Benevento: è arrivata l’ultima diligenza? Nel Sannio (ancora) non sanno che a Reggio Calabria è “tutto a posto”

Io che vivo a cavallo tra Napoli e Caserta, ho l’opportunità di sfogliare l’edizione sannita de “Il Mattino”. Questa mattina mi sono imbattuto su un articolo talmente fuorviante, inopportuno, stantio ed anacronistico che ho dovuto rileggerlo altre volte fino ad impararlo a memoria per capirci qualcosa.
Cosa dice l’articolo? Presto detto: […] Agostinelli ha un’altra missione, quella di provare a raggiungere perlomeno il terzultimo posto, che nel caso saltasse una squadra in più oltre alla Sampdoria che sembra spacciata, potrebbe mettere i sanniti in pole per un eventuale, seconda riammissione o ripescaggio (da capire cosa accadrà). Si parla della Reggina che naviga in cattive acque. Il ministro dello Sport Abodi, ex presidente della Lega di serie B, ha rilasciato dichiarazioni eloquenti nei confronti della società amaranto: «Devo tutelare non solo lei ma anche le altre 19» ha detto lasciando chiaramente intendere che le provvidenze concesse ai club sui conti non possono diventare alibi per aggirare le regole. Con la Sampdoria quasi out per la pesantissima situazione debitoria, non si possono escludere difficoltà estive anche per la Reggina, e per questo bisogna fare il possibile per arrivare quantomeno al 18esimo posto […] (Si legga qui l’articolo completo)
Sarebbe opportuno non aggiungere altro. Troppe parole possono generare false speranze, aspettative svianti e notizie farlocche. La Doria potrebbe aderire al Decreto Legge chiamato “Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza” strumento messo a punto dal legislatore che consente alle imprese di anticipare lo stato di crisi, evitandone un progressivo aggravamento (leggi qui) e uscirà dal pantano così come ne è uscita (a testa altissima) la Reggina. Mal che vada (per chi non lo sapesse) Alessandro Barnaba, imprenditore a capo di Merlyn Partners, avrebbe inoltrato la sua prima offerta vincolante al fine di risollevare le sorti del club blucerchiato, affiancato da Edoardo Garrone. Barnaba, in pratica, ha messo sul piatto della bilancia ben 85 milioni di euro (35 milioni di euro per la ricapitalizzazione e 50 milioni di euro per il finanziamento della società) proprio in queste ultime ore. Il resto è fuffa. Il resto è niente. Il resto è aria fritta. E allora: a quando la prossima diligenza da quelle parti?









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