Il Cagliari prosegue la sua corsa alla serie A battendo il Venezia nella seconda sfida del turno preliminare dei playoff

di Rocco Genovese 

LA CRONACA – I due tecnici mantengono gli assetti tattici che hanno contraddistinto il percorso delle due squadre nel girone di ritorno: 4-3-1-2 per i padroni di casa, con Ranieri che preferisce Obert ad Azzi come esterno basso a sinistra, con Zappa sull’altra fascia e la coppia Altare-Dossena davanti a Radunovic, Nandez e Makoumbou ritrovano posto in mediana con Deiola, così come Mancosu sulla trequarti e Luvumbo al fianco di Lapadula, nominato in settimana dalla Lega di Serie B miglior giocatore della stagione regolare.

Consueto 3-5-2 per Vanoli, che conferma 10/11 della formazione scesa in campo dal 1′ a Parma, ed avvicenda Ceppitelli (in rossoblù dal 2020 al 2022) con il rientrante Hristov come centrale di difesa, insieme a Svoboda ed all’altro ex Carboni a protezione della porta di Joronen. Zampano e Candela quinti, cerniera di centrocampo Tessmann-Andersen-Ellertson e Johnsen nuovamente a supporto di Pohjanpalo.

foto Notizie Plus

Il Cagliari fa capire fin dalle prime battute le proprie intenzioni: dopo 70 secondi Deiola aziona Lapadula con un lancio lungo, con l’italo-peruviano che si invola in area Venezia ma si allunga la palla e consente il ritorno di un difensore, mentre pochi minuti dopo Luvumbo saggia i riflessi di Joronen con una conclusione potente ma centrale.

Ci prova anche Altare al 12′, con un colpo di testa sugli sviluppi di un angolo battuto da Mancosu che va alto sulla traversa. Il Cagliari legittima la propria supremazia al minuto 14: disimpegno errato di Carboni, Nandez ne approfitta e disegna un cross con il contagiri per Lapadula, che sceglie perfettamente il tempo per colpire con il pezzo migliore del suo repertorio, andando a segno per la quarta partita di fila: 22° centro in campionato per il capocannoniere, l’ottavo siglato con un colpo di testa.

Il brutto quarto d’ora dei lagunari diventa bruttissimo subito dopo: Carboni non controlla un pallone,Lapadula glielo ruba, resiste al ritorno di Hristov e concede il bis. 2-0 Cagliari al 18′.

Il Venezia inizia a reagire ma i palloni recapitati in area Cagliari da un tiro-cross di Andersen su punizione e da un paio di calci d’angolo non impensieriscono più di tanto Radunovic, mentre i sardi vanno vicini al terzo goal con Mancosu, il cui destro da fuori area alla mezz’ora non trova di poco lo specchio della porta e, soprattutto, Zappa, abile a raccogliere un lancio dalle retrovie ed eludere la difesa ospite, il cui pallonetto scavalla la traversa. Johnsen al tramonto del primo tempo va alla conclusione un destro velenoso, ma Radunovic sventa la minaccia.

foto Goal.com

Vanoli è consapevole che il Venezia deve fare di più, perciò avvicenda all’intervallo Andersen e Candela con Milanese e Pierini, lasciando a Johnsen la possibilità di spaziare su tutto il fronte offensivo; dall’altro lato, Ranieri passa al 3-5-2, ma sorprende il cambio Mancosu-Goldaniga. Gli ospiti provano ad innescare le punte con cross dalle fasce e riescono a dimezzare lo svantaggio già al 51, quando Ellertson, dalla trequarti di sinistra, disegna un traversone che Pierini trasforma in oro, elevandosi a centro area e battendo Radunovic con un colpo di testa. Pohjanpalo potrebbe emulare in tuffo il compagno pochi minuti dopo, ma ci mette una pezza Goldaniga, con l’aiuto del proprio portiere. 

Venezia con ben altro spirito nella ripresa, Carboni, Ellertson e Johnsen si sovrappongono spesso sulla catena di sinistra e mettono in apprensione la retroguardia rossoblù sfornando cross con regolarità, mentre il Cagliari prova a rifiatare con le iniziative di Nandez e del subentrato Azzi (nel prosieguo ci sarà spazio anche per Rog, Prelec e Kourfalidis, al posto di Deiola, Luvumbo e di un generoso Nandez).

Vanoli tenta il tutto per tutto con gli innesti di Novakovic, Sverko e Cheryshev (fuori Ellertson, Carboni e Zampano), ne viene fuori un 3-3-1-3 con il russo a fare da raccordo fra centrocampo ed attacco ed a battere punizioni e corner.

Il Cagliari soffre tremendamente ma chiude in attacco e porta a casa la quinta vittoria consecutiva, che apre le porte alla doppia semifinale con il Parma (andata martedì alla “Unipol Domus”, ritorno sabato prossimo in Emilia). Un Venezia mai domo paga a carissimo prezzo due sbavature ad inizio partita ed una serata non eccezionale del proprio bomber Pohjanpalo, ma Vanoli ed i suoi ragazzi non hanno proprio nulla da rimproverarsi e sicuramente ritenteranno la scalata il prossimo anno.

foto Triveneta Goal

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