Tra debiti ingenti, Procuratori che mettono il bastone tra le ruote e banche che aspettano condizioni migliori, le condizioni in casa Samp non sono delle migliori. Intanto “Er Viperetta” è interessato al Perugia retrocesso in C il cui Presidente spera di essere riammesso al posto della Reggina

Non c’è pace per la Sampdoria: sono tanti i problemi da risolvere per giungere ad una conclusione ottimale mentre il tempo si assottiglia sempre più pericolosamente. È vero esista un’intesa “di massima” tra Massimo Ferrero e la “nuova” proprietà capitanata dalla coppia Andrea Randrizzani e Matteo Manfredi e, sullo sfondo il Consiglio d’Amministrazione, insediato e diretto da Marco Lanna. Ma è pur tuttavia vero che il tempo a disposizione del club è sempre meno rispetto ad una scadenza da rispettare: si parla ovviamente dell’iscrizione al campionato che deve avvenire entro le 23.59 del 20 giugno 2023, atto formale e sostanziale senza il quale non ci sarebbe continuità aziendale anche perché, per raggiungerla, bisogna che le parti in questione debbano, quale conditio sine qua non, abbattere definitivamente i debiti che sono e rimangono sono tanti e ingenti: fino al momento si aggirano sui 177 milioni di euro di cui circa 72 verso le banche (gestita da Sace), circa 35 verso altre società, 24 di origini tributarie, altrettanti verso altre società di finanziamento e, infine, 22 verso i fornitori. Un monte debitorio che fa tremare i polsi. E sullo sfondo il mancato accordo per il 60% dei creditori senza il quale non può presentare un vero piano di rientro. E non solo: fonti giornalistiche (TuttoSport) rivelano stia emergendo il diniego assoluto delle banche che stanno cercando di ottenere “condizioni migliori” anche se – a dire il vero – il nodo da sciogliere maggiormente è quello relativo ai Procuratori che stanno mettendo i bastoni tra le ruote del sodalizio. Se i creditori in fondo in fondo si accontenterebbero di uno stralcio “fino” al 70% di quanto spettante, gli agenti dei calciatori non intendono scendere oltre il 50 anche perché non esiste un accordo (o comunque non c’è ancora stato). Situazione ingarbugliata. Molto ingarbugliata.
Intanto, l’ormai ex proprietario della Sampdoria pare abbia messo nel mirino un altro club avviando addirittura già i contatti per pensare all’acquisto. Si tratta del Perugia del Presidente Alessandro Santopadre retrocesso in Serie C dopo aver concluso la regolare stagione in B al terzultimo posto in classifica e che ha continuato a “gufare” contro la Reggina (insieme a Nicola Binda giornalista della Gazzetta dello Sport e Micheli dg del Brescia) con la speranza di essere riammesso al posto della società amaranto (secondo loro) in procinto di fallire









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