Diceva Agatha Christie: “Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”.
Ebbene, i tre indizi ci sono e la prova anche. Sambiase, Reggina e Lamezia sono i tre indizi che provano come Saladini sia una delle più grandi sciagure capitate nel calcio calabrese.
Tre società, Sambiase, Reggina e Lamezia appunto, che sono cadute sotto la guida dell’imprenditore lametino. Una sorta di Re Mida al contrario per il calcio, dove quello che tocca viene distrutto.
E quando ancora non si è spento l’eco di quanto accaduto a Reggio Calabria la scorsa estate ecco che deflagra la bomba Lamezia che con il suo ritiro rischia di falsare il Girone I del campionato di Serie D.
Questa mattina la Lega nazionale di Serie D ha ufficializzato l’esclusione del Lamezia, ha azzerato i risultati delle partite giocate finora, gettando una tegola in testa a chi era riuscito a vincere contro il Lamezia e la LFA Reggio Calabria era una di queste squadre e svincolando tutti i giocatori. Senza dimenticare che il ritiro della squadra lascia senza lavoro tutti coloro che operavano dietro le quinte come i magazzinieri, dirigenti e staff.
È aberrante la motivazione che ha portato Saladini a ritirare la squadra, una motivazione antisportiva. Saladini di fatto dice visto che la squadra non può lottare per obiettivi importanti che possano portare il Lamezia fuori dal dilettantismo io ritiro la squadra e affosso il calcio a Lamezia.
Il principio che lo sport sia partecipazione è stato buttato nel cestino e con lui anche il principio decoubertiano.
Siamo di fronte all’ennesima brutta figura per il nostro calcio che porta a pensare ad un campionato che rischia di essere falsato. Ci sono squadre che contro il Lamezia hanno vinto e che si vedono cancellati i punti conquistati, che per giocare contro di loro hanno dovuto affrontare lunghe trasferte, subìto squalifiche oppure essere incappati in infortuni condizionando irrimediabilmente le gare successive.
Gli effetti di questo caos si vedono nella nuova classifica che viene ridisegnata in maniera importante e da domenica prossima ci saranno nuovi turni di riposo che prima non erano previsti.
Una vera e propria farsa, l’ennesima di un calcio malato quello italiano che non riesce a rinascere dalle ceneri nel quale è stato condotto.






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