di Rocco Genovese
Se ieri sera Cagliari e Bari hanno dato spettacolo, le 4 semifinaliste dei playoff di serie C non sono state da meno
In contemporanea con la sfida della “Unipol Domus” si sono disputati gli incontri di ritorno delle semifinali degli spareggi promozione, che hanno visto Lecco e Foggia avere la meglio rispettivamente su Cesena e Pescara, entrambe eliminate davanti al proprio pubblico ed ai calci di rigore.

Sorprende di sicuro la prova dei lariani, che dopo aver estromesso in rimonta il più quotato Pordenone, si rendono capaci di pareggiare la sconfitta di misura patita dai romagnoli nella gara di andata (determinata anche dal primo rigore assegnato grazie al VAR nella storia della serie C), grazie alla rete di Buso al minuto 57 ed ai miracoli del proprio portiere Melgrati, come quello sul cesenate Ferrante al 120′. Nella lotteria dagli 11 metri a decidere le sorti dell’incontro sono stati l’errore di Mustacchio per i bianconeri e la realizzazione dell’ex Monza e Lecce Lepore per la compagine guidata da Luciano Foschi (subentrato dopo poche partite ad Alessio Tacchinardi), che potrebbe riportare gli azzurri in serie B 50 anni esatti dopo l’ultima volta.
Grossa delusione, invece, per la truppa di Mimmo Toscano (collezionista di promozioni in cadetteria, ma con scarso feeling con i playoff), che, dopo aver regalato con qualche pareggio di troppo la vittoria del campionato alla Reggiana ed aver avuto la meglio nel turno precedente sul Vicenza solo grazie al miglior piazzamento stagionale (doppio 0-0 nelle due sfide con i berici), sciupa anche il vantaggio dato dall’1-2 della gara di andata e si ferma a due curve dal traguardo.

L’altra sorpresa della serata è giunta dallo stadio “Adriatico-Cornacchia”, nella sfida “amarcord” tra Zdenek Zeman (tornato ancora una volta alla guida degli adriatici, in questo caso dopo l’esonero di Alberto Colombo) e Delio Rossi (quarto tecnico stagionale dei rossoneri!), che ha visto trionfare proprio quest’ultimo. Il 2-2 dell’andata viene replicato, ma in 120′: vantaggio biancazzurro con Cuppone dopo soli 2 minuti, ma il Foggia si conferma duro a morire (così come capitato con Audace Cerignola e Crotone nei turni precedenti) ed acciuffa il pari all’ultimo minuto di recupero del tempo regolamentare con Rizzo. Pescara di nuovo avanti con Desogus nel 1° tempo supplementare, ma Markic porta la sfida ai rigori, dove saranno decisivi gli errori fra gli abruzzesi di Cancellotti, Aloi e dello stesso Desogus.

I playoff promozione della serie C si confermano estenuanti ed emozionanti, oltre che penalizzanti per le seconde classificate (che entrano in gioco quasi un mese dopo la fine della stagione regolare e sovente fanno fatica a calarsi in questo torneo) tant’è che l’ultimo posto disponibile per la serie B 2023/24 se lo contenderanno due “mine vaganti” in un doppio confronto (andata mercoledì 13 allo stadio “Zaccheria” di Foggia con inizio previsto alle 21:30, ritorno domenica 18 al “Rigamonti-Ceppi”alle 17:30).
P.s. Nella serata nella quale persino chi ha voluto guardare una partita davanti ad un maxischermo ha dovuto pagare un biglietto (con tanto di maggiorazione per i diritti di prevendita), ha fatto riflettere che la finale playoff di serie B abbia dovuto spartirsi il pubblico con altri due incontri comunque interessanti, e che la situazione si ripeterà a distanza di pochi giorni con lo spareggio tra Hellas Verona e Spezia: la sottomissione alle “esigenze televisive” è uno dei mali del calcio italiano, ma tra questi andrebbe di certo annoverata pure l’incapacità delle Leghe professionistiche di dialogare fra loro e “fare sistema”.







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