di David Tomaino

L’avventura del Catanzaro in serie B, assente da ben diciassette anni, è già iniziata con i lavori per l’adeguamento del “Nicola Ceravolo” alle norme previste dalla FIGC. L’amministrazione comunale ha utilizzato una prima tranche del fondo stanziato dalla Regione Calabria, di 3 milioni di euro, destinati alla riqualificazione dello stadio di Catanzaro. Ne sono stati promessi altri 6 che dovrebbero essere utilizzati per il rifacimento delle curve, ma questo è un piano, al momento, solo a medio termine che ha il fine di rendere il Ceravolo una struttura più moderna e fruibile.

Il Comune di Catanzaro ha intrapreso una corsa contro il tempo per concludere tutti i lavori entro il 19 agosto, data fissata per l’inizio del campionato di serie B. Ha deciso di dividere l’appalto in due lotti: il primo destinato al rifacimento del terreno di gioco che è quello più impegnativo e che riserva ancora delle incognite sul completamento dei lavori entro la data stabilita. Un lavoro che implica la rimozione di circa settanta centimetri di terreno, il rifacimento dello strato drenante e la posa dell’impianto di irrigazione sotto il manto erboso per il quale occorrono quattro settimane di riposo al fine dell’attecchimento della vegetazione. I lavori sono iniziati alacremente il 6 giugno non appena è stato aggiudicato il bando d’appalto alla ditta specializzata toscana “HTS” che ha prestato la sua opera, in precedenza, su terreni di gioco prestigiosi quali il Louis II del Principato di Monaco e l’Allianz Riviera di Nizza.

Immagine fornita da “uscatanzaro.net”

Il secondo lotto è stato aggiudicato nella giornata del 16 giugno alla ditta Edilservice. Questi lavori, che saranno svolti in parallelo ai precedenti, riguarderanno alcune soluzioni strutturali in adeguamento alla normativa ed altre più prettamente estetiche.

La tribuna “distinti” sarà interessata dall’incassamento delle panchine all’interno del settore, soluzione già vista nell’Allianz Stadium di Torino, e l’abbattimento delle recinsioni in plexiglass per consentire una migliore visione agli spettatori. Già nella scorsa stagione analoga operazione era stata fatta per la tribuna coperta.

E’ previsto il montaggio di box per i giornalisti nella oramai tristemente famosa “palazzina”, un ecomostro alta oltre venti metri e costata ben 5 milioni di euro quasi dieci anni orsono, oggetto di polemiche e indagini della magistratura. Queste coperture dovrebbero mettere al riparo dalle intemperie gli sventurati cronisti alle quali, per anni, sono stati sottoposti.

Immagine tratta dalla relazione tecnica generale del Comune di Catanzaro

Oltre alla sostituzione delle lampade alogene dell’impianto di illuminazione con dei più moderni fari a led, è previsto lo spostamento dell’Area Hospitality dalla palazzina alla tribuna coperta, nella stessa, la creazione di 70 posti di Tribuna Vip ed altrettanti posti per autovetture a ridosso del settore. Inoltre si dovranno adeguare i servizi igienici esistenti potenziandoli in ogni settore dello stadio ed il montaggio di un tabellone luminoso, 5×3 posto su una facciata della palazzina.

Immagine tratta dalla relazione tecnica generale del Comune di Catanzaro

I tempi sono stretti, come abbiamo detto, e comunque la Società si è adoperata a individuare delle soluzioni alternative nel caso non si dovesse consegnare l’impianto in tempo. Intanto è stata fatta richiesta di giocare la prima partita fuori casa e poi, notizia di poche ore fa, si è finalmente trovata una sede che possa eventualmente ospitare le prime gare casalinghe del Catanzaro; sarà il Via del Mare di Lecce. La Società, in una nota, ringrazia il Prefetto, il Questore ed il Sindaco della città salentina ed esprime assoluta riconoscenza al presidente del Lecce Damiani, con il quale Floriano Noto è legato da un rapporto di sincera amicizia, per aver accolto senza tentennamenti la richiesta avanzata dalla società calabrese.

Ed a proposito di rapporti di amicizia, nei giorni scorsi a Falerna, località balneare del tirreno catanzarese, si è organizzato un momento conviviale per festeggiare la salvezza del Cosenza e la promozione del Catanzaro. Presenti i due presidenti delle società Noto e Guarascio oltre che i vertici di Diemmecom editore del canale televisivo LaC TV, assente giustificato il presidente della Reggina Marcello Cardona fuori sede per impegni istituzionali.

Immagine tratta da Cosenza Channel

Per quanto riguarda le “voci” di calciomercato, ancora è presto per avere dei riferimenti sulla composizione del Catanzaro 2023/2024. Si parte con una certezza però, la conferma della guida tecnica e dirigenziale composta da mister Vivarini, il DG Diego Foresti e il DS Giuseppe Magalini. Assieme sono già a lavoro per individuare i profili giusti da inserire in un meccanismo già collaudato e competitivo. La regola del tetto massimo di 18 elementi over necessariamente condurrà a scelte dolorose.

Dovranno essere ceduti dei giocatori che hanno contribuito alla cavalcata trionfale della stagione appena conclusa. Probabile che lascino la società i ragazzi meno impiegati ma di indiscusso valore tecnico. Rolando, Welbeck, Cinelli, Tentardini Gatti, il secondo portiere Sala e l’idolo dei tifosi giallorossi Pietro Cianci, sembrerebbero tra i candidati più probabili a sfoltire la rosa. Un discorso a parte per capitan Luca Martinelli che, vista la sua militanza quinquennale, non conterebbe nel computo degli over perché considerato giocatore “bandiera”, ma che probabilmente ha deciso di intraprendere una nuova avventura che gli consenta di chiudere la carriera da protagonista in campo; le voci lo vogliono vicino al Catania che sembra fermamente deciso a non sostare più di un anno nella terza serie dopo l’agevole promozione dalla D. E proprio la società etnea guarderebbe con interesse ad altri giocatori in uscita dal Catanzaro.

La partenza di Martinelli comunque metterà in testa alle priorità l’arrivo di un difensore che sostituisca degnamente uno dei componenti il trio di difesa più forte della scorsa stagione nella categoria. Molto probabilmente il centrale Brighenti sarà spostato nel suo ruolo naturale di braccetto di destra. Qualche nome comincia già a circolare per ricoprire il ruolo di centrale difensivo, Fabio Lucioni, del Frosinone autentico porta fortuna in fatto di promozioni, l’esperto Giuseppe Bellusci dell’Ascoli e Matteo Bruscagin svincolato per il fallimento del Pordenone.

Mister Vivarini, dal canto suo, continua a ribadire di volere una squadra che sia competitiva fin da subito per il campionato di B, ha chiesto espressamente che sia elevato il tasso tecnico e la prestanza fisica dei giocatori. Recentemente è intervenuto in una trasmissione sportiva di un’emittente televisiva abruzzese. A precisa domanda, ha risposto esprimendo dei giudizi molto lusinghieri sul talentuoso tunisino Hamza Rafia in forza al Pescara. Il trequartista, impiegato anche come centrale ed esterno, è stato protagonista di un campionato di altissimo livello ed inevitabilmente ha attirato l’interesse di molti club di serie B. D’altra parte lo stesso presidente della squadra abruzzese, intervenuto nel corso della stessa trasmissione, ha dichiarato che il giocatore magrebino per la serie C è “illegale” e che, in caso di richieste dalle serie maggiori, non potrebbe essere trattenuto.

 L’attenzione sul Pescara non si ferma al giocatore tunisino, sembrano piacere anche i centrocampisti Delle Monache ed il classe 2002 Jacopo Desogus autore di una rete pregevole, proprio con l’assist di Rafia, nella semifinale playoff persa dagli abruzzesi contro il Foggia ai rigori.

A proposito di under, si sta lavorando per individuare dei ragazzi talentuosi che possano dare un contributo significativo non solo sotto l’aspetto del minutaggio. Di tale profilo sono stati accostati al Catanzaro, il 2001 Mattia Compagnoni che in questa stagione ha indossato la 10 della Juventus Next Gen e che la società bianconera ritiene pronto per il salto di categoria e il ventenne difensore Matteo Angeli , scuola Milan, di proprietà del Bologna che nella passata stagione ha vestito la maglia del Renate totalizzando in campionato 38 presenze e 4 gol.

David Tomaino

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