Dal 2 a 0 al 2 a 3 grazie alla doppietta di un Perri stratosferico e di Bolzicco che, servito, sa far male all’avversario

Licata – Reggina una classicissima fine anni 80 ed inizio 90. Una sola vittoria per gli amaranto sul campo dei siciliani e precisamente nel lontano 3 giugno 1990 allorquando Tarantino portò sul 2 a 0 i padroni di casa i quali dovettero issare bandiera bianca al cospetto dei gol di Visentin, Mariotto e Pergolizzi per un 2 a 3 “epico”. Erano i tempi della Serie B e, con il compianto Bruno Bolchi in panchina, gli amaranto quell’anno cullarono il sogno della Serie A. L’anno successivo Aldo Cerantola fu chiamato sulla panchina della Reggina senza però trovare gloria. Anzi l’arrivo del tecnico di Loria coincise con la retrocessione in C1. Da quel momento la dirigenza amaranto cominciò a programmare la scalata alla massima serie: altri tempi e altri dirigenti e quindi tempi che furono e tempi che – si spera – possano tornare.
L’oggi dice che la compagine di Bruno Trocini si trova nel nulla di Ravanusa ospite del Licata in una Serie D difficile, faticosa e tremenda in un girone che sembra abbia già dato i suoi responsi in modo inequivocabile.
I padroni di casa, guidati da Peppe Romano, si schierano con un 3-5-2 con Saito e Manicori in attacco mentre gli amaranto – col solito 4-3-3 – ritrovano dal primo minuto Martinez tra i pali, Cham a protezione della fascia sinistra e Martiner su quella destra con Porcino schierato da esterno mancino d’attacco.
Al 23’ i gialloblù si portano avanti nel punteggio con Minacori che mette dentro un pallone non trattenuto da Martinez. Errore clamoroso del portiere spagnolo: 1 a 0 per il Licata.
Passano soltanto sette minuti ed il Licata raddoppia con Saitto comodamente servito da Murgia che pare abbia una marcia in più.
E la squadra di Trocini? Non pervenuta se no per un tiro di Mungo al 18’ e nulla più in una gara dalle vistose pecche strutturali che l’ha vista arruffona, disorganizzata, lenta, sfilacciata e fin troppo allungata sul terreno di gioco. Un primo tempo letteralmente regalato all’avversario e testimone di prestazioni indecorose dei vari Porcino, Provazza e Zucco mai entrati in partita e mai in grado di servire Bolzicco.
La ripresa si apre con il gol di Bolsicco che manda il pallone alle spalle del portiere di casa tesaurizzando un ottimo assist di Martiner. Partita riaperta dagli amaranto che devono assolutamente vincere in chiave playoff visti i risultati che giungono da Castrovillari (dove il Casalnuovo vince a mani basse) e Sant’Agata che ha la meglio sulla Sancataldese.
All’ora di gioco amaranto vicinissimi al pareggio con Tomas Bolzicco – servito da Mungo – col pallone respinto da un difensore sulla linea di porta mentre al 68’ un gran colpo di testa di Girasole veniva miracolosamente mandato in angolo dal portiere avversario. In questa fase gli amaranto diventano padroni del campo con il Licata messo all’angolo soprattutto da quando Trocini trasforma il 4-3-3 in un più “logico” 3-5-2 che stabilisce più copertura sia centrocampo che in difesa nonché maggiore spinta dalle corsie esterne.
Il pareggio sembra nell’aria: ad un quarto d’ora dal termine, Perri (subentrato a Zucco) gonfiava la rete con un gran colpo di testa. E’ 2 a 2 e con tutt’altra Reggina.
Al minuto 83, la compagine di Bruno Trocini segna il gol del 2 a 3 grazie ad una deviazione vincente di Perri con la quale batte imparabilmente Valenti. Doppietta per il giovane calciatore amaranto servito da un assist intelligente di Porcino. Ed apoteosi per la cinquantina di tifosi amaranto presenti sugli spalti.
E così, esattamente come 34 anni fa, la “banda” di Trocini riesce a vincere meritatamente in casa del Licata nel corso di un secondo tempo in cui la Nuova Reggina ha letteralmente annichilito l’avversario grazie ad un atteggiamento propositivo e pratico. Grande intuizione quella di cambiare il modulo e di sostituire Provazza e Zucco – prestazioni sicuramente sottotono per i ragazzi che avranno bisogno di un periodo di riposo – e di gettare nella mischia Belpanno (buono il suo esordio) e Perri capaci di cambiare il volto alla gara. Il quarto posto in classifica è preservato (per buona pace dei detrattori, degli scettici e di coloro che esultano per ogni gol avversario). E come 34 anni fa, è auspicabile che la nuova proprietà – con Nino Ballarino in testa – inizi già da stasera a programmare il futuro: i tifosi vogliono tornare presto nel calcio che conta, quello vero, quello importante. Per raggiungere questo obiettivo – però – servono programmi, investimenti, capacità, competenza e tanto tantissimo lavoro.
Licata-Reggio Calabria 2-3: 23′ Minacori, 32′ Saito – 50′ Bolzicco, 77′ e 83′ Perri
LICATA (3-5-2): Valenti; Pino (88′ Francia), Calaiò, Cappello; Giannone, Currò (75′ Garau), Murgia, Rotulo, Lanza; Saito (81′ Di Fatta), Minacori (75′ Haberkon). A disp.: Perkons, Giuliana, Cipriano, Pedalino, Scopelliti. All. Romano.
REGGIO CALABRIA (4-3-3): Martinez; Martiner (76′ Parodi), Girasole, Adejo, Cham; Mungo (70′ Perri), Barillà, Zucco (55′ Belpanno); Provazza (55′ Lika), Porcino (91′ Zanchi), Bolzicco. A disp.: Veleca, Salandria, Ingegneri, Marras. All. Trocini.
NOTE: ammoniti Belpanno, Cappello


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