In cinquantamila al San Nicola per spingere il Bari alla vittoria
di Basilio Gaburin

A nessuno è andato giù l’atteggiamento dei “galletti” nel minuscolo stadio di Bolzano laddove il SudTirol con Rover ha trovato il gol nei minuti finali vanificando in parte tutto ciò che è stato costruito in un campionato da definire sopra le righe. Una condotta che non è stata da Bari, quasi sempre rinunciataria, compassata, quasi svogliata. Questa sera, però, c’è la prova d’appello dove Cheddira e compagni possono dimostrare di essere incappati in una giornata storta. Saranno oltre 50.000 i baresi che accorreranno al San Nicola per ribaltare il risultato e permettere di sognare la finale contro una tra Cagliari e Parma. Non sarà facile. Questo è da tenere in altissima considerazione visto che la squadra di Bisoli attuerà la difesa ad oltranza a protezione dell’uno a zero iniziale. Gli altoatesini sono maestri indiscussi nell’issare barricate e lo hanno dimostrato da quando il tecnico bresciano ha preso possesso della panchina biancorossa. Brutto da vedere ma molto pratico questo SudTirol che venderà la pelle a carissimo prezzo. Il Bari dovrà necessariamente giocare palla a terra aumentando – possibilmente – i giri del motore per far correre a vuoto la mediana avversaria e per ovviare al pressing asfissiante che attua con Belardinelli, Rover, Mazzocchi e Odogwu. Tutt’al più il Bari deve realizzare una manovra avvolgente per mandare fuori posizione Tait, De Col e Fiordilino così da trovare impreparati (e in inferiorità numerica) i difensori Zaro, Curto e Vinetot che saranno bravi ma non sempre impeccabili.
Nel Bari prevediamo in campo Caprile a protezione dei legni; difesa formata da Dorval e Ricci larghi con Di Cesare e Vicari centrali; a centrocampo Maita e Benedetti ai lati di Maiello mentre Esposito agirà alle spalle di Cheddira e Antenucci.










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