Galletti (in 10 dal 45′, espulso Ricci) in finale playoff grazie alla rete del centrocampista ed al miglior piazzamento in classifica

di Rocco Genovese

foto Calcio Casteddu

LA CRONACAMignani archivia il tridente “pesante” ma improduttivo della gara d’andata, preferendo Morachioli ad Antenucci, panchina anche per Mazzotta e Benedetti. Pugliesi con Caprile in porta, Ricci e Dorval esterni bassi in linea con la coppia Di CesareVicari, Maita e Bellomo mezzali con Maiello in mediana e Morachioli con Cheddira ed EspositoBisoli cambia solo Lunetta con De Col, ma ridisegna la propria squadra con un 3-5-2: davanti a Poluzzi agiscono Curto, Zaro e Vinetot, Celli e De Col esterni pronti a scalare in difesa in ripiegamento, Belardinelli ritrova una posizione più centrale in linea con Tait e Fiordilino e sempre Odogwu e Mazzocchi davanti.

I padroni di casa puntano sulla spinta dei 51.000 spettatori (record stagionale) per ribaltare la sconfitta di lunedì, ma l’organizzata formazione altoatesina concede ben poco, e non sbanda neppure quando Belardinelli deve alzare bandiera bianca dopo 10′ e lasciare il posto al debuttante Mawuli Eklu (deludente la prova del ghanese, poi ammonito e sostituito da Siega all’intervallo): al di là di un netto predominio nel possesso palla e di un paio di cross scodellati da Bellomo e Dorval e sventati agilmente dalla retroguardia altoatesina, i pugliesi si rendono pericolosi solo al 34′ con una girata di Cheddira, servito da Esposito, che va di poco a lato e, soprattutto, al 41′, quando Morachioli, sugli sviluppi di un corner, disegna una parabola dal vertice dell’area per Vicari, che colpisce di testa e costringe Poluzzi agli straordinari.

Possibile svolta della gara sul finire di tempo: un SudTirol guardingo, fin lì avvicinatosi dalle parti di Caprile solo al 25′ con Celli (bella l’azione orchestrata da Fiordilino e De Col, e grande respinta di Vicari sul tiro del numero 3 ospite) libera la propria area dopo un nuovo angolo, Ricci raccoglie la sfera ma sbaglia il controllo e tenta un retropassaggio ad un compagno che non c’è. Curto ci crede, gli ruba palla e si invola verso la porta avversaria, subendo una trattenuta dello stesso Ricci all’interno della lunetta dell’area. Rosso inevitabile per il numero 31, Celli raccoglie il tocco del compagno che batte la conseguente punizione e scocca una sassata che viene deviata in angolo.

foto TuttoSport

Nella ripresa il Bari passa a 3 dietro, con Matino che entra al posto di Bellomo. Esposito si rende pericoloso in apertura con un tiro sul quale Poluzzi (in compartecipazione con Celli) in qualche modo se la cava; tuttavia, il SudTirol riesce a difendere con relativa tranquillità la superiorità numerica (Mazzocchi spende al 57′ un fallo tattico su Maita e lascia subito dopo spazio a Larrivey) e lo 0-0, forte della presenza di un Vinetot in gran spolvero, bravo a chiudere anche su due occasioni in rapida successione di Maita e Cheddira.

Mignani tenta il tutto per tutto a metà ripresa con un tris di cambi: dentro Botta, Folorunsho e Benedetti, fuori Maita, Morachioli ed Esposito (che non gradisce e sferra un calcio ad un seggiolino in panchina). L’azzardo viene premiato quasi subito, e sono proprio i 3 subentrati a capitalizzare al massimo l’assenza temporanea di Vinetot, a bordocampo per una medicazione: Botta sfonda in area e crossa in mezzo, Folorunsho (dopo un velo di Cheddira) tocca e serve Benedetti, quest’ultimo si coordina, scaglia un destro di prima intenzione, batte Poluzzi e fa esplodere il “San Nicola”.

Bisoli corre ai ripari, avvicendando Celli e De Col con Rover e Carretta, e passa a quello che nei fatti è un 3-3-4, ma l’unico rischio per la porta del Bari arriva con un intervento di Benedetti che svirgola il pallone nel tentativo di liberare l’area dopo un cross di Rover e lo manda sul fondo. Dopo un accenno di rissa a bordocampo fra Larrivey a Cheddira, un goal annullato a quest’ultimo per un netto fuorigioco ed un’azione insistita e confusa degli ospiti che si conclude con una ciabattata di Tait, nei secondi finali un batti e ribatti in area Bari mette il pubblico di casa in apprensione, finchè la girata di Carretta non si spegne a debita distanza dalla porta di Caprile.

IL COMMENTO FINALE – Questa volta la “zona SudTirol” non c’è stata, e resta il fatto che un tempo giocato in 11 contro 10 andava gestito diversamente, ma appare difficile muovere appunti alla squadra rivelazione del campionato, che si ferma a 2 passi dal sogno e lascia strada ad un Bari forse non più brillante come per 3/4 di stagione, ma ricco di individualità e determinato a prendersi la serie A, anche grazie ad un tecnico, esordiente in serie B, che va a giocarsi la promozione dopo aver stanato un avversario rognoso azzeccando tutti i cambi in corsa, ed il fatto che la sua squadra non si sia fatta prendere dal panico dopo l’improvvisa espulsione di Ricci è un ulteriore titolo di merito. Resta solo da conoscere il nome dell’avversario da visitare giovedì, ma domenica prossima i 51.000 confidano di ritrovarsi e vivere una serata con il medesimo esito.

foto Sky Sport

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