Giuseppe “Fossa” Criaco

Mister, queste parole non vogliono essere solo un saluto, un commiato, oppure un arrivederci. Ma, piuttosto, vogliono essere un risarcimento per te e la tua famiglia, per le tante, troppe cattiverie che quest’anno hai dovuto sopportare. 

Siamo tutti d’accordo che l’amore, da parte della stragrande maggioranza dei tifosi e dei cittadini reggini, non è mai mancato ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare cosa stava covando sotto le braci societarie. Ma tu, invece, lo avevi capito benissimo. Ma da immenso professionista quale hai dimostrato di essere hai saputo comunque condurre la  squadra fino ai playoff, nonostante tutte le tensioni, le penalizzazioni e le incertezze societarie che negli ultimi 7 mesi a Reggio non sono mancate.

Io amo ripetere che gli Inzaghi (e voglio ribadire il plurale) a Reggio hanno vinto due volte. Perché accanto ai tuoi successi sul campo, ci sono state le straordinarie opere di amore civico di Angela ed il suo straordinario coinvolgimento dei nostri ragazzi che altro non sono che il nostro futuro. 

Per tutto questo un semplice Grazie non può e non deve bastare. Ma è necessario qualcosa di più forte e più vero. 

Ed allora siano,  da oggi in avanti avanti  il nostro ricordo che non conosce oblio, il nostro amore che non conosce tempo, la nostra gratitudine che non conosce limiti, a soffiare sulle vele della vostra vita, per donarvi  un meraviglioso viaggio una volta lasciato l’approdo amaranto.

Oggi non sappiamo cosa abbia in serbo per noi ( e per la Reggina)  l’Architetto della vita, ma di una cosa siamo  sicuri: in questa vita oppure in un’altra le nostre strade ed i nostri cuori si ritroveranno, ed allora sarà festa ed allora sarà gioia. Ed allora si, Pippo, che tornerai e completerai la tua opera, che oggi hai solo iniziato. 

Oggi il nostro augurio Vi accompagnerà per le strade che la vita ha tracciato per voi, ma di una cosa  non devi mai dubitare delll’amore di questa città. 

Anzi, porta con te una conchiglia da una delle nostre meravigliose spiagge e quando gli spifferi della vita soffieranno particolarmente forte sulle vostre anime prendila in mano ed allora sentirai il calore di questa terra e della sua gente che si spanderà  per scaldarti il cuore. 

E forse in quel momento  capirai che sarà tempo di tornare ai tuoi venti gradi. Anche se è Natale. Sarà tempo di tornare fra le braccia della tua gente oramai “adottiva”.

E noi saremo ancora qui pronti a riabbracciarti per compiere la tua e la nostra opera. Sempre assieme.

……………Con il cuore a riveder San Siro.

Grazie Pippo grazie Angela.

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In primo piano

Scopri di più da Albamaranto

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere