Siamo dell’avviso che il CAF ha tutto l’interesse a restituire quanti più punti possibili alla Reggina. E vi spieghiamo il perché

Appuntatevi l’11 maggio ’23. Questa data è di vitale importanza per la Reggina 1914 chiamata in causa (intorno alle 15.30) dalla Corte d’Appello Federale per dibattere ed analizzare il ricorso avverso la penalizzazione di sette punti inflitta nel campionato in corso per le note inadempienze amministrative e contabili ascritte al Club.
La sanzione di 7 punti comminata al sodalizio amaranto ha ovviamente alterato la “fisionomia” della zona playoff laddove la Reggina del Presidente Marcello Cardona ha perso molte posizioni e si trova (stante le cose) a quota 45 in classifica con ben dieci squadre davanti a sé ma con la matematica salvezza in tasca già da tempo. È doveroso aggiungere che la parte in causa – ossia la Reggina – ha dalla sua documenti incontrovertibili che chiariscono, dimostrano e certificano la totale buona fede e la massima (se non assoluta) trasparenza e legalità in pienissima conformità con l’iter imposto dalla Sezione Fallimentare del Tribunale di Reggio Calabria – a cui ha presentato il piano di rientro dei debiti pregressi – che ha “assolutamente” vietato l’autorizzazione ad onorare le scadenze.
Oggi 11 maggio ’23 si saprà se la F.I.G.C. vorrà continuare col pugno di ferro oppure scendere a ben più miti consigli restituendo parte dei punti inflitti alla squadra di Mister Inzaghi. Nel caso in cui il CAF dovesse rigettare il ricorso, il sodalizio reggino si rivolgerà al Collegio di Garanzia del Coni per ottenere la revoca o (quanto meno) una “robusta” riduzione della penalizzazione con la conseguente restituzione di una “corposa” parte dei sette punti in classifica. Tutto ciò con buona pace della Lega di B e quindi della F.I.G.C. costrette ad alzare bandiera bianca e procrastinando (quindi) la data dei playoff. E divenendo quindi ostaggio della determinazione amaranto che – ripetiamo – non ha nulla da perdere in quanto salva. Come dire? A Reggio Calabria hanno la testa dura come il marmo e sono soprattutto duri a morire!



Il messaggio è stato inviato







Rispondi