Saladini questa mattina ha estinto anticipatamente i debiti con lo Stato ed ha saldato tutte le incombenze federali  

Da quello che trapela da Via delle Industrie di Reggio Calabria, quest’oggi oltre ad aver depositato in largo anticipo gli incartamenti, sono stati effettuati i pagamenti necessari a regolarizzare tutte le incombenze previste (giustamente) dai regolamenti federali. Ma non solo: nella mattinata odierna Patron Saladini ha saldato in anticipo “anche” la somma di circa 800 mila euro di debito con lo Stato che avrebbe potuto saldare in data 30 giugno dell’anno di grazia 2024. Questa la dice lunga su tutto. E zittisce nell’ordine: Gravina, Abodi, Balata e (perché no?) quel Cellino che ha cercato (e sta cercando) in tutti i modi di mettere il bastone tra le ruote ad una società che ha agito secondo i termini di legge stabiliti dallo Stato e poi con raziocinio, intelligenza e grande senso del dovere (sfidiamo chiunque a dire il contrario visto che la società ha pagato caro e amaro quello che si può chiamare “vuoto normativo” con ben 5 punti di penalizzazione durante il campionato scorso). Il resto è aria fritta, “spetteguless” (come direbbero a Canale 5) e (soprattutto per il presidente con la “p” minuscola del Brescia) un modo come un altro per imbonire una piazza come quella bresciana che non vede l’ora che l’imprenditore sardo levi le tende dalla loro città. Ma, l’aver saldato anticipatamente tutto quello che Saladini avrebbe potuto estinguere tra un anno esatto, significa che la prossima mossa riguarderà la cessione della proprietà. Riserbo assoluto e silenzio come da prassi che accompagna un patto di riservatezza giustificatamente inviolabile. Certo, ora il “tutto” deve essere sottoposto al minuzioso vaglio della Co.Vi. Soc. e probabilmente non si avrà la parola fine entro il termine perentorio del prossimo 30 giugno proprio perché bisogna aspettare un probabile Appello presso il Tribunale di Reggio Calabria proposto dai legali del Cellino avverso l’omologa concordata per la ristrutturazione del debito. È tutta una questione di tempo, quindi, con l’esito che non dovrebbe granché cambiare, nonostante tutto. Poi, se tutto va bene, tutti i tifosi amaranto potranno sbizzarrirsi nel costruire la squadra dei sogni.  

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