Quello che si è chiuso oggi a Castrovillari è stato per la Nuova Reggina un vero e proprio mese horribilis. Un mese che era iniziato il primo di ottobre con la partita contro il Siracusa e che durante il quale la LFA Reggio Calabria si è vista costretta a giocare ben 10 partite, una ogni 3 giorni e mezzo.

Un mese terribile dovuto dall’assurda decisione della Lega nazionale di Serie D di dover far recuperare alla LFA Reggio Calabria le prime due giornate non giocate per le note vicissitudini estive che hanno travolto la Reggina.
Non c’è stata una partita che fosse una che sia stata potuta preparare come normalmente accade con il lavoro di una settimana.
Subito dopo una partita giocata c’era il riposo del giorno dopo, allenamento nel giorno successivo e poi di nuovo partita. Così per dieci volte, senza mai poter assaporare una settimana di normalità. A questo si aggiunga anche che la squadra di Trocini è stata tirata su in qualche giorno e senza aver potuto fare un minimo di preparazione estiva. Il pronti e via per la nuova Reggina è stato, per dirla con le stesse parole di mister Trocini, disumano.

E’ inutile nasconderlo che tutti noi aspettavamo la fine di questo mese terribile per capire quali potessero essere le reali ambizioni della LFA Reggio Calabria ed alla fine del mese l’impressione che si ha è che gli amaranto sono su un livello inferiore rispetto alle squadre che adesso si trovano nelle prime posizioni in classifica. Trapani, Siracusa e Vibonese hanno al momento una marcia in più e tra l’altro proprio con le prime due la Reggina ha giocato in questo mese ed ha perso entrambe le partite, con la Vibonese ci giocherà proprio domenica prossima e, come contro le altre due, giocherà fra le mura amiche.
Il bilancio di queste dieci partite ha luci ed ombre: cinque vittorie di cui una, quella contro il Lamezia, cancellata per il ritiro della squadra lametina dal campionato, tre sconfitte di cui una, quella contro il Sant’Agata, sub iudice con possibile vittoria a tavolino per Reggio Calabria e due pareggi.
Le sconfitte contro Siracusa ma soprattutto contro il Trapani pesano e tanto. Pesano perché sono avvenute contro due dirette concorrenti alla vittoria finale del campionato, pesano perché entrambe sono avvenute in casa. Altro aspetto negativo che è emerso durante questo mese terribile è la grande sterilità dell’attacco Reggino dove è emerso lampante l’assenza di un vero e proprio bomber e della leggerezza del pacchetto attaccanti.
Tra le cose positive va invece annoverata la grande determinazione della squadra nell’affrontare questo inizio di stagione assurdo, la buona qualità di alcuni giovani sui quali costruire il proseguo di stagione e la capacità di portare a case partite sporche ed anche complicate.
Da domani inizia una normalità che Barillà e compagni non hanno finora visto, avranno una settimana per preparare la difficilissima partita contro la Vibonese dove avrà finalmente a disposizione Tomas Bolzicco, il bomber argentino acquistato recentemente per colmare le sue lacune offensive e sul quale il popolo reggino ripone non poche speranze.
La prima speranza è che con la ritrovata normalità si possa vedere il bel gioco e cominciare a vincere anche gli scontri diretti e far si che dopo il mese horribilis possa iniziare un lungo periodo mirabilis.






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