La squadra di Trocini ha dovuto giocare contro la Vibonese e le decisioni discutibili di un arbitro inadeguato in tutti i sensi
Bruno Trocini schiera i suoi col 4-4-2 facendo esordire Tomas Bolzicco al fianco di Lorenzo Rosseti mentre dall’altra parte Antonio Buscé dispone i rossoblù secondo un 4-3-3 molto mobile e con l’istruzione di fare tanto possesso palla che, però, è risultata abbastanza sterile. Più pericolosa quella amaranto che intorno alla mezzora sfiora il gol con Nino Barillà prima e con Bolzicco dopo i quali, però, non riescono a battere il portiere avversario. Chi si aspettava una Reggina remissiva e in profonda soggezione al cospetto della Vibonese è rimasto deluso in una prima frazione di gioco che ha regalato una consapevolezza: la squadra c’è e Barillà è il suo faro.

Grida vendetta il tocco di mano in area di Iulano su iniziativa di Dervishi che sarebbe costato un calcio di rigore a favore degli amaranto apparsi determinati, coriacei, vogliosi e organizzati.

La ripresa si apre con il colpo di testa di Ciotti con la sfera che va a cogliere il palo esterno. Nel capovolgimento di fronte, Rosseti non riesce a eludere l’intervento del portiere avversario per il più giusto vantaggio amaranto.
Al 52’ Bolzicco mette dentro la palla dell’uno a zero ma l’arbitro annullava per un fallo di Parodi al centro dell’area che, evidentemente, ha visto solo lui.
Anche nel secondo tempo continua ad essere una bella Reggina capace di tenere all’angolo una Vibonese che non ci è assolutamente parsa la compagine capace di ammazzare il campionato e non ci è sembrata molto più forte ed attrezzata rispetto alla squadra di Trocini.
Qualche minuto più tardi Provazza s’involava sulla destra porgendo un invitante pallone al centro dove Rosseti non si coordinava a dovere cosicché l’azione sfumava con la parata (non facile) del portiere avversario. Al 73′ Bolzicco porgeva un pallone con i contagiri a Barillà il quale, con un fortissimo sinistro, chiamava Del Bello alla parata del secolo. Qualche minuto dopo Convitto sparava dalla distanza col pallone che faceva la barba alla traversa.
Bella partita tra le due squadre che non si sono risparmiate dandosi battaglia fino al triplice fischio finale. Molta più Reggina che ha dimostrato di esserci e di poter lottare alla pari con chiunque anche se il punto ottenuto contro una Vibonese sofferente e votata alla difesa del preziosissimo pareggio serve a ben poco ai fini della classifica. Ma tant’è anche in considerazione che la compagine ha dovuto fare i conti con una giornata di scarsa lena e lucidità dell’arbitro (guarda caso cosentino…)






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