59 punti – ospiterà la Sancataldese. Tra le compagini viste finora è quella che ha destato una buonissima impressione pur non avendo l’organico stellare di Trapani e Siracusa.
Tra Nuova Gioiese e San Luca sarà derby. Nonostante gli sforzi economici del Presidente Martino e l’arrivo di Ciccio Cozza sulla panchina viola, la situazione resta drammatica in considerazione del ritardo abissale tra l’ultima posizione della Gioiese (4 punti) e i 29 della Sancataldese per ora fuori dalla griglia playout. Risulta ovviamente più agevole la possibilità di salvezza dei giallorossi ionici del San Luca che finora hanno conquistato 23 punti.
Il Locri (24 punti) farà visita all’Akragas dove cercherà punti salvezza. Situazione drammatica anche per il Castrovillari (12 lunghezze soltanto) che domani alle 15 ospiterà la lanciatissima l’Igea Virtus (nell’ultimo turno ha bloccato sul nulla di fatto il Trapani)







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