Non v’è nulla di clamoroso a Gioia Tauro dove il principale sponsor Francesco Sergi si è visto costretto ad issare bandiera bianca lasciando al proprio destino la Gioiese. A questo punto, colui che ha contribuito all’iscrizione al campionato ed alla costruzione dell’organico, potrebbe seguire le orme di Felice Saladini il quale, nel giro di pochi mesi, ha lasciato in braghe di tela sia Reggina che Lamezia. Con la differenza sostanziale che il maggior sponsor dei pianigiani ha reso pubblico il suo grido di dolore mentre il nicastrese è andato incontro a figuracce fuori logica palesando tutte le sue mire di avventuriero senza scrupoli. Francesco Sergi no. Sergi ha avuto la forza, il coraggio ed il merito di avvisare per tempo la cittadinanza la quale è chiamata nella giornata di domani (ore 17 presso la Sala Consiliare “Scopelliti”) ad un’assemblea pubblica con l’intento di venire incontro alla società e valutare le mosse da intraprendere per permettere alla squadra viola di proseguire “l’avventura” in quarta serie anche in considerazione del fatto che il Presidente Cesare Raso (dalla lontanissima Milano) potrebbe far ben poco. Tant’è. E speriamo che si trovi l’escamotage per salvare il salvabile.

Questo è l’appello apparso sulla pagina facebook della società
🟣📝 𝗟𝗘𝗧𝗧𝗘𝗥𝗔 𝗔𝗣𝗘𝗥𝗧𝗔 𝗔𝗟𝗟𝗔 𝗖𝗜𝗧𝗧𝗔’ ⚽️🟣
Siamo in difficoltà! Non abbiamo timore, ne vergogna ad ammetterlo. Nelle ultime ore le voci sono circolate velocemente ed il post pubblicato dal nostro principale sponsor le ha confermate. Purtroppo, per tanti motivi, Francesco Sergi non potrà continuare a sostenere il progetto della Gioiese 1918 e, pertanto, verrà a mancare una delle più importanti fonti di sostentamento del nostro club. A Francesco va il nostro più sentito grazie per il contributo che ha dato alla causa viola, come se fosse il più incallito dei tifosi gioiesi. Un aiuto disinteressato del quale saremo sempre riconoscenti. Oggi, rimane solo il presidente Cesare Raso al timone di una compagine che ha conquistato la Quarta Serie nazionale, una categoria praticamente professionistica che per essere affrontata nel migliore dei modi ha bisogno di organizzazione, ma soprattutto di forze economiche non indifferenti, che da solo il presidente non può mantenere. Nel corso degli anni questa dirigenza ha realizzato un autentico miracolo calcistico, vincendo due campionati e riuscendo nell’impresa di rispolverare il blasone della mitica Gioiese. Al contempo, però, siamo perfettamente consci di aver commesso parecchi errori, programmatici e gestionali. Ma chi non commette errori nella vita? Chi, accecato dalla passione, non eccede in entusiasmo, compiendo a volte il passo più lungo della gamba? Noi forse abbiamo errato nel valutare la Città di Gioia Tauro come pronta a determinati palcoscenici, ma l’evidenza dei fatti, almeno finora, asserisce il contrario. Pochissimi abbonamenti, pochi sponsor (che ringraziamo sempre per la vicinanza), nessun campo a Gioia Tauro in cui disputare le gare ufficiali ed una miriade di critiche (ma quelle ci stanno e le sopportiamo) che hanno accompagnato questa società, che si è ritrovata a combattere tra mille peripezie, s’una barca costantemente in piena tempesta. Siamo consapevoli che alcune cose potevano essere affrontate in modo differente, ma siamo altrettanto consapevoli che la nostra Città, oggi, potrebbe esprimere un potenziale economico unico in Calabria. Per questo motivo chiediamo sostegno alla nostra classe imprenditoriale. Le nostre porte sono state sempre aperte a chiunque volesse affiancarci e, qualora ve ne sia necessità, siamo pronti anche a fare un passo indietro, a metterci da parte e consentire ad altri imprenditori di continuare il percorso intrapreso. Un percorso passato dalla ricostruzione di un parco giocatori, dalla rifondazione di un settore giovanile, dalla gestione di un impianto sportivo e dalla speranza di riavere al più presto a disposizione anche il nostro amato stadio “P. Stanganelli”. Un patrimonio, quello della Gioiese, non di poco conto, che i tanti uomini lungimiranti di questa terra potrebbero cogliere al volo. Domani pomeriggio, mercoledì 8 novembre, presso la sala consiliare del comune, alle ore 17:00, quindi, terremo un incontro pubblico, al quale tutti i tifosi, tutti i cittadini, tutti i politici ed amministratori e soprattutto tutti gli imprenditori ed operatori commerciali potranno partecipare. Intervenite con le vostre idee, aiutate questa bella realtà a continuare a vivere e progredire. Salvaguardiamo un patrimonio che si chiama Serie D.






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