Anche all’andata il cambio allenatore. Chi è Carmelo Condemi, nuovo trainer vesuviano. Contro i campani serve una vittoria convincente

È successo all’andata e succederà anche in occasione del ritorno. Ci spieghiamo meglio: quando LFA Reggio Calabria in data 4 ottobre affrontò in trasferta il Portici, i vesuviani avevano appena chiamato alla conduzione tecnica Andrea Ciaramella in sostituzione di Teore Grimaldi. L’inizio non fu dei migliori per l’ex allenatore di Frattese, Albanova e Puteolana (tra le altre) per via del gol di Coppola che regalò i tre punti agli amaranto ai titoli di coda. Domani sulla panchina dei costieri ci sarà Carmelo Condemi che prende il posto di Ciaramella “silurato” dopo tre insuccessi di seguito con Locri, Sancataldese e Igea Virtus. Quando si dice il gioco del destino… Il 61enne trainer azzurro, reggino purosangue, da calciatore è stato la bandiera di Battipagliese e Afragolese mentre da tecnico ha fatto le fortune di Angri, Nola, Sarnese, Afragolese, Gelbison, Agropoli, Gragnano, Matera, Melfi, Potenza, Latina, Castrovillari, Paganese, Sapri, InterNapoli, Nola, Barletta, Interreggio e soprattutto Battipagliese dove ha lasciato un bellissimo ricordo prima dell’ignominiosa “cancellazione” del sodalizio campano. È evidente che Condemi, sebbene profondo conoscitore dell’ambiente calcistico campano (vive nel Cilento), si sia sobbarcato una grossissima responsabilità accettando la panchina dei porticesi che si trovano attualmente al 15° posto – in piena zona playout – con 20 punti di cui 9 conquistati fuori casa (2 vittorie, 3 pareggi, 6 sconfitte con 9 gol realizzati e 17 subiti) ma va da sé che con la sua innegabile esperienza, professionalità e preparazione saprà cavarsela d’impaccio anche stavolta com’è successo negli ultimi anni con Sarnese, Angri e Afragolese.

Dall’altra parte c’è una squadra che deve fare i conti con un attacco asfittico e senza peso vuoi per le lunghe degenze di Rosseti e Renelus (che dovrebbero rientrare tra una quindicina di giorni a detta del DT Bonanno) e vuoi per la scarsa vena realizzativa di Bolzicco che non viene servito a dovere nel cuore dell’area. In questa compagine manca sicuramente l’attaccante e mancano irrefutabilmente le idee per gonfiare le reti avversarie. La lampante e lapalissiana conferma è data dalla gara persa domenica scorsa in quel di Siracusa dove, nel corso del primo tempo, la squadra di Trocini ha reso difficile la vita al più quotato avversario senza, però, riuscire a incidere sul risultato. Non vogliamo certamente alimentare ulteriori polemiche in tal senso ma crediamo che, a lungo andare, l’atavica mancanza di un vero bomber (alla Trotta per fare un esempio), di un playmaker (alla Chiricò per intenderci), di un centrocampista all’altezza di sostituire degnamente Nino Barillà (oramai spremuto come il limone) e l’abbondanza di esterni giovani ed inesperti che puntano al colpo a sensazione invece di badare al sodo (vedasi Perri, Zucco, Provazza e Lika) potrebbero significare non centrare l’obiettivo minimo dei playoff per una effimera, fugace e labile speranza di ripescaggio (ma questo è un altro discorso da fare in separata sede…). Da domani, quindi, la compagine di Bruno Trocini sarà davanti a un bivio: da una parte la voglia di spaccare il mondo subissando di gol le difese avversarie e dall’altro l’anonimato di un fine campionato senza un senso e senza uno scopo nel caso di prestazioni incolore come (sinceramente) sta capitando spesso.









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