I punti, anche quelli che non arrivano con il bel gioco, servono maledettamente
di Elvy Russeddu


Al triplice fischio che ha sancito la prima vittoria della nuova Reggina mi chiama un mio amico, un vecchio cuore amaranto, e mi dice: “Ho sofferto come non mai, come non mai – ripete incredulo – possiamo essere in qualsiasi categoria, che sia serie A o serie D, però quando entra in rete quel pallone è sempre la stessa cosa, si vive sempre la stessa emozione. È bello, è bello! Forza Reggina”.
Il gol al 90° del baby Coppola si è portato dietro un urlo liberatorio di tutta la tifoseria amaranto. Ormai nessuno ci credeva più, eravamo tutti pronti a mettere in archivio la terza partita senza vittoria di questo campionato ed invece, quando meno te lo aspetti, ecco la zampata, ecco il guizzo, ecco il gol, ecco la vittoria. Tre punti brutti, sporchi ma di una freschezza unica. E si perché la partita disputata dalla Reggina tutto è stata fuorché bella. Poche idee di gioco, rigore sprecato, occasioni buttate al vento, difesa che subisce e che chiede gli straordinari al portiere Martinez che in più di un’occasione salva la porta amaranto. Ma lo sapevamo che questo non è il momento del bel gioco, ancora pochi sono gli allenamenti fatti insieme dai ragazzi, sapevamo anche della leggerezza del nostro reparto avanzato, sapevamo però che non si poteva perdere altro terreno dalle avversarie e per questo era necessario vincere e cominciare a mettere in cascina punti pesanti. E così è stato fatto. Con la partita di oggi è iniziato il mese horribilis della LFA Reggio Calabria che sarà costretta a scendere in campo nel mese di ottobre ben sette volte, sette partite che ci dovranno dire che tipo di campionato giocherà la Reggina. Sette partite che serviranno alla squadra per metabolizzare schemi, registrare giocate, trovare l’amalgama, diventare squadra. Ed i punti, anche quelli sporchi e brutti, anche quelli che non arrivano con il bel gioco, servono maledettamente. E questo i ragazzi lo hanno capito.
La Reggina vista oggi, sul piano del gioco, ha fatto dei passi indietro rispetto alle uscite precedenti. Poche idee a centrocampo e molta confusione nelle trame di gioco, nessuna verticalizzazione e difesa che balla troppo. Criticità queste che aumentano in maniera esponenziale se si considera che di fronte avevamo una squadra in piena crisi, reduce da tre sconfitte consecutive e con un allenatore subentrato ad un esonero. Però era importantissimo vincere e così è stato e questa vittoria deve far ben sperare per il prossimo futuro, domenica la Reggina è impegnata al Granillo dove arriverà il Licata che oggi ha battuto la Nuova Igea Virtus. Domenica i tifosi si aspettano la prima vittoria tra le mura di casa nel frattempo la Società deve lavorare per completare la rosa e mettere a disposizione di mister Trocini due attaccanti di peso e di forte personalità che facciano fare il salto di qualità alla Reggina







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