La penultima giornata di “regular season” riserva gare “roventi” sia in ottica playoff che in quella playout

Iniziamo con Bari-Reggina. I “galletti” con i loro 62 punti conquistati finora si fanno trasportare dal mare dell’entusiasmo che si respira sull’Adriatico. Impensabile all’inizio stagione un cammino di tale portata con Mignani che si è dimostrato un grande stratega ma “è così se vi pare” come scrisse qualcuno. Nelle ultime cinque apparizioni Cheddira e compagni hanno incamerato ben 9 punti (pareggi con Modena, Cittadella, Como e vittorie a Pisa e Bolzano) che hanno confermato il meritatissimo terzo posto in graduatoria. Capitolo Reggina. Sette punti sottratti dalla Giustizia sportiva sono tanti ma la compagine allenata da Pippo Inzaghi non non ha alcuna intenzione di mollare proprio adesso che potrà venire il bello. Noi presumiamo che tra Appello presso il TFN e Giustizia Ordinaria (la società ha annunciato da tempo che andrà avanti per la sua strada) almeno tre (barra) quattro punti saranno “risarciti” per cui dagli attuali 45 potrebbe “salire” a 48 (barra) 49 con ancora due gare da giocare. È risaputo che con i “se” e con i “ma” non si è mai vinto nulla “ma se” la squadra amaranto avesse proseguito con le prestazioni sciorinate all’andata – dove ha raccolto 36 punti – avrebbe potuto fare la voce grossa in tema di vittoria finale. Il problema della Reggina, a parte le vicissitudini legate ai fattori extra-campo, la preparazione approssimativa e tantissimi errori arbitrali, è legato all’impossibilità di poter fare una “vera” campagna di rafforzamento invernale al contrario di tutte le concorrenti. Chi vivrà vedrà sebbene questo debba essere ritenuto il campionato “1.0” per i colori amaranto grazie all’avvedutezza ed alla perspicacia della nuova proprietà. E poi: sistematicamente nel mese di maggio le compagini di Pippo Inzaghi risorgono e ricominciano a “volare”. Provare per credere.
SudTirol-Cittadella. Gli altoatesini veleggiano in quarta posizione a quota 57 giusto in mezzo ai 62 punti del Bari e la coppia formata da Cagliari e Parma (54). Un’annata da incorniciare quella di Bisoli sulla panchina dei bolzanini che fa il paio con la salvezza del Cosenza durante lo scorso torneo cadetto. Se non è un’impresa questa, diteci (per favore) con quale altro termine si può inquadrare. Nelle ultime cinque uscite, la compagine biancorossa ha dovuto soccombere con Bari e Ascoli per poi imporre il nulla di fatto alle due neopromosse Frosinone e Genoa. Per ultima, l’affermazione in casa della Ternana. Il Cittadella con 41 punti, si trova fuori dalla zona playout dove, invece, annaspano Cosenza e Brescia rispettivamente a 39 e 38 punti. Nelle ultime cinque gare la squadra di Gorini è stata battuta da Parma e Genoa (per giunta in casa), ha costretto al pari Cosenza e Bari (fuori) ed ha regolato per 3 a 1 il Benevento.
Il Cagliari sarà impegnato tra le mura amiche col Palermo in quello che si può identificare come “derby tra isolane”. I sardi, allenati da un decano del calcio italiano qual è Claudio Ranieri, stazionano in quinta posizione grazie ai 54 punti ed hanno come obiettivo il quarto posto. I rosanero (settimi con i loro 48 punti e quindi all’interno della griglia playoff) devono necessariamente guardarsi alle spalle a cominciare dal Pisa a quota 46 (anch’esso in zona spareggi promozione), Venezia, Ascoli e soprattutto Reggina (della quale abbiamo già spiegato ampiamente i motivi), che tenteranno il colpaccio.
Parma-Spal. Per i ducali vale lo stesso discorso fatto per il Cagliari: l’obiettivo dichiarato è partecipare ai playoff come semifinalista anche se il SudTirol non intende mollare la presa. L’avversario di turno ha oramai pochissime chances di salvezza ma tenterà il tutto per tutto in una gara che si prevede drammatica. Per forza di cose: d’altronde, finché la matematica lascia acceso un piccolo barlume di speranza, la Spal ha l’obbligo morale di tentare l’impossibile (la prossima e ultima giornata vedrà contrapposte Spal e Pisa).

Brescia-Pisa. I lombardi hanno l’obbligo di gettare il cuore oltre l’ostacolo per battere il Pisa impegnato (come già riportato) nella conquista di un piazzamento playoff. Le rondinelle, tra l’altro, per raggiungere il loro scopo (i tre punti da conquistare con le unghie e con i denti) devono necessariamente dare un colpo di spugna alla incolore prestazione con la quale ha affrontato il Parma.
Il Venezia affronterà il Perugia oramai ad un passo dalla Serie C ma ancora in gioco. I lagunari sono reduci da una cavalcata straordinaria che ha permesso loro di risalire la classifica: dal 1° marzo ha perso solo con Bari, Frosinone e Reggina, conquistando 17 punti. Impressionante. Il “grifone” ha raccolto 2 punti nelle ultime cinque gare. Ma in B “mai dire mai”.
Ascoli-Cosenza si giocano tutto (o quasi) al Del Duca. Se i bianconeri hanno ancora “velleità” in ottica playoff devono necessariamente battere i silani che, a loro volta, non possono permettersi passi falsi visto che Perugia e Spal (ad un tiro di schioppo) scenderanno in campo consapevoli di non avere più nulla da perdere.
Completeranno la giornata Como-Ternana (entrambi a quota 43) che non devono chiedere null’altro da questo campionato e Frosinone-Genoa, sfida che si rinnoverà l’anno prossimo nella massima serie.











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