di David Tomaino

Ancora qualche giorno di meritato riposo, per metabolizzare le scorie e le fatiche della passata stagione, e poi si inizierà a fare sul serio. Incominceranno a breve i ritiri delle squadre, nell’incertezza sulla composizione dei campionati che, speriamo, si dipanerà per l’11 luglio, giorno fissato dalla Lega per la presentazione del calendario del campionato 2023-24 della Serie BKT. Il tutto a Villa Olmo nella magnifica cornice del Lago di Como.
A proposito del calendario, ricordiamo che da questa stagione si è deciso per l’introduzione del calendario asimmetrico, innovazione che era stata testata precedentemente anche per il Campionato di serie A e per quelli di serie C.
Il Catanzaro inizierà ufficialmente la sua avventura giorno 10 luglio che vedrà in città il raduno dello staff tecnico e sanitario, il giorno dopo toccherà ai giocatori che inizieranno le visite mediche di prassi e i test atletici; qualche giorno più tardi, il 15, si partirà per il ritiro a Cascia scelta anche da altri club quali l’Ascoli, la Ternana, il Perugia ed il Taranto tutti nella località umbra nello stesso periodo.
Prima però ci sarà tempo per il giusto riconoscimento al DS giallorosso Magalini che giorno 30 giugno in diretta Sky, al Grand Hotel di Rimini, riceverà il “Colpi da maestro”, riconoscimento che l’associazione dei direttori sportivi (Adise) assegna ai dirigenti che si sono contraddistinti in fase di mercato. Assieme a lui saranno premiati i colleghi Cristiano Giuntoli DS del Napoli per la serie A e Guido Angelozzi DS del Frosinone per la serie B.
I tifosi giallorossi sono in trepidazione, il clima in città è intriso di entusiasmo ma condito con la giusta dose di consapevolezza per un’avventura che nasconde le insidie e le difficoltà che una neopromossa dovrà necessariamente affrontare nel suo cammino.
Mentre continuano in maniera serrata le operazioni per l’adeguamento dell’impianto sportivo, recentemente ispezionato dal Primo Cittadino Nicola Fiorita nel turno notturno dei lavori, iniziano a circolare voci sui possibili volti nuovi che dovrebbero arrivare alla corte di mister Vivarini.
Il tecnico abruzzese ha dichiarato, in una recente intervista, che vorrebbe replicare nella prossima stagione i motivi tattici che hanno portato ai pregevoli ai successi del campionato scorso.
Cerchiamo pertanto di scoprire insieme quale sia l’impianto di gioco ed i meccanismi che Vivarini predilige ed in che modo e con quali giocatori è riuscito a realizzarlo.
Al tecnico non piace parlare di moduli, ma di fatto possiamo semplificare la sua filosofia in un 3-4-1-2.
La cura maniacale nei movimenti tattici della fase di attacco ci porta subito a pensare che la fase offensiva è quella a cui punta maggiormente. Ma sappiamo che ogni impianto di gioco deve avere una perfetta omogeneità tra i reparti e la costruzione dal basso rappresenta un motivo ricorrente nella filosofia degli allenatori moderni.
I giocatori del reparto difensivo quindi devono avere delle discrete doti tecniche che permettano tale costruzione.
Il Catanzaro 2022-2023 schierava una difesa a tre, Fulignati tra i pali, il centrale difensivo Brighenti ed i bracetti Scognamillo e capitan Martinelli. Il portiere empolese, arrivato da Perugia, si è dimostrato immediatamente uno dei valori aggiunti di una difesa già dimostratasi granitica nell’anno precedente.
Bravo tra i pali, calcia indistintamente con entrambi i piedi, ha rappresentato una soluzione tattica molto interessante. In fase di costruzione del gioco Fulignati agiva da libero aggiunto, stile calcetto. Pertanto alla soluzione dell’appoggio ai braccetti, si aggiungeva la possibilità del lancio sugli esterni a centrocampo che, di fatto, vanificava i tentativi di pressing alto degli avversari. In fase difensiva, Vivarini schiera la linea dei tre all’uno contro uno con gli avversari, esponendosi a qualche rischio, ma le caratteristiche soprattutto di Brighenti e Scognamillo, che tendono ad anticipare i movimenti degli attaccanti, ha fatto sì che la difesa del Catanzaro sia stata la meno perforata dei tre gironi della serie C.
Quest’anno dovrebbe essere confermato tutto il blocco difensivo, qualche dubbio rimane proprio su Martinelli che probabilmente preferisce chiudere la sua carriera da protagonista in un club prestigioso di serie C. Sicuramente si sta cercando un profilo di esperienza che possa ricoprire il ruolo di centrale e, all’occorrenza, di bracetto. A destra Brighenti dovrebbe ritornare al suo ruolo naturale, ove il capitano dovesse lasciare, a sinistra confermato Scognamillo, autore di un ottimo campionato.
Il secondo portiere dovrebbe essere un under al posto di Sala, in queste ore si parla di un interessamento per il lettone under 21 Klavs Bethers rientrato al Piacenza dopo una stagione a Catania, 31 presenze e 16 clean sheet.
Il gioco offensivo risulta dinamico con la ricerca di transizioni positive e conquista delle seconde palle. La manovra è caratterizzata da velocità negli inserimenti degli esterni e sovrapposizioni con il trequartista o le punte.
La linea di centrocampo, composta relativamente a 4, ha visto alternarsi diversi giocatori. Per il gioco di Vivarini imprescindibile è l’utilizzo delle fasce. Attori principali sugli esterni sono risultati essere l’insostituibile belga Jari Vandeputte, destro schierato a piede invertito a sinistra e, dal lato opposto, il trentunenne Mario Situm con trascorsi nelle squadre corregionali di Reggina e Cosenza. Il croato, soprattutto nella seconda parte della stagione, si è alternato con l’arrivo, nel mercato di gennaio, di Enrico Brignola, in prestito dal Benevento e riscattato a fine stagione dal Catanzaro assolvendo ai termini dell’accordo. Il giovane trequartista casertano, è stato utilizzato nel quasi inedito ruolo di esterno da Vivarini, con buoni risultati dopo un inizio tentennante.
Ed è proprio il ruolo degli esterni che lascia qualche dubbio nella sua applicabilità. Il campionato di serie B è certamente più tecnico ma anche decisamente più fisico. Il mister abruzzese chiede agli esterni un lavoro su tutta la fascia che in fase difensiva si esplica nella copertura a cinque della linea difensiva. La struttura fisica degli esterni non è possente quindi si cercheranno di valorizzare le doti di velocità ed atletiche dei giocatori.
Anche in questo caso dovrebbero essere confermati tutti e tre, a meno di clamorose richieste che potrebbero giungere per il belga ma che ancora non si sono palesate.
Nella zona nevralgica del campo, Vivarini preferisce due giocatori che abbiano nelle proprie corde capacità di interdizione e di inserimento nella linea offensiva. Andrea Ghion senza dubbio è stata la rivelazione della scorsa stagione; nel giovane, di proprietà del Sassuolo, il Catanzaro ha trovato il classico metronomo del centrocampo. Un tassello importante nell’autonomia del gioco della squadra, e proprio per questo motivo la società giallorossa sta cercando di riaverlo magari con la formula del prestito con riscatto e contro riscatto. Nel frattempo in casa si hanno altri due elementi di valore, il friulano Simone Pontisso, da pochi giorni diventato papà, un elemento che ha collezionato esperienza in serie B con Vicenza e Spal, e certamente con elevate doti tecniche e fisiche e Luca Verna un autentico moto perpetuo a cui nessun allenatore vorrebbe mai rinunciare. Su quest’ultimo però rimane qualche dubbio che possa mantenere il ruolo indispensabile che ha avuto in questi anni, prima con mister Calabro e poi con lo stesso Vivarini. Sicuramente per questo ruolo la società si sta già muovendo sul mercato, un obiettivo potrebbe essere Marco Pompetti, 23 anni proprietà Inter. La trattativa è complessa, la società calabrese lo vorrebbe in prestito con un diritto di riscatto, formula che sembra però non essere nelle corde del club nerazzurro che, fino ad ora, ha sempre preferito il prestito secco, come avvenuto l’anno passato con il Sud Tirol. Il settore del centrocampo è quello per cui sono previsti più movimenti in entrata ed in uscita, parecchi giocatori over anche poco utilizzati lasceranno il posto a qualche elemento di spessore e a qualche under.
Anche per il ruolo di trequartista, autentico chiodo fisso di Vivarini e pietra angolare di tutto il dispositivo di gioco del mister, facciamo fatica ad individuare quale sarà la scelta tecnica finale. Il greco Dimitrios Sounas, possiede quelle caratteristiche che lo hanno reso indispensabile per lunghi tratti degli ultimi due campionati.
La sua capacità di inserimento tra le linee di difesa avversaria, il suo appoggio al laterale destro e la fase d’interdizione in ripiegamento ha reso possibile un dinamismo nel gioco offensivo ed una varietà di soluzioni tattiche. Giocatore quindi importante ma, proprio per l’enorme dispendio di energie, che vive di periodi di appannamento fisico. Anche in questo caso, il DS Magalini è alla ricerca di un altro elemento che possa svolgere, eventualmente, anche il ruolo di seconda punta. Qualche nome sta circolando, uno è Rafia del Pescara, ma sul giocatore tunisino sembra essere stata avviata un’asta al rialzo, l’altro rimane un sogno, anche se accostato dalla stampa al Catanzaro, si tratta del fantasista del Parma Franco Vázquez, il Mudo rappresenterebbe veramente un colpo di mercato, malgrado i suoi 34 anni l’argentino è uno dei migliori elementi nella categoria.
Infine il reparto offensivo, quello che Vivarini modifica più volte anche nell’ambito della stessa partita. Due giocatori sono più che confermati, l’idolo di casa Pietro Iemmello, raro caso di “profeta in patria”; con i suoi gol ha trascinato la squadra della sua città natia nella splendida impresa, idolo indiscusso della tifoseria e Tommaso Biasci, che con il catanzarese, ha costituito la coppia terribile del gol.
Gli altri due comprimari della passata stagione, Pietro Cianci e Alessio Curcio dovrebbero approdare ad altri lidi, il loro valore è indiscusso e sembrerebbe che si siano avanzate delle richieste per entrambi.
Ci si aspetta che in attacco arrivino dei rinforzi di categoria e qualche giovane di prospettiva.
Insomma, questo Catanzaro targato 2023-2024, parte con una solida intelaiatura a cui dovranno essere abilmente aggiunti i tasselli mancanti che dovranno fare in modo che si possa raggiungere l’obiettivo prefissato dalla società, vale a dire una salvezza tranquilla e un importante accumulo d’esperienza nella categoria.






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