La Reggina ha fatto da apripista: anche la Sampdoria ristrutturerà il debito utilizzando l’istituto della crisi d’impresa

Il CdA della Sampdoria, attraverso una nota pubblicata sul sito ufficiale del club, ha confermato l’obiettivo della ristrutturazione del debito allo scopo di salvare la società. “Al fine di dare concretezza al percorso di ristrutturazione – si legge – il CdA stesso ha convocato l’assemblea degli azionisti per i giorni 26 e 29 maggio 2023 per deliberare le necessarie operazioni sul capitale sociale, in modo da rispettare le scadenze federali in vista della prossima iscrizione al campionato“. La speranza è quella che i potenziali acquirenti tra cui Alessandro Barnaba di Merlyn Partners, possano intervenire in quell’occasione fermo restando che a metà della prossima settimana si attenderà la risposta dei creditori sul piano di ristrutturazione del debito: “In mancanza di una soluzione compatibile con le prossime scadenze federali – continua l’informativa – il Consiglio non potrà che prendere atto della impossibilità di dar corso al percorso di ristrutturazione. Siamo convinti che va assolutamente preservata e tutelata con ogni sforzo: con l’unione, il supporto e l’attenzione di tutti potremo raggiungere questo fondamentale obiettivo“. (Fonte ANSA)

La società doriana ha inoltre comunicato che per salvare il titolo sportivo accederà alla Legge della Crisi d’impresa del Luglio 2022 in modo analogo a quanto fatto dalla Reggina operando nel rispetto delle regole inserite con l’ultima modifica del NOIF (artt. 85/4 e 90 n.d.r.).

Questo significa che la società di Patron Saladini ha fatto da apripista in merito. E la società genovese sarà seguita da altri sodalizi professionistici con difficoltà economiche

foto Goal.com

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